BPVi di Zonin e Sorato, Finint di Marchi e De Vido e la Manaco sa di Madame Sophie Erk, onnipresente fiduciaria lussemburghese
Mercoledi 16 Agosto 2017 alle 18:42La banca ha finanziato l'acquisto di proprie azioni attraverso tre società veicolo. Costituite dal gruppo di Conegliano. E riconducibili alla Manaco Sa, coinvolta già in passato in controverse vicende nostrane.
di Giovanna Faggionato, da Lettera43.it
Tre misteriose società lussemburghesi. Una fiduciaria che spunta a più riprese nelle cronache bancarie e giudiziarie italiane. E «investitori esteri» di cui non si vogliono rivelare i nomi. Sono questi gli elementi dell'ultimo intrigo sulle operazioni illecite della Banca Popolare di Vicenza guidata per trent'anni da Gianni Zonin. Nella lettera con cui a febbraio 2017 la Bce ha multato la banca vicentina e che Lettera43.it ha potuto consultare, le autorità di sorveglianza hanno elencato diverse operazioni con cui BPVi ha prestato denaro per acquistare azioni proprie.
Continua a leggere"Professionisti incrociati" tra BPVi e gruppo Zonin: Il Sole 24 Ore li svelò, Zigliotto urlò, VicenzaPiù fece domande su Poggi, Simonetto e Xausa... Prima o poi qualcuno risponderà
Giovedi 15 Giugno 2017 alle 00:13È arrivata, dopo quella della BPVi, anche l'azione di responsabilità di Veneto Banca contro gli ex amministratori e sindaci alternatisi in carica fino al 26 aprile 2014 di cui contiamo di conoscere quanto prima i contenuti per illustrarli e confrontarli (questa è la nostra sorpresa annunciatavi qualche giorno fa...) con quelli della citazione analoga per circa due miliardi di danni della Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin & c., il cui complesso esame va alle calende greche. In attesa dell'esame delle due citazioni e, mentre cercavamo nostro materiale di archivio, abbiamo ritrovato un nostro articolo dell'11 novembre 2014, mai smentito da chicchessia.
Continua a leggereIn 24" di un video di VicenzaPiu.tv diffuso da Claudio Gatti la falsa tesi di Zonin, presidente non operativo, e l'omertà di una Vicenza senza valori: quelli etici dei vertici della città, quelli fisici dei poveri soci BPVi
Lunedi 6 Marzo 2017 alle 23:26I nostri video, quelli di VicenzaPiu.tv, al di là della cronaca fedele che fanno di quanto avviene in un certo momento, spesso nel tempo, come molti documenti apparentemente "normali" nel momento in cui sono "compilati", assumono un ruolo sorico diverso. I nostri video sono spesso stati utili in questo senso, non ultimo quello in cui Francesco Iorio, l'Ad più pagato, a ore, dalla Banca Popolare di Vicenza, prendeva l'impegno solenne in assemblea, con Dolcetta presidente, che tutti gli scavalcati sarebbero stati rimborsati al 100%, impegno non a caso dimenticato nella trascrizione ufficiale dal notaio Boschetti, poi contestata non si sa con quale effetto visto che oggi vengono offerti solo 30 euro a chi ha subito l'onta delle vendite concesse dalla cricca intorno a Gianni Zonin agli scavalcatori senza vergogna che hanno incassato 62,50 euro per un totale di 63 milioni di euro. Ma non è stato l'ultimo nè il primo quel video.
Continua a leggereVeneto Banca: indagati Diego Xausa e Michele Stiz dello Studio Adacta di Vicenza. Non lo sono Giacomo Cavalieri e Luigi De Anna, i loro omologhi in BPVI. Intanto Gianni Zonin in gita anche in Banca Nuova non inquina le prove
Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 17:14Gianfranco Pavan nel 2015 vende azioni della Banca Popolare di Vicenza a 62,50 €: è cognato di Zonin, ex membro del Cda e presidente Immobiliare Stampa, della BPVi
Sabato 7 Maggio 2016 alle 13:45Quella della Popolare di Vicenza è una grande tragedia. Soprattutto lo è per i quasi 120mila soci rimasti oggi con un pugno di mosche. Ma c'è anche a chi è andata alla grande. Ci riferiamo alle sette persone fisiche e due giuridiche che nel 2015 detenevano pacchetti azionari della Banca Popolare di Vicenza superiori agli 8mila titoli e che sono riuscite a venderli quando l'azione valeva ancora 62,50 euro. Tra loro spicca un nome. Quello di Gianfranco Pavan, ex consigliere della banca vicentina e cognato del suo patron storico, Gianni Zonin. Continua a leggere