Bond subordinati in calo, Il Sole 24 Ore: BPVi e Veneto Banca ai minimi
Sabato 11 Febbraio 2017 alle 10:22
di Nicola Borzi, da Il Sole 24 Ore
I bond subordinati restano l'indicatore principale per capire cosa pensa il mercato della situazione delle banche in difficoltà . Se si guarda ai valori segnati sui mercati dai titoli quotati, la prognosi resta riservata per Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, i due istituti salvati dal Fondo Atlante che ne è ora proprietario. Anche perché nei giorni scorsi Alessandro Penati, presidente di Quaestio Sgr che gestisce Atlante, azionista unico di Popolare Vicenza e Veneto Banca, non ha escluso in alcune dichiarazioni pubbliche un intervento dello Stato nelle due banche venete. Intervento che potrebbe prendere la forma di una ricapitalizzazione precauzionale di minoranza, coinvolgendo però, come successo a dicembre in Banca Mps, anche i bond subordinati sui quali finirebbe parte dell'onere del "burden sharing". Si tratterebbe in sostanza di una replica, pur con alcune differenze, di quanto avvenuto a fine dicembre con Monte dei Paschi di Siena.
Continua a leggereTransazione BPVi, perchè a 9 euro ce lo spiega l'esperto. Che bissa su Veneto Banca
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 13:46
Torniamo a parlare dell'offerta transattiva che la nuova dirigenza della Banca Popolare di Vicenza ha proposto ai "vecchi" azionisti, i famosi 9 euro in cambio "dell'impegno, da parte del socio, a non agire nei confronti della Banca per i temi inerenti al proprio investimento in azioni di BPVi o Veneto Banca o società del Gruppo." Detto che i discorsi che faremo per la ex Popolare vicentina valgono sic et simpiciter anche per il 15% offero ai poveri soci (o soci ora poveri, fate voi) di Veneto Banca, come già ribadito in un articolo precedente tale offerta rappresenta un "unicum" nel panorama italiano, mai prima d'ora, infatti, agli azionisti di una società di simili dimensioni era stato offerto un "ristoro" (termine che la Treccani definisce come "aiuto, conforto, consolazione"), non quindi una proposta di riacquisto azionario. Ma proprio in quanto trattasi di un "unicum" riteniamo doverose chiederci quale sia la "ratio" di questa iniziativa. E la risposta è evidente, non si tratta di un "aiuto, un conforto, una consolazione", ma del controvalore di un "impegno" (quello appunto di non far causa alla Banca).
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Alessandro Penati: BPVi e Veneto Banca, un valore da libro dei sogni. Critiche e consensi
Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 23:41Proponiamo quì l'intervista su Monitorimmobiliare ad Alessandro Penati, presidente di Quaestio, la Sgr a cui fanno capo i fondi Atlante I, che ha finora immesso ben 3.5 miliardi di euro nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca, e Atlante II. Penati denuncia chiaramente di aver trovato nelle due ex Popolari venete dei numeri incredibilmente peggiori di quelli prospettati ("valori da libro dei sogni"), fa riferimento a responsabilità pesanti, si mostra fiducioso, apparentemente almeno, ma anche professionalmente preoccupato per il progetto fatto per le due banche, che erano praticamete fallite ad agosto e che ancora oggi fanno fatica a venir fuori da una situazione che appare ancora tesa, critica una parte del sistema bancario che ha svalutato la partecipazione in Atlante evidenziandio di fatto una sfiducioa di fondo sulla sua gestione e focalizza la necessità , e la convizione, di potersi liberare degli NPL valorizzandoli con formule innovative...
