Sanzioni BCE e dimissioni in BPVi: anche del responsabile Audit che aveva scoperto le "baciate". Intanto i Gianni non rispondono a 5 domande, nè il nuovo Mion nè il vecio Zonin
Martedi 12 Luglio 2016 alle 23:13
Mentre venerdì sono arrivate dalla BCE, ci dicono, le sanzioni a Cda e collegio sindacale precedenti, tra ieri e oggi si sono dimessi dalla Banca Popolare di Vicenza con cosiddetti "accordi transattivi" due collaboratori di rilievo ma dal profilo, apparentemente?, opposto. Ieri Giuseppe Ferrante ha lasciato la Direzione Compliance (era il capitano della Guardia di Finanza che si occupò dell'indagine sull'ex presidente della Popolare per l'affare Querciola per contro della magistratura vicentina ai tempi delle lotte, vane, del Gip Cecilia Carreri e del Pm Tonino De Silvestri (entrambi poi usciti dalla magistratura...). Oggi l'ha seguito Massimo Bozeglav, il responsabile della Direzione Audit che aveva scoperto le cosiddette "operazioni baciate" già ai tempi di Gianni Zonin e Samuele Sorato. Dopo il cambiamento del Cda il 7 luglio scorso continuano, quindi, i giorni caldi per l'Istituto di via Btg. Framarin.
Continua a leggereIl Vicenza Calcio forse non si iscrive: di mezzo un credito di Tiziano Cunico, finanziato magari dalla "vecchia BPVI. E la Vi.Fin. di Franchetto e Pastorelli chi la sta finanziando?
Domenica 10 Luglio 2016 alle 23:50
La nostra collega del quotidiano locale Alberta Mantovani è da sempre una nostra fonte stimolante per le vicende extra sportive del Vicenza Calcio e oggi si conferma come nostra Musa quando spiega, urbi et orbi, il perchè della possibile mancata iscrizione del Vicenza Calcio, che dopo la "vecchia BPVi" sembra diventato un nuovo club ma poi così vero non semberebbe. Scrive Alberta che il Lane potrebbe non essere iscritto "al prossimo campionato di serie B perchè Tiziano Cunico ha deciso di intraprendere una via che potrebbe rivelarsi devastante per le sorti del Vicenza? Tutto inizia nel febbraio del 2015: le casse del club di via Schio sono vuote, all'epoca proprio Tiziano Cunico è presidente e Sergio Cassigena, come presidente di Finalfa, rappresenta il socio di maggioranza. Vista la grave situazione economica non c'è altra soluzione di chiedere un finanziamento di circa 1,2 milioni di euro, cosa che viene fatta ed ottenuta", forse, speriamo di no, dalla Banca Popolare di Vicenza... (vedi nostre domande al suo prossimo presidente Gianni Mion, ndr).
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Il Vicenza Calcio forse non si iscrive: di mezzo un credito di Tiziano Cunico, finanziato magari dalla "vecchia BPVI. E la Vi.Fin. di Franchetto e Pastorelli chi la sta finanziando?
Domenica 10 Luglio 2016 alle 23:50
La nostra collega del quotidiano locale Alberta Mantovani è da sempre una nostra fonte stimolante per le vicende extra sportive del Vicenza Calcio e oggi si conferma come nostra Musa quando spiega, urbi et orbi, il perchè della possibile mancata iscrizione del Vicenza Calcio, che dopo la "vecchia BPVi" sembra diventato un nuovo club ma poi così vero non semberebbe. Scrive Alberta che il Lane potrebbe non essere iscritto "al prossimo campionato di serie B perchè Tiziano Cunico ha deciso di intraprendere una via che potrebbe rivelarsi devastante per le sorti del Vicenza? Tutto inizia nel febbraio del 2015: le casse del club di via Schio sono vuote, all'epoca proprio Tiziano Cunico è presidente e Sergio Cassigena, come presidente di Finalfa, rappresenta il socio di maggioranza. Vista la grave situazione economica non c'è altra soluzione di chiedere un finanziamento di circa 1,2 milioni di euro, cosa che viene fatta ed ottenuta", forse, speriamo di no, dalla Banca Popolare di Vicenza... (vedi nostre domande al suo prossimo presidente Gianni Mion, ndr).
