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"Soci top 999 BPVi": tra il 98° e il 137° posto due coop e il perchè Vi.Fin. fugga dal Vicenza Calcio. Ma nella visura Veneto Banca...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 31 Marzo 2016 alle 01:02 | 0 commenti

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Il sempre "curioso" collega Marco Milioni, che abbiamo appena sentito al riguardo, azzardava ieri, 30 marzo, due ipotesi errate su tre sul 62.45% delle azioni intestate alla Banca Popolare di Vicenza nella visura camerale (vedi foto di copertina, ndr) con l'elenco dei primi 999 soci della Banca Popolare di Vicenza che noi stiamo pubblicando e commentando dal 20 marzo. In quel 62,45% non ci sono ad oggi nè ci potrebbero essere, visto che la questione è tutta da affrontare, azionisti "baciati" nè azioni ad oggi proprie consentite solo dal 5 marzo magari proprio per i "baciati" o per operare movimenti in Borsa per l'equilibrio delle quotazioni, se in Borsa la BPVi ci arriverà visto il "malessere" di Unicredit...).  Quel 62,45% (che se fosse, tra l'altro, della BPVi le avrebbe portato un flop da oltre 3,5 miliardi di euro agli ultimi, fasulli valori delle azioni), come il collega ipotizzava in terza istanza, sono "raggruppate per una questione di semplicità nella stesura degli elenchi dei soci".

Fatta subito una domanda alla Veneto Banca sul perchè nella sua visura sia raggruppato addirittura il 100% delle azioni, pubblichiamo qui la lista dal n. 98 al n. 137 dei "soci top 999 della BPVi" (in effetti 998 + 1, la banca "simbolicamente" al n. 1 per quanto detto e che vi avevamo promesso di spiegare, come ora abbiamo fatto, un pèaio di... elenchi fa).

Tra di loro compaiono, ad un primo rapido esame, nomi di imprenditori molto come, nella concia, Rino Mastrotto (58.255 azioni, da moltiplicare per 62,50 euro al fantavalore più alto), nell'industria dolciaria Dario Loison (55.362 azioni), la moglie di Zonin, Silvana Zuffellato (53.800 titoli) e Lino Diquigiovanni che con le sue 70.920 azioni (4.432.500 fantaeuro) forse ha perso più che col suo tentativo di concorrenza calcistica al Lanerossi Vicenza col suo ormai chiuso Real Vicenza.

Se nella lista odierna c'è anche la Fiamm del neo presidente della BPVi, Stefano Dolcetta, che forse anche per questo sta provando a venderla a fondi stranieri per salvarla, soprattutto fa "curiosità" vedere ben due cooperative, una, il Consorzio Agrario dell'Emilia, al 99° posto con 73.500 azioni (4.593.750 euro nel ricordo degli agrari emiliani) , l'altra, la Coop Consumatori Nord est ora Coop Alleanza 3.0, al 116° con 63.026 titoli e 3.939.125 euro vicini ad essere lasciati sul campo.

Dulcis in fundo (ma nè troppo dulcis visto il flop amaro nè troppo in fundo visto che è l'azionista al n.119)  c'è anche Marco Franchetto, della famiglia titolare di Pulitalia e Caffè Vero, che con le sue 58.899 azioni (3.681.187 ex euro) fa buona compagnia ad Alfredo Pastorelli che possiede 33.768 azioni personalmente e come Colombo finanziaria.

Visto che Pastorelli è presidente della finanziaria Vi.Fin., che dell'opzionato Vicenza Calcio appare ultimamente una salvatrice fantomatica almeno come il valore di 62.50 euro del vecchio conio delle azioni emesse da Zonin % c.) e che Franchetto ne è l'Ad, non è che il Vicenza Calcio debba rinunciare alla sua ormai quasi impossibile sopravvivenza per la tristezza che incombe sui suoi salvatori, Savino Tesoro incluso?


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