Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende
Giovedi 11 Maggio 2017 alle 01:13
Pubblicato il 9 maggio alle 23.52, aggiornato l'11 maggio alle 1.13. Fino al recente passato sono stati in pochi ma ancora oggi non sono in molti a volere leggere tra le righe (e che righe!) che Banca d'Italia avesse coperto gran parte delle magagne di Banca Popolare di Vicenza anche grazie ai buoni rapporti che Gianni Zonin aveva instaurato con palazzo Koch grazie a una tela di rapporti di alto livello, da Andrea Monorchio, l'ex ragioniere generale dello Stato nominato nel 2011 suo vice dal re del vino, fino a Gianandrea Falchi, ex capo della segreteria particolare di Bankitalia quando governatore era Mario Draghi, divenuto nel 2013 capo delle relazioni istituzionali della BPVi, per non parlare delle filiali aperte ogni altro giorno a Roma per "impiegare" postulanti locali sponsorizzati o, addirittura, provenienti dal "sistema".
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 2 Aprile 2017 alle 00:41
Ieri abbiamo allargato la visuale sulle cause dei problemi delle banche italiane, di cui il crac di
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca sono le ferite aperte in Veneto e su cui vi avevamo messo in guardia su questo mezzo fin dal 13 agosto 2010 con gli articoli poi raccolti in "
Vicenza. La città sbancata". Dopo l'articolo di ieri ("
Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia...") in cui evidenziavamo il ruolo di banca d'Italia concludevamo così: "
Limitiamoci ad osservare che i problemi sono sempre, per tutte (tutte!) gli stessi. Ma poi...". Eccoci al poi.
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Martedi 21 Febbraio 2017 alle 21:57
C'è un altro termine che è entrato nel vocabolario degli azionisti di
BPVi e
Veneto Banca, un vocabolo che la maggior parte di loro, prima d'ora, non conosceva, si tratta di:
warrant. Lo aveva evocato il Presidente di
Quaestio,
Alessandro Penati, ancora tempo fa, poi ... l'idea era stata accantonata per "impraticabilità ", ora invece sembra tornata di moda. Pare proprio che venga fatta circolare sui media questa ulteriore proposta ai vecchi azionisti per "capire l'effetto che fa", insomma per saggiare le reazioni della "Piazza". In teoria dovrebbe essere un mezzo per consentire ai vecchi azionisti della Banca di recuperare parte delle perdite subite, "puntando" sul risanamento delle nostre Popolari e quindi sulla loro rivalutazione, ma è bene fare immediatamente alcune osservazioni. Innanzitutto diciamo cosa è un warrant.
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Mercoledi 11 Gennaio 2017 alle 18:24
Riceviamo e pubblichiamo la nota di CodaconsNuovo colpo di scena sulla vicenda dei grandi debitori insolventi delle banche. Il
Codacons presenta infatti oggi un esposto alla
Procura della Repubblica di Roma e alle Procure di Siena, Arezzo, Ferrara, Ancona, Chieti,
Vicenza e Treviso, in cui si chiede alla magistratura di acquisire i nomi dei soggetti insolventi nei confronti degli istituti di credito ubicati sul territorio di competenza, e procedere nei loro confronti per il reato di concorso in
bancarotta fraudolenta. "
Grazie a tale denuncia la magistratura, come è in suo potere, potrà acquisire i nominativi degli insolventi di Mps, Banca Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca senza attendere norme o provvedimenti specifici - spiega il Codacons -
Una volta acquisiti i nomi dei debitori delle banche in crisi o salvate dallo Stato, sarà possibile verificare le responsabilità di tali soggetti alla luce del reato di concorso in induzione alla bancarotta fraudolenta".
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Lunedi 2 Gennaio 2017 alle 11:33
"
Secondo Federconsumatori e Adusbef il salvataggio di Monte Paschi Siena costerà circa 333 € a cittadino con un costo medio a famiglia pari a 833,3 €. Il tutto si concreterà nell'aumento del debito pubblico, cioè costi scaricati nelle generazioni a venire: dati questi aggravi è nostro diritto sapere perché si è giunti a questa situazione, chi sono i colpevoli di questo disastro finanziario, perché il sistema della vigilanza non ha funzionato e se vi sono state delle collusioni e coperture a qualsiasi livello politico come nelle istituzioni di controllo a iniziare da Bankitalia". Queste le parole in una nota del presidente del Consiglio regionale del Veneto,
Roberto Ciambetti, che prende una netta posizione sul caso
Monte Paschi "
e non solo su quello, ma anche sulle vicende delle Popolari Venete, come di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara".