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"Nuova BPVi" o "Banca di Vicenza": le domande a Gianni Mion su Fondazione Roi, Cda controllate e fidi a Vicenza Calcio e Vi.Fin. di Franchetto e Pastorelli, soci BPVi...
Domenica 10 Luglio 2016 alle 14:48
Da oggi ci riferiremo, tutte le volte che potremo, alle vicende della "vecchia BPVi", quella targata Gianni Zonin & c proprio con la denominazione tra virgolette precedente o con la più estesa "vecchia Banca Popolare di Vicenza". Mentre per le decisioni e per le azioni della gestione che si caratterizzerà con Gianni Mion, il presidente, lui dice in pectore, del nuovo Cda, aderiremo al suo invito a guardare al futuro distinguendolo dal passato (lo stesso appello lo rivose anche Francesco Iorio, lo accogliemmo ma...) e utilizzeremo d'ora in poi la dicitura "nuova BPVi". Ma useremo anche la possibile e futuribile "Banca di Vicenza", visto che l'ex manager della Gepi, non gradisce l'aggettivo "nuova" davanti ai vecchi nomi, segno, dice Mion nel nostro video esclusivo, di fallimenti storici delle controllate delle finanziaria pubblica del secolo scorso.
Continua a leggereAssemblea BPVi: Francesco Iorio evanescente su Fondazione Roi, azionisti scavalcati, azione di responsabilità, Vicenza Calcio...
Giovedi 7 Luglio 2016 alle 12:22
È assolutamente evanescente, dilatoria e deludente la tornata di risposte di Francesco Iorio alle osservazioni dei soci su vari argomenti tra cui la situazione scandalosa della Fondazione Roi (approvazione del bilancio e modifiche della comosizione del Cda ad oggi ignote), su cui è intervenuta di nuovo e direttamente Barbara Ceschi a Santa Croce, nipote del marchese Giuseppe Roi, i diritti dei 58.000 azionisti scavalcati nella cessione delle loro azioni, l'azione di responsabilità contro Gianni Zonin & c. (su questo punto Iorio rinvia solo e addiritura a dichiarazioni del socio "unico" Atlante e non riferisce su determinazioni dell'organo competente, il Cda) e la sponsorizzazione sia pur limitata (eventuali affidamenti a parte) del Vicenza Calcio, fatta con i soldi degli azionisti e prematura per i presenti in assenza della tutela prioritaria dei soldi dei soci beffati. Da queste ed altre domande l'Ad è parso "provato". Continua a leggere
La coppia di Sora Francesco Iorio - Pasquale Luiso: il mister della Primavera del Vicenza Calcio è marito della cugina dell'AD della BPVi
Lunedi 27 Giugno 2016 alle 09:45
Sembra quasi Sora, un affare di famiglia: da Sora, provincia di Frosinone, arrivano per «salvare» due istituzioni di Vicenza. Il primo giugno dell'anno scorso arrivò alla Banca Popolare di Vicenza Francesco Iorio, nativo di Sora, già direttore generale di Ubi, investito del ruolo di amministratore delegato con il compito di mettere una pezza alla più disastrata tra le banche italiane, la BpVi tramortita dalla ventennale presidenza di Gianni Zonin e affondata dalle spericolate operazioni che lo stesso presidente sta ora facendo ricadere unicamente nella sfera di competenza del suo fidato braccio destro, Samuele Sorato. Iorio ha avuto bisogno di 1.500 milioni di euro cash portati dal fondo Atlante per tenere a galla la Popolare e ancora l'operazione di salvataggio è lontana dall'essere conclusa. Ma adesso in città arrivano rinforzi. Dal primo luglio siederà sulla panchina della squadra Primavera del Vicenza Calcio Pasquale Luiso, l'indimenticato «Toro di Sora» che da giocatore trascinò Vicenza alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea.
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Il profondo rosso del calcio: dopo l'eBook "Vicenza. La città sbancata" dovremo scrivere "Vicenza. La città scalciata"?
