Banca Popolare di Vicenza, da grande bellezza a grande sforzo: 9 euro ad azione per fare pace con gli azionisti
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 17:25La Banca Popolare di Vicenza, congiuntamente a Veneto Banca, ha illustrato oggi a Padova la proposta di conciliazione transattiva rivolta ai suoi azionisti. Il piano, definito dal presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Mion "un grande sforzo" è destinato a quei risparmiatori che hanno subito grandi perdite con il defoult dei due istituti di credito. Sembra ormai chiaro, infatti, che il destino delle due banche, entrambe salvate dal fondo Atlante, sia intrecciato. A lanciarsi per primo in un'analisisi della proposta il presidente Gianni Mion che, passati i tempi della Grande Bellezza, ha voluto sottolineare come la conciliazione sia stata resa possibile dal coraggio del fondo che ha investito sulle due banche. Mion ha poi voluto dare un giudizio di merito rispetto l'offerta di transazione, considerata "molto generosa" rispetto alla situazione delle due popolari e la necessità che ci sarà per entrambe di rispettare per anni requisiti duri di capitale. L'obbiettivo minimo dichiarato è quello di convincere l'80% degli azionisti, solo così l'operazione avrà successo.
Continua a leggereBanca Nuova su Rai 1 nella fiction “Catturandi” per arrestare il mafioso numero 1. Mentre Gianni Zonin è ancora libero, in attesa del finale nel “suo” film...
Lunedi 26 Settembre 2016 alle 12:33“Nel programma sono stati inseriti a fini promozionali i seguenti prodottiâ€: oltre a Villa Igea è comparso anche il nome di Banca Nuova nei titoli di coda nella fiction a puntate in prima serata su Rai1 “Catturandi - Nel nome del padre†che tornerà in onda oggi, lunedì sera, con un nuovo episodio. Tantissimi spettatori (nell'ultima puntata del 19 settembre oltre 3 milioni secondo i dati Auditel) avranno, quindi, potuto notare durante le scene del film (nella foto un fotogramma) le insegne dell'istituto di credito del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, con decine di sedi in Sicilia e di cui è ancora presidente il vicentino Marino Breganze, storico braccio destro di Gianni Zonin e tutt'ora vicepresidente della Fondazione Roi che tramite il suo ex presidente ha costretto il direttore del nostro giornale, composto da quattro persone in redazione, a difendersi da una richiesta danni milionaria.
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