Continua a leggereFiera di Vicenza in confusione: il "niet" per l'assemblea dei soci BPVi by Luigi Ugone, quello rientrato per gli under 14 all'Hit Show e le "sparate" di Marzotto e Facco contro la Vicenza di un sempre più provato Variati
Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 22:06
"Puoi fare molta più strada con una parola gentile e una pistola che con una parola gentile e basta". Diceva Al Capone nel film Gli Intoccabili. Un monito che, ironicamente, ben si adatta al caso Hit Show e alle dichiarazioni successive a VicenzaOro January dei vertici vicentini (riminesi?) della fu Fiera di Vicenza. Sulla questione armi ed educazione alla non violenza, Amministrazione Variati ed ente Fiera hanno in un recente passato sparato, a "salve", promesse e buone parole verso le associazioni che, solo qualche mese fa, chiedevano una maggior tutela dei minori durante l'esposizione che avrà inizio l'11 febbraio. Il pasticcio del divieto di entrata ai minori di 14 anni, poi ritirato, è probabilmente la rappresentazione plastica di un percorso iniziato su pressione di ambienti para curiali e abortito sul nascere a causa delle pressioni economiche e della lobby dei cacciatori che minacciavano di trasferire la prossima edizione di Hit Show a Verona.
Continua a leggereGuida ragionata tra le voci della transazione proposta a 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza e a 75.000 di Veneto Banca
Martedi 7 Febbraio 2017 alle 19:36
Come noto le due ex popolari venete nel proporre ai propri azionisti un'offerta transattiva (9 euro per la Banca Popolare di Vicenza ed il 15% del prezzo pagato per l'acquisto delle azioni per Veneto Banca) hanno messo a disposizione, di coloro che aderiranno, anche una "proposta commerciale integrativa" denominata "Linea per te", in pratica una serie di condizioni agevolate su determinati prodotti bancari. Tale proposta commerciale integrativa, naturalmente, è stata esposta con enfasi dalla dirigenza dei due Istituti, ma accolta con una certa freddezza dai soci che hanno un po' snobbato, se non addirittura avversato, "Linea per te". Visto che gli organi di informazione hanno il dovere dell'obiettività , riteniamo corretto da parte nostra provare a dare una valutazione "oggettiva" della proposta commerciale avanzata, quindi scevra di pregiudizi, ma anche senza toni enfatici.
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Transazioni BPVi, una lettera di soci alla mail [email protected] con una novità: chi l'ha scritta fa pubblicare il proprio nome!
Lunedi 6 Febbraio 2017 alle 10:27Ci arriva, come avviene quasi quotidianamente, una lettera all'indirizzo mail da noi riservato ai soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza, [email protected], a cui da tempo sottoponete ogni quesito a cui stiamo rispondendo, da cronisti, privatamente e, se utile a molti, anche su questo mezzo mantenendo l'anominato ove richiesto e purchè la domanda sia fatta con un nome e cognome. Questa lettera, come un'altra già pubblicata a firma di un gruppo di azionisti risparmiatori, dimostra una nuova tendenza: chi scrive non chiede l'anonimato a significare che gradualmente si ritrova un coraggio perduto non per errori commessi, ma, questo è palese, per torti subiti. La nuova gestione della BPVi sta incoraggiando con una proposta di transazione che, accettabile o meno questo sta ai singoli soci valutarlo e grazie ai confronti pubblici che ha generato, come quello da noi trasmesso su VicenzaPiu.tv e ora disponibile qui, ha reso chiaro un fatto: a vergogarsi devono essere la vecchia gestione di Gianni Zonin & c. e la classe politica e sociale che ne è stata complice, non i vecchi soci indotti a svuotare le proprie musine per riempire quelle di pochi privilegiati. Il direttore
A seguire la lettera
Continua a leggereDefinire 9 euro ad azione BPVi un'elemosina o accettarli è libertà del socio. L'esperto: avevo scritto per primo che non valeva 62,50 euro, ora dico che vale molto di più di 10 centesimi
Lunedi 6 Febbraio 2017 alle 00:44
L'assemblea dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi" ha radunato al palazzetto dello sport di di Via del cavalieri di Vittorio Veneto oltre 1.000 soci che, in sintesi, hanno dato un responso, almeno nella stragrande maggioranza (qui il video integrale di VicenzaPiu.tv), all'offerta di transazione proposta dalla Banca Popolare di Vicenza. La risposta è stata un secco "no"! L'offerta dei 9 euro è stata definita un'elemosina e, sorprendentemente, anche un uomo di Chiesa, come don Enrico Torta, ha invitato gli azionisti a "non accettare elemosine". Ovviamente ognuno è libero di definire come meglio crede un'offerta come quella avanzata dalle due Popolari venete, che, ricordiamolo, hanno presentato proposte analoghe: 9 euro fissi esentasse per la BPVi (il 14,4% dei 62,5 euro e il 15% "secco dei 60 euro della precedente fissazione di valore da parte degli organi bancari stessi) e per Veneto Banca il 15% del prezzo pagato per la sottoscrizione di sue quote, che nell'arco dei 10 anni suddetti sono state molto più variabili di quelle della Popolare vicentina.