Martedi 7 Giugno 2016 alle 08:53
Simone Nastasi, su IlFattoQuotidiano.it col titolo "Il calcio italiano in profondo rosso" riporta e commenta il report della FIGG che in 168 pagine analizza i bilanci in profondo rosso delle società di serie A, B e Lega Pro, tra cui c'è il Vicenza Calcio appena passato di mano alla Vi.Fin. di Alfredo Pastorello e Marco Franchetto che di soldi freschi pare che ne immetteranno ben pochi, se non nessuno e, nell'indifferenza e nela disinformazione totale, pare che giochino con i numeri delle dialzioni e dei tagli obbligati dei debiti come hanno fatto Giani Zonin, Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto con i finti aumenti di capitale. Il rapporto sullo stato di salute del nostro calcio (pubblicato nei giorni scorsi, elaborato dal centro studi Arel e dalla società di consulenza Pwc e mantenuto in stato di come vigile solo dagli introiti televisivi) «è una diagnosi impietosa dal punto di vista economico e finanziariocon raccontano che il nostro "sistema calcio" è in profondo rosso. Per 536 milioni di euro che si riferiscono alla stagione 2014-15...».
Continua a leggerePasquale Marino rescinde il contratto da nababbo con il Vicenza e incassa solo 300.000 euro di “buonuscita”. Gli stessi dello sponsor BPVi... che però lascia in piedi i fidi
Domenica 5 Giugno 2016 alle 13:34
Pasquale Marino ha concordato con il Vicenza Calcio la rescissione del contratto: l'allenatore siciliano, dopo la sorprendente stagione del primo campionato in biancorosso, era stato esonerato in questa pochi mesi prima della fine del campionato. Marino dice addio al Vicenza definitivamente, ma soprattutto a un contratto da nababbo, che gli era stato concesso, dopo il suo iniziale abbandono del Vicenza, anche se alla firma milionaria, dopo l'addio alla chance Catania, non aveva più alternative. Lo racconta l'esperto di calciomercato Alfredo Pedullà sul suo sito, svelando anche alcuni retroscena curiosi.
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Il "funerale" di Gianni Zonin e la "molotov" contro la famiglia di Sergio Cassingena: si interroghino tutti sul malessere prima del funerale di una Vicenza bruciata dal "sistema"
Venerdi 3 Giugno 2016 alle 09:29
Due notizie di ieri, ricorrenza, altrove, del 2 giugno, riferiscono di due fatti cronaca entrambi da condannare ma anche su cui, senza ipocrisia, fare qualche riflessione. La prima, forte simbolicamente ma senza possibili effetti "fisici", è quella del "funerale" virtuale celebrato davanti alla villa di Montebello di Gianni Zonin, una di quelle possedute dall'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza a cui è attribuita, a furor di popolo, la responsabilità maggiore del flop da più di sei miliardi di euro subito da oltre 118.000 azionisti, che di ville non ne hanno.
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"Soci top 999 BPVi": tra il 98° e il 137° posto due coop e il perchè Vi.Fin. fugga dal Vicenza Calcio. Ma nella visura Veneto Banca...
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 01:02
Il sempre "curioso" collega Marco Milioni, che abbiamo appena sentito al riguardo, azzardava ieri, 30 marzo, due ipotesi errate su tre sul 62.45% delle azioni intestate alla Banca Popolare di Vicenza nella visura camerale (vedi foto di copertina, ndr) con l'elenco dei primi 999 soci della Banca Popolare di Vicenza che noi stiamo pubblicando e commentando dal 20 marzo. In quel 62,45% non ci sono ad oggi nè ci potrebbero essere, visto che la questione è tutta da affrontare, azionisti "baciati" nè azioni ad oggi proprie consentite solo dal 5 marzo magari proprio per i "baciati" o per operare movimenti in Borsa per l'equilibrio delle quotazioni, se in Borsa la BPVi ci arriverà visto il "malessere" di Unicredit...). Quel 62,45% (che se fosse, tra l'altro, della BPVi le avrebbe portato un flop da oltre 3,5 miliardi di euro agli ultimi, fasulli valori delle azioni), come il collega ipotizzava in terza istanza, sono "raggruppate per una questione di semplicità nella stesura degli elenchi dei soci".
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