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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Transazione BPVi, perchè a 9 euro ce lo spiega l'esperto. Che bissa su Veneto Banca

ArticleImage Torniamo a parlare dell'offerta transattiva che la nuova dirigenza della Banca Popolare di Vicenza ha proposto ai "vecchi" azionisti, i famosi 9 euro in cambio "dell'impegno, da parte del socio, a non agire nei confronti della Banca per i temi inerenti al proprio investimento in azioni di BPVi o Veneto Banca o società del Gruppo." Detto che i discorsi che faremo per la ex Popolare vicentina valgono sic et simpiciter anche per il 15% offero ai poveri soci (o soci ora poveri, fate voi) di Veneto Banca, come già ribadito in un articolo precedente tale offerta rappresenta un "unicum" nel panorama italiano, mai prima d'ora, infatti, agli azionisti di una società di simili dimensioni era stato offerto un "ristoro" (termine che la Treccani definisce come "aiuto, conforto, consolazione"), non quindi una proposta di riacquisto azionario. Ma proprio in quanto trattasi di un "unicum" riteniamo doverose chiederci quale sia la "ratio" di questa iniziativa. E la risposta è evidente, non si tratta di un "aiuto, un conforto, una consolazione", ma del controvalore di un "impegno" (quello appunto di non far causa alla Banca).

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Quotidiano | Categorie: Interviste, Banche, Economia&Aziende

Alessandro Penati: BPVi e Veneto Banca, un valore da libro dei sogni. Critiche e consensi

Proponiamo quì l'intervista su Monitorimmobiliare ad Alessandro Penati, presidente di Quaestio, la Sgr a cui fanno capo i fondi Atlante I, che ha finora immesso ben 3.5 miliardi di euro nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca, e Atlante II. Penati denuncia chiaramente di aver trovato nelle due ex Popolari venete dei numeri incredibilmente peggiori di quelli prospettati ("valori da libro dei sogni"), fa riferimento a responsabilità pesanti, si mostra fiducioso, apparentemente almeno, ma anche professionalmente preoccupato per il progetto fatto per le due banche, che erano praticamete fallite ad agosto e che ancora oggi fanno fatica a venir fuori da una situazione che appare ancora tesa, critica una parte del sistema bancario che ha svalutato la partecipazione in Atlante evidenziandio di fatto una sfiducioa di fondo sulla sua gestione e focalizza la necessità, e la convizione, di potersi liberare degli NPL valorizzandoli con formule innovative...

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Guida ragionata tra le voci della transazione proposta a 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza e a 75.000 di Veneto Banca

ArticleImage Come noto le due ex popolari venete nel proporre ai propri azionisti un'offerta transattiva (9 euro per la Banca Popolare di Vicenza ed il 15% del prezzo pagato per l'acquisto delle azioni per Veneto Banca) hanno messo a disposizione, di coloro che aderiranno, anche una "proposta commerciale integrativa" denominata "Linea per te", in pratica una serie di condizioni agevolate su determinati prodotti bancari. Tale proposta commerciale integrativa, naturalmente, è stata esposta con enfasi dalla dirigenza dei due Istituti, ma accolta con una certa freddezza dai soci che hanno un po' snobbato, se non addirittura avversato, "Linea per te". Visto che gli organi di informazione hanno il dovere dell'obiettività, riteniamo corretto da parte nostra provare a dare una valutazione "oggettiva" della proposta commerciale avanzata, quindi scevra di pregiudizi, ma anche senza toni enfatici.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Definire 9 euro ad azione BPVi un'elemosina o accettarli è libertà del socio. L'esperto: avevo scritto per primo che non valeva 62,50 euro, ora dico che vale molto di più di 10 centesimi

ArticleImage L'assemblea dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi" ha radunato al palazzetto dello sport di di Via del cavalieri di Vittorio Veneto oltre 1.000 soci che, in sintesi, hanno dato un responso, almeno nella stragrande maggioranza (qui il video integrale di VicenzaPiu.tv), all'offerta di transazione proposta dalla Banca Popolare di Vicenza. La risposta è stata un secco "no"! L'offerta dei 9 euro è stata definita un'elemosina e, sorprendentemente, anche un uomo di Chiesa, come don Enrico Torta, ha invitato gli azionisti a "non accettare elemosine". Ovviamente ognuno è libero di definire come meglio crede un'offerta come quella avanzata dalle due Popolari venete, che, ricordiamolo, hanno presentato proposte analoghe: 9 euro fissi esentasse per la BPVi (il 14,4% dei 62,5 euro e il 15% "secco dei 60 euro della precedente fissazione di valore da parte degli organi bancari stessi) e per Veneto Banca il 15% del prezzo pagato per la sottoscrizione di sue quote, che nell'arco dei 10 anni suddetti sono state molto più variabili di quelle della Popolare vicentina.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

La transazione BPVi, l'opinione dell'esperto

ArticleImage Come noto la Banca Popolare di Vicenza ha avanzato "un'offerta di transazione rivolta agli azionisti che hanno acquistato azioni negli ultimi dieci anni", questa l'esatta dicitura che compare sul sito ufficiale dell'Istituto. In pratica la Banca offre ai risparmiatori che hanno acquistato azioni dal primo gennaio 2007 al 31 dicembre 2016 un rimborso pari a 9 euro per azione in cambio della rinuncia ad eventuali azioni legali nei confronti dell'Istituto. Ma c'è un'altra condizione che deve essere soddisfatta affinché l'offerta sia vincolante da parte della Banca, e cioè che ad aderire siano almeno l'80% delle azioni interessate. Infine sono stati offerti 30 euro per azione ai cosiddetti "scavalcati" cioè coloro che pur avendo fatto richiesta di vendita delle azioni prima di altri si sono visti "scavalcare" da altri azionisti il cui ordine di vendita sia pervenuto successivamente.

