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Un legale: "Vicenza. La città sbancata" da leggere, ora ai soci BPVi "traditi" servono altre informazioni, come l'elenco soci. Lo chiediamo, ma a entrambe le due ex Popolari venete

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 9 Agosto 2016 alle 19:34 | 0 commenti

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Uno stimato avvocato di Vicenza, di cui non riportiamo il nome per motivi di riservatezza professionale, ci scrive una lettera che pubblichiamo volentieri perchè dà alla nostra redazione un riconoscimento per la pubblicazione di “Vicenza. La città sbancata” che compensa e supera di gran lunga omertà, ostracismi, censure e minacce altrui, una su tutte la citazione dell'ex presidente della Fondazione Roi, tal Gianni Zonin, per danni milionari credibili e  gonfiati come il valore della azioni della BPVi piazzate a decine di miglaia di risparmiatori a 62,50 euro durante la gestione sua e del suo Cda della Banca Popolare di Vicenza per poi rivelarsi pezzi di carta da 10 centesimi e forse meno. Pubblichiamo la lettera anche perchè, a tutela dei diritti alla conoscenza dei suoi rappresentati, pone altre domande alla gestione attuale, a cui le giriamo, dopo un nostro contributo informativo in fondo alla lettera stessa, anche se nella prima fase la triade Gianni Mion, Salvatore Bragantini e Francesco Iorio non sembra molto ricettiva nel dare trasparenza su certe informazioni. Di seguito lettera, domande e una prima nostra documentazione sulle questioni poste dal legale vicentino.

 

Egregio Direttore,

leggo con quotidiano interesse i Suoi articoli sul tema in oggetto oramai da lungo tempo. Ammetto che, all’iniziale curiosità tutta vicentina, si sono aggiunte, dagli inizi del 2015, anche motivazioni professionali, avendo spesso riportato nelle procedure giudiziali instaurate dal 2015, come documentazione indiziaria, gli articoli da Voi pubblicati. Sto leggendo in questi giorni il Vostro libro "Vicenza. La Città Sbancata". Devo ammettere che una lettura senza soluzione di continuità di tutti gli articoli da Voi pubblicati a far data dal 13.08.2010 fa ancor più impressione ed è una lettura che andrebbe consigliata a tutti, non fosse altro per imparare noi tutti a prestar la dovuta attenzione a quel che leggiamo nella quotidianità.

Ad ogni modo, dietro sollecitazione di un cliente ho cercato di indagare ed estrarre il libro soci di BPVI che, dopo la trasformazione in S.p.a., ritenevo fosse di pubblico dominio. Ben ricordavo infatti l’elenco da Voi pubblicato qualche mese orsono relativo ai 998+1 primi grandi azionisti dell’Istituto ed immaginavo fosse stato da Voi fatto un’estratto.

Sono dunque andato sicuro ad estrarre la visura più aggiornata in Camera di Commercio ed ho notato con stupore che, nonostante la mancata quotazione post-aumento di capitale di aprile e trascorsi oltre 30 giorni dalla pubblicazione del bilancio al 31.12.2015, è ancora presente solo il primo elenco dei 1000 soci (con la sola aggiunta del Fondo Atlante), mancando del tutto un elenco completo dei nominativi dei soci con un numero di azioni inferiore ai 9900.
Così sono andato a rileggermi i Suoi articoli sul punto e non ho trovato alcuna ulteriore spiegazione di questa mancanza, rilevando però come Voi abbiate accertato che Veneto Banca ha invece trasmesso e pubblicato l’intero elenco dei soci titolari di diritti.
Mi sfugge qualcosa o Banca Popolare è in violazione della norma nel non aver più fatto seguito a quel primo (anticipato) elenco dei 998+1 soci?
Ancora ringraziandoLa per l’ottimo lavoro di informazione svolto, Le invio i miei più cordiali saluti.

 

Egregio avvocato, la ringrazio per le sue attestazioni di stima e, sperando di continuare ad essere utile ai suoi clienti come  atutti i soci traditi delle due banche, giriamo le sue domande alla Banca Popoalre di Vicenza e, dopo aver ricordato che l'elenco completo dei soci della Veneto Banca, di sopra di nuovo linkato, non lo avevamo reperito da una semplice visura camerale..., pubblichiamo per conoscenza di tutti l'elenco soci ad oggi "reperibile" in Camera di Commercio per la Banca Popolare di Vicenza di cui non risultano pratiche in istruttoria dopo l'ultimo protocollo del 27 luglio 2016 con un numero di azioni in capo ai primi soci nell'elenco pari a quello noti per via mediatica e con un "Capitale sociale dichiarato sul modello con cui è stato depositato l'elenco dei soci: 677.204.358,75 Euro.

Pubblichiamo anche l'elenco soci ad oggi disponibile di Veneto Banca la cui data di ultimo protocollo è del 29 luglio 2016 e il cui capitale deliberato risulta di 1.373.460.103 euro mentre quello sottoscritto e versato ammonta a 373.460.103 mentre le azioni sarebbero 124.486.701...

Si dice che uno dei problemi per cui gli ultimi disastri delle sei banche in crisi, di cui 4 "risolte" (Etruria, carife, March e Chieri) e 2 salvate dal Fondo Atlante (BPVi e Vento Banca), sono stati messi in carico sostanzialmente ai vecchi azionisti è la scarsa "educazione finanziaria" degli italiani (saremmo al 63° posto al mondo).

Speriamo che dopo questi dati camerali, sicuramente tecnicamente giustificabili, ma di certo poco intellegibili, perchè spesso 2 + 2 non fa per nulla 4, gli organi di comunicazione dei due Istituti spieghino ai lettori/soci come eseguire quella facile addizione senza errori.

Grazie.


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