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La transazione BPVi, l'opinione dell'esperto
Domenica 5 Febbraio 2017 alle 17:09
Come noto la Banca Popolare di Vicenza ha avanzato "un'offerta di transazione rivolta agli azionisti che hanno acquistato azioni negli ultimi dieci anni", questa l'esatta dicitura che compare sul sito ufficiale dell'Istituto. In pratica la Banca offre ai risparmiatori che hanno acquistato azioni dal primo gennaio 2007 al 31 dicembre 2016 un rimborso pari a 9 euro per azione in cambio della rinuncia ad eventuali azioni legali nei confronti dell'Istituto. Ma c'è un'altra condizione che deve essere soddisfatta affinché l'offerta sia vincolante da parte della Banca, e cioè che ad aderire siano almeno l'80% delle azioni interessate. Infine sono stati offerti 30 euro per azione ai cosiddetti "scavalcati" cioè coloro che pur avendo fatto richiesta di vendita delle azioni prima di altri si sono visti "scavalcare" da altri azionisti il cui ordine di vendita sia pervenuto successivamente.
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Stampa locale ignorante, serva o entrambe? Decidedelo voi leggendo due articoli e vedendo il video integrale dell'assemblea di "Noi che credevamo nella BPVi"
Domenica 5 Febbraio 2017 alle 13:54È sicuro e incontestabile che per il disastro della Banca Popolare di Vicenza, non risolto ancora dalle sia pur possenti spalle di... Atlante, abbiano pagato decine di miglaia di azionisti, almeno il 40% dei quali di Vicenza, del Vicentino e del Veneto ed entrati per la loro grandissima maggioranza con dei risparmi in una banca cooperativa per poi ritrovarsi in una S.p.a. con un pezzo di carta, che chiamavano (cattiva) azione i precedenti padroni del vapore scappati con tutta la nave lasciando quì solo il fumo intriso di sogni e progetti bruciati. Per i 62,50 euro che "valevano", dicevano Gianni Zonin e i suoi scudieri, quelle azioni scese, poi, con un minimo di controllo a 10 centesimi, oggi la nuova gestione della BPVi arriva a proporre a 94.000 dei 118.000 azionisti 9 euro.
Continua a leggereVeneto Banca. CorVeneto: "completata" la fase Vincenzo Consoli, l'inchiesta torna a Treviso. VicenzaPiù: a pensar male si pecca...
Domenica 5 Febbraio 2017 alle 11:25
Avevamo tempo fa adombrato che si poteva avere "qualche perplessità " sull'inchiesta sul caso Veneto Banca, trasferita da Treviso a Roma pur se il quadro appariva simile a quello delle indagini sulla BPVi, analoghe, se non più inquietanti, ma "mantenute" a Vicenza. Ora, dopo il sequestro di 45 milioni di beni infittogli dalla Procura romana e, soprattutto, dopo mesi di detenzione di Vincenzo Consoli, mai amato da Banca d'Italia a... Roma a differenza del dominus corrispondente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, che gir(onzol)a libero e dopo essersi spogliato dei suoi beni, sì, ma favore della famiglia a cui li ha donati, le indagini, chiuse abbastanza rapidamente a Roma per in reati di tipo finanziario (aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, quelli che sta valutando anche e ancora Antonino Cappelleri sulla vecchia gestione della ex Popolare vicentina), tornano a Treviso. "Pensar male è peccato ma...". Leggete l'articolo di Andrea Priante su Il Corriere del Veneto, suggerito da VeneziePost, e pensate gente, pensate...
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