Lavoro, il video del dibattito a Fornaci Rosse. Giorgio Cremaschi, Giorgio Langella e Mattia Gangi: “i lavoratori abituati dai sindacati ad arrendersi in un regime di ballocrazia”
Mercoledi 5 Settembre 2018 alle 13:50Â
È stato un dibattito coinvolgente quello organizzato la sera del 4 settembre alle Fornaci Rosse sul tema lavoro ed economia: un confronto di idee tra Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo, ex Fiom ora Usb), Giorgio Langella (PCI) e Mattia Di Gangi (Risorgimento socialista) mentre il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello ha moderato i relatori. Ad attirare soprattutto la curiosità del pubblico che ha riempito fino all'esterno l'area Faccio del parco è stato il sempre deciso e combattivo Cremaschi, ex sindacalista Fiom Cgil, oggi esponente di Potere al Popolo!, arrivato per l'occasione a Vicenza da Brescia, dove risiede.Â
Continua a leggereFornaci Rosse, dibattito sul lavoro con Cremaschi (ex Fiom), Langella, Di Gangi. Modera il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello. Mercoledì il video integrale
Lunedi 3 Settembre 2018 alle 18:30 Oggi 4 settembre alle ore 19,00 - scrive Francesco Lovo, componente di PaP! Vicenza - si svolgerà un dibattito interessante sul tema Lavoro in Italia ed in Europa con i relatori Giorgio Cremaschi, Giorgio Langella e Mattia Di Gangi con moderatore il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello. Giorgio Cremaschi è stato presidente del Comitato Centrale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici e attualmente è fra i coordinatori nazionali di Potere al Popolo!, il Movimento di Sinistra recentemente fondato nel dicembre del 2017.			
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			Oggi 4 settembre alle ore 19,00 - scrive Francesco Lovo, componente di PaP! Vicenza - si svolgerà un dibattito interessante sul tema Lavoro in Italia ed in Europa con i relatori Giorgio Cremaschi, Giorgio Langella e Mattia Di Gangi con moderatore il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello. Giorgio Cremaschi è stato presidente del Comitato Centrale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici e attualmente è fra i coordinatori nazionali di Potere al Popolo!, il Movimento di Sinistra recentemente fondato nel dicembre del 2017.			
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			Questioni del lavoro 1: la sicurezza. Con 48 morti sul lavoro Veneto e Lombardia sono le regioni con la maglia nera
Domenica 17 Settembre 2017 alle 17:14 Sul fronte della sicurezza sul lavoro l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro informa che, a metà settembre, i lavoratori che hanno perso la vita per infortunio nei luoghi di lavoro sono 485. Rispetto all'anno scorso (erano 462) si registra un aumento del 5%. Se si considerano anche i morti sulle strade e in itinere, la stima totale dei decessi supera le 1.000 unità. Il Veneto e la Lombardia sono le regioni che, ad oggi, contano il maggior numero di morti sul lavoro. Sono 48. In ogni provincia delle due regioni si è verificato almeno un infortunio mortale.			
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			Sul fronte della sicurezza sul lavoro l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro informa che, a metà settembre, i lavoratori che hanno perso la vita per infortunio nei luoghi di lavoro sono 485. Rispetto all'anno scorso (erano 462) si registra un aumento del 5%. Se si considerano anche i morti sulle strade e in itinere, la stima totale dei decessi supera le 1.000 unità. Il Veneto e la Lombardia sono le regioni che, ad oggi, contano il maggior numero di morti sul lavoro. Sono 48. In ogni provincia delle due regioni si è verificato almeno un infortunio mortale.			
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			Maestri di vita? Per Matteo Marzotto "ai giovani nulla è dovuto, ognuno si costruisca il proprio futuro". A partire dalla BPVi e dal fondo Permira...
Martedi 29 Agosto 2017 alle 11:03 
				
			
			
