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Transazione BPVi, Franco Conte di Codacons: di poco ma aumentano adesioni "forzate" da necessità, ma l'8 marzo c'è riunione di "orientamento". E se Conte e Ugone...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 5 Marzo 2017 alle 15:20 | 0 commenti

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Sullo "stato di avanzamento" della proposta di transazione fatta da Gianni Mion e Fabrizio Viola a 95.000 soci risparmiatori della BPVi (di)segnata dal ventennio di Gianni Zonin ci invia una nota sotto forma di lettera/sfogo l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto e, come sempre e per tutti, la pubblichiamo con, però, un trasporto maggiore visto che per contingenze professionali abbiamo avuto modo di parlare spesso con lui, lucido nelle sue logiche, pronto a esporre ed esporsi anche se lontano dalle "manifestazioni di massa" ma, da ex politico e formato da avvocato, altrettanto disposto a cercare equilibri anche quando lo squilibrio di partenza sembra insormontabile.

Ma abbiamo incontrato spesso anche Luigi Ugone, presidente di Noi che Credevamo nella BPVi, lucido anche lui ma di una lucidità in parte ancora, per noi, inesplorata e intrisa di un sensibile, popolare e trascinante rancore, non solo di condanna cristiana e "contiana", contro le ingiustizie.

In fondo le due strategie, quella di Conte e quella di Ugone, ci hanno coinvolto per la loro efficientista difesa dei soci traditi, truffati dalla vecchia Banca Popolare di Vicenza, ma abbiamo il rammarico di non averne visto la sintesi anche se in settimana inviteremo Conte e Ugone a un dibattito, in cui ci piacerebbe svanisse la quasi "gelosia" di Conte dei nostri rapporti con altri che non siano lui (noi siamo fedeli e monogami ma solo con nostra moglie...) e in cui ci piacerebbe ancora di più che ci fosse anche la "nuova" banca, per fare il punto sulla situazione a pochi giorni dalla, prima, scadenza, quella del 22 marzo.

Ecco, nel frattempo, la lettera/appello di Franco Conte.

 

Caro Direttore, sino a pochi giorni fa di fatto il mio fronte (Codacons Veneto, ndr) teneva... ma in questi giorni ricevo sofferte indicazioni di adesione alla proposta delle banche (per carità siamo sotto al 3% dei nostri iscritti ma resta un segnale). Mi sale il sangue alla testa perché è gente tradita nel profondo che non riesce a pensare un percorso di anni, a costi in ogni caso significativi, non pronta all'incertezza. Hanno sofferto tanto e si arrendono. Non posso pretendere che la gente faccia una scelta di valori, di Giustizia, deve fare i conti con il quotidiano, con l'età, la salute... la paura delle procedure... dei giudici... degli avvocati... i tempi lunghi. Sono proprio arrabbiato, ancora una volta la forza dei forti (telefonate, aggancio in filiale... bastone: la banca può fallire... carota: 15% subito...) Ora richiamo l'attenzione sullo stato di disagio degli azionisti pressati dalle banche ad aderire alla proposta di transazione, ma nel contempo a dare per definitiva la perdita dell'85% dei risparmi (quando va bene... perché per gli azionisti più fedeli, come sa, per quelli prima del 2007 non c'è trippa!).
È assai importante quindi creare occasione di informazione, allo stato vedo solo reazioni di pancia, il "tuo" Ugone compreso. Non è una strategia che fa crescere coscienza civile quella di urlare.
In questa prospettiva il coordinamento delle tre associazioni ANLA Associazione Lavoratori Anziani, SeniorItalia/Veneto con l'assistenza giuridica del Codacons Veneto, ha promosso l'incontro di mercoledì 8 p.v. ore 20,30 a San Vendemiano, come da locandina allegata.
Spero che tu possa darne notizia per offrire agli azionisti l'opportunità di una serata che aiuti ad orientarsi.
Resto a disposizione e colgo l'occasione per salutarti con usuale cordialità.

P.s. come vedi siccome di domenica non si lavora... questa dimostra che lo faccio per essere, nel mio piccolo, provvidenza agli altri. 

Avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto

 

Io, e ora scrivo col più personale singolare, ho reso pubblica la lettera di Conte che nasceva per dare informazione sull'evento qui riportato in dettaglio con la sua locandina per ricordare all'amico Franco e al parimenti amico Luigi che la stampa fa peccato e... lavora anche di domenica.

Ma quella indipendente e libera, come vuole essere la nostra, spera nel perdono finale perchè pecca di domenica per far sì che altri "siano provvidenza".... Amen.

 


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