Gianni Mion e la sua intervista esclusiva su proposte ai soci BPVi: da valutare come la lettera ad azionisti che pubblichiamo con le offerte commerciali. Top, ma a rischio bail-in
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 22:07
In una maratona allo Sheraton di Padova da fare invidia a Enrico Mentana oggi, 9 gennaio, Gianni Mion e Massimo Lanza, presidenti rispettivamente di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, hanno fatto i presentatori "politici" della doppia e simile proposta di transazione illustrata oggi alla stampa (erano una trentina i colleghi presenti o colegati) e avente per destinatari 94.000 soci della ex Popolare vicentina e 75.000 di quella montebellunese, mentre Cristiano Carrus, Ad di Veneto Banca, e, soprattutto, Fabrizio Viola, Ad delle banca di Vicenza e presidente del Comitato esecutivo di quella di Montebelluna, si sono occupati con dovizia di particolari, anche se senza trascurare le stategie, delle modalità tecniche di cui abbiamo riferito in cronaca (qui il link alla "catena" di due lanci sulla BPVi e qui quello alle informazioni sulla sorella trevigiana, come l'ha definita Mion), e che approfondiremo da domani, a bocce e mente ferme.
Continua a leggereLe proposte di transazione di BPVi e Veneto Banca, Codacons Veneto: carbone per risparmiatori, oro per speculatori
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 20:19
1. I 9 euro per gli azionisti della Banca Popolare di Vicenza e il 15% per quelli di Veneto Banca sono carbone per i risparmiatori e troppo per gli speculatori che erano a conoscenza dei rischi. Non è un problema di quantità delle azioni, ma di come sono state acquistate. L'obiettivo di mettere al sicuro il risparmio di una vita non può essere regolato da una livella a quota 9 euro! Il risparmiatore gode della tutela dell'art. 47 della Costituzione.
2. L'ipotesi di trattare caso per caso le situazioni particolari è un'importante apertura per dare rapidamente risarcimento ai casi che per età , salute e gravità degli effetti non possono aspettare i tempi dei processi. Continua a leggere
Veneto Banca, indennizzi pari al 15% delle perdite
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 18:24
I vertici dell'istituto di credito, assieme a quelli della Popolare di Vicenza, hanno presentato oggi a Padova il piano di risarcimento destinato ai loro azionisti danneggiati durante il default delle due banche. L'offerta di transazione prevede un rimborso del 15% circa del valore dell'azione al momento dell'acquisto. La percentuale, però, potrebbe essere superiore: a questa, infatti, potranno essere aggiunte offerte commerciali specifice a condizioni favorevoli, tanto da far toccare quota 30%. Nello specifico, l'offerta di Veneto Banca prevede un indennizzo forfettario e onicomprensivo pari, appunto, 15% della perdita teorica sofferta dagli azionisti al netto delle vendite effettuate e dei dividendi percepiti tra il primo gennaio 2007 e il 31 dicembre 2016.
Continua a leggereProteste a Padova contro Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca [VIDEO]
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 16:49Ecco il video con lo striscione presentato a Padova da Confedercontribuenti contro Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca durante l'assemblea tenutasi il 9 gennaio 2017. I due istituti hanno avviato delle conciliazioni transattive rivolte agli azionisti. La banca vicentina ha offerto 9 euro ad azione per 94000 soci mentre l'istituto di Montebelluna un indennizzo pari al 15% agli azionisti.
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Veneto Banca, ecco la conciliazione transattiva presentata agli azionisti
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 16:08
Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: interviene Patrizio Miatello e lo studio Rocca replica a Codacons obiettando su alcune associazioni e su legali dietro "sedicenti" associazioni
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:45
Dopo le prime prese di posizione sulle transazioni che verranno proposte oggi 9 gennaio dai vertici di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca («Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: si profila un fronte del no da parte delle associazioni e dei legali a partire da Federcontribuenti e studio Rocca» e «Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: Codacons Veneto con Franco Conte polemizza con legali, non accetta "tout court" ma apre alla trattativa e riconosce ruolo del Fondo Atlante»), registriamo oggi anche un rapido parere dell'Associazione Ezzelino da Onara, staccatasi dal gruppo di Don Torta, e una risposta polemica dello studio Rocca a Codacons. Partiamo da Patrizio Miatello (a sx nella foto) che, per gli ex Don Torta, ci dice: «Penso che quello che sta accadendo, sia una conseguenza della nostra operazione. Azione Progetto Penale Banche Popolari Venete dei soci progettata in Agosto 2016 con la partenza prevista il 30 Agosto 2016, condivisa ma ostacolata e partita in ritardo il 18 ottobre 2016 con avviso alle 2 banche».
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: servizio della troupe di "Di Martedì" (La7) che va anche sotto la villa di Vincenzo Consoli
Domenica 8 Gennaio 2017 alle 22:08
Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: Codacons Veneto con Franco Conte polemizza con legali, non accetta "tout court" ma apre alla trattativa e riconosce ruolo del Fondo Atlante
Domenica 8 Gennaio 2017 alle 17:29
Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: si profila un fronte del no da parte delle associazioni e dei legali a partire da Federcontribuenti e studio Rocca
Domenica 8 Gennaio 2017 alle 15:04
Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Il Sole: hanno criticità simili, ecco tutti gli scogli delle future nozze
Sabato 7 Gennaio 2017 alle 11:10
Quel matrimonio s'ha da fare. Così pare, ma le nozze tra le due malandate Popolari venete non saranno certo una passeggiata. Del resto mettere insieme due banche zoppicanti, che tra l'altro presidiano lo stesso territorio con le innumerevoli sovrapposizioni del caso, non fa necessariamente una nuova banca sana. Anche perchè i malanni che affliggono la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono gli stessi: due animali bancari con le stesse criticità che rischiano di sommarsi anzichè elidersi. Tutte e due hanno visto contrarsi pesantemente i ricavi nell'ordine del 30% nei 12 mesi tra il giugno 2015 e il giugno 2016 (ultimo bilancio approvato). Entrambe hanno tuttora crediti malati netti pari a un quinto dell'intero portafoglio impieghi. E ancora tutte e due hanno costi troppo elevati per rendere sostenibile il business.
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