Pubblicato il 25 dicembre alle 23.10, aggiornato il 26 alle 22.50. In questi giorni è ripartita la trattativa che entro sei mesi dovrebbe portare a una fusione tra Agsm Verona e Aim Vicenza che, se rimarrà con le proporzioni fissate tra Achille Variati e Flavio Tosi, cioè col 52.50% per i veronesi e il 42.50% per i vicentini, o se vedrà quote diverse, forse peggiori per l'utility berica, dopo la conquista di palazzo Trissino da parte di Francesco Rucco e di Palazzo della ragione da parte di Federico Sboarina, avrà sempre Vicenza in minoranza. Anche se giustificata dai numeri delle varie due diligence una presenza minoritaria del comune palladiano nella nuova società unica dell'energia fa subito sanguinare una ferita appena aperta e difficile da chiudere.
Continua a leggere
Oltre ad A2A, Hera, Engie ed Edison un'offerta in arrivo da Vivigas-Bluenergy mentre Aim Vicenza va con Agsm Verona... per ora.
Per il dossier Ascopiave si profila all'orizzonte un nuovo soggetto, che potrebbe essere interessato ai circa 700mila clienti elettricità e gas, sui quali la multiutility veneta punta a individuare un partner di maggioranza. Si tratterebbe, in particolare, di una cordata tutta italiana, più precisamente riferibile al Nord-Ovest, in via di formazione e composta da due operatori energetici consolidati nella vendita come Vivigas e Bluenergy. In ogni caso, va ricordato, il dossier si trova ancora una fase preliminare.Â
Riporto da una nota firmata "Per l’opposizione unita Dalla Rosa - Asproso - Colombara - Selmo - Tosetto" e pubblicata su VicenzaPiu.com: "Avevamo denunciato in campagna elettorale e nuovamente a inizio settembre lo spettro che si aggirava in città : l'accordo del "sindaco leghista" che aveva ottenuto il sostegno del partito di Salvini in cambio della tessera e del governo di Aim. Voci insistenti che speravamo non vere e su cui avevamo detto che non avremmo fatto nessuno sconto: al gruppo Aim servono amministratori competenti e capaci, non lottizzazioni partitiche che nulla hanno a che fare con lo sviluppo industriale di un patrimonio dell'intera città ".
Continua a leggere
La trevigiana Ascopiave, già quotata in Borsa, che detiene la maggiore rete di vendita e distribuzione di gas del Veneto (con la collegata Ascotrade è presente, e con forza, anche nel business dell'energia elettrica), ha un fatturato di 532 milioni, contro i 716 di Agsm e i 265 di Aim che sono state e potrebbero essere ad un passo dal fondersi con il 42% della nuova società ai vicentini e il 58% ai veronesi che ora, però, in fase di ridiscussione vogliono una quota maggiore e, di conseguenza, una governance più polarizzata sull'Arena che non sulla Basilica Palladiana.
Continua a leggere
II segretario veneto Da Re regista della possibile aggregazione su scala regionale Cecconato: «Non abbiamo istinti da preda, con Verona e Vicenza unione naturale»
Il disegno di una grande utility del gas veneto porta la firma di Toni Da Re. Il segretario regionale della Lega sarebbe disposto a rinunciare a qualsiasi poltrona a Vicenza, ma vuole per uno dei suoi la presidenza di Aim, società che gestisce gas e elettricità , ma anche rifiuti e acqua, attraverso la controllata Acque Vicentine.
C'è è stato il tempo del grande risiko, che ha ceduto il passo alla strategia dell'aggregazione. C'è stato il tempo della Lombardia, apripista del nuovo filone strategico con la nascita della superutility del Nord, la nuova Acsm Agam che vede al timone industriale A2A. Ora, però, è venuto il tempo del Veneto, prossimo palcoscenico di una sfida fatta a colpi di fusioni e cambi di management, che vede protagoniste le tre utility più note del territorio: Agsm Verona e Aim Vicenza, da una parte, e Ascopiave dall'altra.
Continua a leggere
«Continueremo a crescere facendo leva sul nostro ruolo di soggetto aggregatore nei territori di riferimento». Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera, persegue la linea di espansione a piccoli e medi passi della multiutility, controllata da un plotone di 200 soci pubblici, di cui 118 vincolati da patti parasociali che blindano il 51,3% del capitale. Il gruppo, che negli ultimi anni si è allargato a macchia d'olio, dal baricentro emiliano verso un'ampia area del nord est per poi proseguire anche lungo la costa adriatica nelle Marche e in Abruzzo, ha appena elaborato un ambizioso piano industriale al 2020 che rivede al rialzo gli obiettivi finanziari, riproponendo la sua formula vincente, fatta di un mix di crescita organica e per linee esterne, con il supporto di ben 2,5 miliardi di investimenti.
Continua a leggere
Oggi è previsto un consiglio comunale di fatto monotematico che dopo l'esame del "bilancio consolidato del gruppo Comune di Vicenza dell'anno 2015", si legge nella convocazione, farà seguito alla "richiesta di dibattito presentata il 4.7.2016 dai consiglieri Rucco, Baggio e Bastianello sulle prospettive di aggregazione di AIM S.p.A. e sull'attuazione degli impegni presi con un ordine del giorno approvato nel merito dal Consiglio comunale". Abbiamo ascoltato oggi, in anteprima per i nostri lettori, che potranno seguire più informati il dibattito in diretta streaming sul sito del comune e, poi, tramite i nostri e gli altrui resoconti, l'amministratore unico del gruppo Aim, Paolo Colla, che ci ha sintetizzato il quadro che, dopo aver risanato l'azienda che "ora presenta parametri invidiabili", andrà a prospettare fra poco in sala Bernarda.
Ascopiave rende noto che il 13 settembre il comune di Schio, stazione appaltante dell’asta indetta per la cessione del 100% del capitale della società Pasubio Group S.p.A., ha deliberato l’aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A.. La società Pasubio Group S.p.A. è a capo di un gruppo attivo nella distribuzione del gas naturale operante in 22 comuni nelle province di Vicenza e Padova a favore di circa 88.000 utenti. Secondo stime elaborate da Ascopiave aggregando i dati delle società appartenenti al Gruppo, Pasubio Group S.p.A. ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati pari a 12,6 milioni di euro (12,7 milioni di euro nel 2014), un margine operativo lordo di 4,7 milioni di euro (4,4 milioni di euro nel 2014), un margine operativo netto di 2,7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2014) e un utile netto di 1,5 milioni di euro (0,7, milioni di euro nel 2014).
Continua a leggere
A Palazzo Trissino gli esponenti di Forza Italia, Lega Nord e Idea Vicenza si sono dati appuntamento stamattina 11 giugno per esprimere la posizione congiunta dei principali partiti del centrodestra vicentino in merito al futuro dell'azienda multiservizi AIM Vicenza S.p.A, in pieno clima aggregazioni dopo l'approvazione della riforma Madia sulla Pubblica amministrazione. Una presa di posizione in seguito agli interventi recenti del Partito Democratico di Vicenza e del sindaco Achille Variati "con affermazioni divergenti - spiega Matteo Celebron segretario della Lega Nord - il Pd punta ad aggregazioni con la società Hera, legata al mondo dell'Emilia "rossa", ma è soprattutto la scelta del metodo sbagliata: un partito tramite la stampa impone al sindaco scelte che dovrebbero essere fatte in Consiglio comunale, Aim è un capitale per tutti i cittadini di Vicenza, una ricchezza fondamentale del Veneto dopo la crisi delle banche, e bisogna salvaguardare anche i lavoratori".