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Giovedi 29 Dicembre 2016 alle 14:40
(ANSA) - MILANO, 29 DIC - Il comitato investimenti del fondo
Atlante 2 ha dato il suo nulla osta all'acquisto di una fetta consistente dei crediti deteriorati di
Banca Etruria,
Banca Marche e
CariChieti, le tre
good bank che a breve dovrebbero essere cedute a
Ubi Banca. Domani, a quanto viene riferito da fonti vicine all'operazione, si terranno i consigli delle tre good bank per deliberare sulla cessione di circa due terzi dei 3,7 miliardi di euro di crediti ancora in portafoglio, così da permettere a Ubi di rilevare le tre banche ripulite da buona parte dei propri
Npl. Restano però da sciogliere alcuni nodi legali prima che la cessione possa essere perfezionata, per cui l'intesa tra Ubi e il
Fondo di risoluzione arriverà con ogni probabilità dopo l'Epifania. Anche i consigli di Ubi che si stanno svolgendo oggi serviranno per un aggiornamento da parte del consigliere delegato
Victor Massiah, non essendo ancora maturate tutte le condizioni per formulare un'offerta vincolante.
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Martedi 16 Agosto 2016 alle 00:42
Dopo che per
Veneto Banca la
Procura di Roma ha accelerato i suoi passi con i domiciliari per Vincenzo Consoli, il sequestro dei suoi beni e l'iscrizione nel registro degli indagati di altri 14 presunti corresponsabili della sua mala gestio (inclusi i sindaci della banca) tocca alla magistratura di Vicenza cercare, documentare e punire le indubbie e pesanti responsabilità di chi (i cosiddetti "banchieri" e i politici loro sponsor e/o da loro sponsorizzati) ha gestito la
Banca Popolare di Vicenza, che con Veneto Banca è una delle tre tipologie di banche in crisi (le altre due sono quella del "gruppo" Etruria, Marche, Ferrara e Chieti e quella del più grande ma singolo MPS).
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Lunedi 15 Agosto 2016 alle 00:07
Si può fare, approfittando delle "slow news" ferragostane, qualche riflessione sulle diverse evoluzioni delle tre tipologie di crisi bancarie (il "gruppo" Etruria, Marche, Ferrara e Chieti, la coppia
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca, il più grande ma singolo
MPS) che hanno "colpito" finora l'Italia e a cui, in misura diversa, ma sempre consistente, hanno contribuito indubbie e pesanti responsabilità di quelli che (i cosiddetti "banchieri" e i politici loro sponsor e/o da loro sponsorizzati) hanno gestito le tre tipologie di banche in crisi. Qui da noi, in particolare, dovrà cercarle, documentarle e punirle la magistratura di Vicenza, il cui forte impegno del pool designato da
Antonino Cappelleri va stimolato e supportato di più sia dai soci traditi dalla
BPVi (per Veneto Banca la Procura di Roma ha già accelerato) che dalla stampa locale, quella indipendente, ovviamente, dopo che quella schierata ha fatto solo disinformazione nel caso migliore o si è mostrata "collaborazionista" con chi ha causato perdite agli azionisti per circa 11 miliardi complessivi e danni indotti al territorio che la Repubblica tempo fa ha valutato in 40 miliardi.
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Giovedi 12 Maggio 2016 alle 17:07
Audizioni su dl banche, emendamenti il 18. Sentiti risparmiatori, imprese e commercialistiUn ultimo giro di audizioni martedì prossimo, che coinvolgeranno imprese e risparmiatori, e il termine per presentare gli emendamenti a mercoledì 18 alle 14. E' il calendario fissato dalla commissione Finanze del Senato per l'esame del decreto banche, che contiene i criteri per gli indennizzi automatici degli obbligazionisti subordinati delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti e le nuove misure per accelerare il recupero crediti. Martedì la commissione ascolterà l'associazione 'Vittime del Salva-Banche', Ance, Confindustria, Rete Imprese Italia e Confapi e il Consiglio nazionale dei commercialisti.
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