			Recentemente è stata pubblicata un'intervista a Matteo Marzotto. Direi che rispecchia la mentalità imprenditoriale italiana (e non solo) di personaggi che si spacciano per "moderni" e, magari, "progressisti". Matteo Marzotto, un "vincente" (ma solo per se stesso) che viene definito "bello, brillante e famoso" che ha avuto "fidanzate del calibro di Naomi Campbell" e che è stato compagno di scuola e che è amico fraterno di Gianluca Vacchi (nella foto con lui e Lapo Elkan), milioni di follower e più debiti con le banche tra cui la BPVi, di cui il giovane Marzotto è stato "consigliere" con Gianni Zonin. Matteo Marzotto, un vero e proprio "maître à penser" dei nostri tempi e di una società che bisogna trasformare dalle radici. Un commento? Lo lasciamo a Giorgio Langella, autore per noi di "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante". Il direttore
Qualche giorno fa, il 24 agosto per l'esattezza, è stata pubblicata su "www.linkiesta.it" un'intervista di Marco Fattorini a Matteo Marzotto (clicca qui per il testo completo, ndr). Il titolo riprende una frase dell'intervistato "Ai giovani nulla è dovuto, ognuno si costruisca il proprio futuro".
Continua a leggereDisoccupazione, retribuzioni e qualità del lavoro: lunghe storie parallele. La proposta a... Cinque Stelle ma capitalista di De Masi
Lunedi 17 Luglio 2017 alle 10:32 Quello riportato a seguire è, secondo le stime dell'ISTAT, il tasso di disoccupazione in Italia a maggio (in tabella sono riportati gli anni dal 2006 al 2017). Come si può vedere, in base alle valutazioni fatte dall'autore e nostro collaboratore specializzato nel tema lavoro Giorgio Langella, segretario regionale Veneto del PCI e da Dennis Vincent Klapwijk (resp. lavoro FGCI), dal 2012 il tasso di disoccupazione totale è sempre  superiore al 10%, le fasce d'età maggiormente interessate sono quelle inferiori ai 35 anni. Nella fascia d'età tra i 25 e i 34 anni il tasso di disoccupazione è, dal 2013, superiore al 17%. Il ridimensionamento di maggio 2016 viene compensato dall'aumento registrato nel 2017. In effetti il dato più preoccupante è la stabilità della disoccupazione a livelli altissimi, certamente superiori alla media europea.			
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			Quello riportato a seguire è, secondo le stime dell'ISTAT, il tasso di disoccupazione in Italia a maggio (in tabella sono riportati gli anni dal 2006 al 2017). Come si può vedere, in base alle valutazioni fatte dall'autore e nostro collaboratore specializzato nel tema lavoro Giorgio Langella, segretario regionale Veneto del PCI e da Dennis Vincent Klapwijk (resp. lavoro FGCI), dal 2012 il tasso di disoccupazione totale è sempre  superiore al 10%, le fasce d'età maggiormente interessate sono quelle inferiori ai 35 anni. Nella fascia d'età tra i 25 e i 34 anni il tasso di disoccupazione è, dal 2013, superiore al 17%. Il ridimensionamento di maggio 2016 viene compensato dall'aumento registrato nel 2017. In effetti il dato più preoccupante è la stabilità della disoccupazione a livelli altissimi, certamente superiori alla media europea.			
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			Giorgio Langella e PCI Veneto: al convegno Anpi - Giuristi Democratici di venerdì si parli anche di morti sul lavoro
Lunedi 19 Giugno 2017 alle 09:44 Giorgio Langella, segretario del PCI Veneto, ci invia la risposta, che pubblichiamo, all'invito al convegno promosso da ANPI e Giuristi Democratici  di Venerdì 23 giugno ore 17.00 in Sala Stucchi, Palazzo Trissino, Vicenza su "Resistenza e diritto di resistenza. Dalla lotta antifascista all'esperienza No Dal Molin a Vicenza. Con quali mezzi i cittadini possono opporsi alla violazione dei diritti costituzionali?")
				
			
			
			Giorgio Langella, segretario del PCI Veneto, ci invia la risposta, che pubblichiamo, all'invito al convegno promosso da ANPI e Giuristi Democratici  di Venerdì 23 giugno ore 17.00 in Sala Stucchi, Palazzo Trissino, Vicenza su "Resistenza e diritto di resistenza. Dalla lotta antifascista all'esperienza No Dal Molin a Vicenza. Con quali mezzi i cittadini possono opporsi alla violazione dei diritti costituzionali?")Approfitto per esprimere un pensiero (che poi è una richiesta esplicita). Tra i diritti costituzionali violati ogni giorno penso si debbano tenere in debito conto quelli del lavoro, a partire da quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dall'inizio dell'anno sono morti oltre 300 lavoratori (è il dato più alto dal quando l'Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro - che documenta i caduti sul lavoro, anche quelli "non assicurati Inail" - operai).
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Meno lavoro e poca sicurezza ma mega buonuscite per due miliardi di euro
Sabato 20 Maggio 2017 alle 11:03 In molti giornali, finalmente, si legge della preoccupante diminuzione delle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato. Adesso, da più parti, si alza l'allarme e si prende coscienza che le politiche governative e il famigerato "jobs act" sono un fallimento completo e che hanno prodotto benefici unicamente ai "padroni". Questi, infatti, sono più ricchi di prima. Dirigenti e consiglieri di amministrazione (che, si noti, sono sempre gli stessi che si trasferiscono da una poltrona all'altra) ricevono retribuzioni e buonuscite milionarie. Il risultato, infatti, è che miliardi di euro sono stati e vengono elargiti ai padroni e ai loro vassalli.			
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			In molti giornali, finalmente, si legge della preoccupante diminuzione delle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato. Adesso, da più parti, si alza l'allarme e si prende coscienza che le politiche governative e il famigerato "jobs act" sono un fallimento completo e che hanno prodotto benefici unicamente ai "padroni". Questi, infatti, sono più ricchi di prima. Dirigenti e consiglieri di amministrazione (che, si noti, sono sempre gli stessi che si trasferiscono da una poltrona all'altra) ricevono retribuzioni e buonuscite milionarie. Il risultato, infatti, è che miliardi di euro sono stati e vengono elargiti ai padroni e ai loro vassalli.			
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			L'Italia del lavoro, Giorgio Langella e Dennis Klapvijk: è in forte difficoltà e si muore per infortuni
Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 22:19 
				