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Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

Stampa locale ignorante, serva o entrambe? Decidedelo voi leggendo due articoli e vedendo il video integrale dell'assemblea di "Noi che credevamo nella BPVi"

È sicuro e incontestabile che per il disastro della Banca Popolare di Vicenza, non risolto ancora dalle sia pur possenti spalle di... Atlante, abbiano pagato decine di miglaia di azionisti, almeno il 40% dei quali di Vicenza, del Vicentino e del Veneto ed entrati per la loro grandissima maggioranza con dei risparmi in una banca cooperativa per poi ritrovarsi in una S.p.a. con un pezzo di carta, che chiamavano (cattiva) azione i precedenti padroni del vapore scappati con tutta la nave lasciando quì solo il fumo intriso di sogni e progetti bruciati. Per i 62,50 euro che "valevano", dicevano Gianni Zonin e i suoi scudieri, quelle azioni scese, poi, con un minimo di controllo a 10 centesimi, oggi la nuova gestione della BPVi arriva a proporre a 94.000 dei 118.000 azionisti 9 euro.

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Opinioni | Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

In attesa del video dell'assemblea dei soci BPVi traditi da Zonin, la lettera "animata" di un "cattolico qualunque" a Mons. Pizziol su azioni comprate da enti religiosi e bruciate anche dalle insolvenze di don Paolo Zanutel

Pubblicato il 27 gennaio alle 23.21, aggiornato sabato 4 febbraio alle 16.00 con video qui proposto e annunciato davanti a Don Torta nell'assemblea odierna dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi", che abbiamo trasmesso in diretta streaming su www.vicenzapiu.tv e le cui repliche saranno disponibili fra poco più di un'ora sullo stesso sito ma anche scaricando l'App gratuita VicenzaPiù Tv, come da informazioni di dettaglio qui riportate. A seguire, in serata, pubblicheremo su questo portale il video integrale dell'assemblea.

Reverendo Monsignor Beniamino Pizziol, sono un devoto cattolico e mi permetto di chiedere a Sua Eccellenza qualche minuto di attenzione per alcune mie povere osservazioni e per una semplice domanda finale a cui vorrei che Lei, dall'alto della sua Fede cristiana, desse una risposta che si richiami alla Carità e induca alla Speranza.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

La nostra missiva simbolo al vescovo "spinge" decine di soci BPVi a scrivere a Mons. Pizziol: "Reverendo, rinunci a rimborsi privilegiati"

ArticleImage Dopo la lettera "simbolo" del malessere dei soci traditi dalla vecchia BPVi, scritta dal nostro direttore in loro vece per incoraggiarli a "manifestarsi", ci arriva questa volta una missiva "originale" firmata da decine di lettori con tanto di nome e cognome e indirizzata, contro i presunti "privilegi" riservati alla Diocesi di Vicenza dalla Banca Popolare di Vicenza, alla "c.a. di Mons. Beniamino Pizziol, Vescovo di Vicenza"
Eccellenza Reverendissima,
Le scriviamo a nome di un molto più folto gruppo di fedeli che sono rimasti gravemente turbati dalle notizie apparse sulla stampa, relativamente alla possibilità che la Diocesi di Vicenza aderisse all'offerta di compensazione presentata da BPVI. Come l'E.V. ha peraltro già pubblicamente esternato lo scorso anno, la situazione di decine di migliaia di famiglie è oramai permeata di "sconforto, delusione e sfiducia nelle persone, sfociati in taluni casi in veri sentimenti di disperazione".

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Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Vicenzo Consoli, CorVeneto: nei verbali accuse a Bankitalia, «Mi dissero: chiami subito Zonin»

ArticleImage di Andrea Priante, da Il Corriere del Veneto

«È una valutazione: secondo lei io sono bello? Può darsi che lei mi trovi particolarmente brutto...». È la mattina del 21 ottobre 2016, l'interrogatorio - il primo da quando si trova agli arresti domiciliari - è cominciato da pochi minuti e Vincenzo Consoli si rivolge così al pubblico ministero Stefano Pesci. Prova a spiazzarlo, e lo stesso farà nelle ore successive di un faccia a faccia estenuante tra accusa e difesa. Nella stanza, oltre a Pesci ci sono la sua collega Sabina Calabretta e un maresciallo della guardia di finanza di Roma. Consoli è accompagnato dal pool dei suoi avvocati: Massimo Malvestio, Franco Coppi e Alessandro Moscatelli. È trascorso poco più di un anno dal primo incontro in procura tra l'ex amministratore delegato di Veneto Banca e gli investigatori che lo accusano di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Ma all'epoca, il banchiere era soltanto indagato. Stavolta, invece, è «prigioniero» nella sua villa (sequestrata) di Vicenza, misura che gli è stata revocata soltanto martedì.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Veneto Banca: bond garantiti per 3,5 mld. Titoli al servizio della gestione della liquidità dell'Istituto

ArticleImage (ANSA) - MILANO, 2 FEB - Veneto Banca ha lanciato oggi due emissioni di titoli con garanzia dello Stato, come previsto dal decreto 'salva-risparmio', per un importo complessivo di 3,5 miliardi di euro. L'emissione si articola in due tranche da 1,75 miliardi con scadenza febbraio 2019 e cedola allo 0,4% e con scadenza l'anno successivo e cedola 0,5%. "I titoli - spiega la banca - sono stati sottoscritti interamente dall'emittente e verranno venduti sul mercato, o utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di finanziamento". L'operazione, è stata effettuata a servizio della gestione della liquidità della Banca di Montebelluna (Treviso).

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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