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Veneto Banca: indagati Diego Xausa e Michele Stiz dello Studio Adacta di Vicenza. Non lo sono Giacomo Cavalieri e Luigi De Anna, i loro omologhi in BPVI. Intanto Gianni Zonin in gita anche in Banca Nuova non inquina le prove

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 17:14 | 0 commenti

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Oltre alla misura cautelare degli arresti domiciliari per l'ex amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, sono state emessi dalla Procura di Roma provvedimenti di indagine per altre 14 persone legate alla banca tra cui i componenti del collegio sindacale di Veneto Banca, Diego Xausa, Michele Stiz, Marco Pezzetti, Martino Mazzoccato e Roberto D’Imperio. Se questi ultimi tre sono sicuramente "apprezzati" dai primi due colleghi, Diego Xausa e Michele Stiz sono entrambi partner del notissimo Studio Adacta di Vicenza (di cui Xausa è stato fondatore e presidente e di cui è managing director) con sedi anche a Treviso, ovviamente, e a Milano. Ma lo Studio Adacta è da tempo nelle vite incrociate delle due ex Popolari venete visto che, nello stesso periodo in cui i due colleghi ora indagati operavano a Montebelluna, nel collegio sindacale di BPVi c'era come sindaco Giacomo Cavalieri, sempre di Adacta, mentre il partner Luigi De Anna era sindaco supplente di Banca Nuova (controllata siciliana di Bpvi).

E il 19 novembre 2014, come è riportato anche su "Vicenza. La città sbancata", il libro che raccoglie una selezione di articoli di e su VicenzaPiu.com, titolavamo «Incarichi incrociati BPVi e gruppo Zonin: Il Sole 24 Ore svela, Zigliotto urla, VicenzaPiù fa domande. Su Simonetto e Xausa» un articolo in cui, riferendoci alle inchieste di Claudio Gatti e di altri suoi colleghi su Il Sole 24 Ore (su maxi quotazione delle azioni e su incarichi incrociati in BPVi e in aziende del gruppo Zonin), tanto attaccate da Giuseppe Zigliotto sulla sua sponda mediatica, il GdV (ora Giornale di Vescovi), facevamo varie domande «come quelle se ci siano in quegli incarichi anche "inopportunità" di vario tipo che potrebbero riguardare, vista la presenza di loro "partner" in organi della BPVi e/o del gruppo Zonin, Gianfranco Simonetto dell'omonimo studio, oltre che socio al 24% e ai vertici della Maltauro, e Diego Xausa, presidente dello studio Adacta di Vicenza, che a cavallo almeno degli anni 2010-2011 è stato sindaco effettivo e poi presidente del Collegio Sindacale addirittura della concorrente principale sul territorio di BPVi, Veneto Banca, ruoli, questi due ultimi, per i quali, nell'ambito di quella comminata a Veneto Banca, ha subito una sanzione pecuniaria da 30.000 euro dalla Consob poi ridotta dalla Corte di Appello di Venezia, con ordinanza del 4 luglio 2013...».

Se la BPVi di allora, con Zigliotto, non amava come quella attuale, con Francesco Iorio, non ama chiarire certe cose, nulla fu chiarito (smentito) a chi vi scrive e a Claudio Gatti, di cui, per rimanere in ambito Adacta e incroci vari, riportavamo un'altra rivelazione su cui riflettere, allora come ora: «Giacomo Cavalieri, dello studio Adacta (tra i cui fondatori e partner di riferimento c'è il presidente Diego Xausa, ndr) dopo essere stato sindaco di Bpvi fino a quest'anno, è ora presidente di Immobiliare Stampa Spa (del gruppo Bpvi) e presidente del collegio sindacale di Tenuta Rocca di Montemassi (gruppo Zonin). Sempre dello studio Adacta è Luigi De Anna, sindaco supplente di Banca Nuova (controllata siciliana di Bpvi) e di Mobiliare Montebello (della famiglia Zonin)...».

Oggi per lo stesso periodo e per problemi che a noi sembrano simili, ma che conoscono nell'interezza delle loro sfaccettature giuridiche solo il procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri e i due pm del suo pool Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi.

Ma al momento rimane quella che in passato fu una sensazione: se Veneto Banca era brutta e cattiva, per il "sistema", la Banca Popolare di Vicenza è sempre apparsa come bella e brava, con il sistema, che magari oggi non gradirebbe nè faciliterebbe eventuali "contraddizioni" da parte dei magistrati vicentini.

Tradotto nei fatti: Vincenzo Consoli, l'uomo forte montebellunese, va ai domiciliari per non inquinare le prove ma Gianni Zonin, l'alter ego in BPVi, che non è, caro GdV, Samuele Sorato..., gironzola poco tempo fa per poderi e va anche in visita a Banca Nuova a Palermo, ovviamente solo per parlare di vigneti, dopo essere rimasto a lungo ai piani alti di Via Btg Framarin, dove ora è Ad Francesco Iorio, scelto con la BCE ma da lui contrattualizzato, e fino al 23 novembre 2015 (Consoli dopo un "downgrading" a dg da amministratore delegato era uscito il 30 luglio 2015) quando ha passato il timone da presidente a Stefano Dolcetta, Ad e uno dei titolari di quella Fiamm fortemente finanziata dalla Popolare col re del vino suo presidente e nel cui gruppo ritroviamo molti dei sindaci della vecchia banca a trazione Zonin...

E poi, per rimanere nella "sfortuna" montebellunese, i "poveri" partner di Adacta Diego Xausa e Michele Stiz che avrebbero (non) "sindacato" nel trevigiano sono ora indagati cosa che non avviene, al momento almeno e per ruoli e periodi analoghi nel  gruppo della Popolare di Vicenza, per i loro partner Giacomo Cavalieri e Luigi De Anna.

Come a  dire: stare ai vertici di Veneto Banca era un rischio,"guidare" la Popolare di Vicenza no o molto meno.

Peccato solo che per i 210.000 soci di entrambe le fu Popolari il rischio non solo è stato uguale ma si è concretizzato peggio con azioni che oggi valgono meno di 7 confezioni di fazzoletti Tempo, buoni per asciugarsi il naso o, purtroppo, le lacrime.


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