			
			
			di Giorgio Langella e Dennis Klapvijk (PCI e FGCI del Veneto)
I dati più recenti continuano a raccontarci l'Italia del lavoro in forte difficoltà . È evidente che le soluzioni adottate e i correttivi proposti da chi è al governo del paese non risolvono il problema e che è assente una seria pianificazione di quanto è necessario fare. A dicembre 2016 il tasso di disoccupazione totale è, secondo le stime fornite dall'ISTAT, "stabile" al 12% (quello giovanile risulta in crescita e raggiunge il 40,1%). I disoccupati ammontano a oltre 3,1 milioni di unità . Negli ultimi 12 mesi, per ogni classe di età , i disoccupati sono in crescita.
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Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 22:19 
				
			
			
			di Giorgio Langella e Dennis Klapvijk (PCI e FGCI del Veneto)
I dati più recenti continuano a raccontarci l'Italia del lavoro in forte difficoltà . È evidente che le soluzioni adottate e i correttivi proposti da chi è al governo del paese non risolvono il problema e che è assente una seria pianificazione di quanto è necessario fare. A dicembre 2016 il tasso di disoccupazione totale è, secondo le stime fornite dall'ISTAT, "stabile" al 12% (quello giovanile risulta in crescita e raggiunge il 40,1%). I disoccupati ammontano a oltre 3,1 milioni di unità . Negli ultimi 12 mesi, per ogni classe di età , i disoccupati sono in crescita.
Continua a leggereIl disgusto provato di fronte a personaggi come Achille Variati e Matteo Marzotto condiviso da Giorgio Langella. Che non si meraviglia del tris Rai - Iader Fabbri e Matteo, che ben pedala da una presidenza all'altra
Martedi 1 Novembre 2016 alle 11:17 Ciao direttore, ho letto il tuo articolo: "Matteo Marzotto siede con Achille Variati per celebrare l'ultimo flop vicentino, quello della vendita della Fiera di Vicenza. La maggioranza impedisce la discussione su fatti e scelte. Noi abbiamo conati di vomito. E voi?". Molto bene! Lo condivido in pieno. Il disgusto che provo di fronte a questi personaggi che non provano mai vergogna è, come sai, massimo. Mi basta pensare a quello che è successo alla Marlane Marzotto (dove il Matteo non c'entra, forse, ma i Marzotto sì ... Ricordi il "noi pensiamo al nostro denaro" di Gaetano Marzotto?) per ricordare l'assordante silenzio che ha coperto a Vicenza le nostre povere urla per far conoscere la vicenda. I protagonisti sono sempre gli stessi: chi ha il potere (o presume di averlo) che copre, insabbia, aiuta gli amici, chiude gli occhi di fronte a fatti, atti e personaggi infausti. Potremo cambiare qualcosa? Difficile e faticoso, ma tentare ci costa infinitamente meno (per la nostra integrità morale e intellettuale) che girare la testa dall'altra parte e adeguarsi alla "normalità" che ci vogliono imporre.			
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			Ciao direttore, ho letto il tuo articolo: "Matteo Marzotto siede con Achille Variati per celebrare l'ultimo flop vicentino, quello della vendita della Fiera di Vicenza. La maggioranza impedisce la discussione su fatti e scelte. Noi abbiamo conati di vomito. E voi?". Molto bene! Lo condivido in pieno. Il disgusto che provo di fronte a questi personaggi che non provano mai vergogna è, come sai, massimo. Mi basta pensare a quello che è successo alla Marlane Marzotto (dove il Matteo non c'entra, forse, ma i Marzotto sì ... Ricordi il "noi pensiamo al nostro denaro" di Gaetano Marzotto?) per ricordare l'assordante silenzio che ha coperto a Vicenza le nostre povere urla per far conoscere la vicenda. I protagonisti sono sempre gli stessi: chi ha il potere (o presume di averlo) che copre, insabbia, aiuta gli amici, chiude gli occhi di fronte a fatti, atti e personaggi infausti. Potremo cambiare qualcosa? Difficile e faticoso, ma tentare ci costa infinitamente meno (per la nostra integrità morale e intellettuale) che girare la testa dall'altra parte e adeguarsi alla "normalità" che ci vogliono imporre.			
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