I dati diffusi dall'INPS nell'Osservatorio sul Precariato relativo ai primi sei mesi di quest'anno, evidenziano ancora una volta come le assunzioni a tempo indeterminato previste dal famigerato "jobs act" siano in netto calo. Si dirà che è frutto della diminuzione degli incentivi generosamente dati alle imprese per le assunzioni stabili e per la trasformazione dei contratti a termine in tempo indeterminato, ed è proprio qui il fallimento della (contro)riforma del governo Renzi. I contratti a tempo indeterminato franano, crescono quelli a tempo determinato, i voucher "esplodono". I dati dell'INPS sono impietosi con chi si ostina ancora a parlare di successo (più o meno clamoroso) del "jobs act".
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E' aumentata molto negli ultimi anni la disponibilità dei giovani ad adattarsi al lavoro e a continuare a cercare di vedere positivamente la propria vita. Emerge dal 'Rapporto Giovani', promosso dall'Istituto Toniolo di Studi Superiori, secondo il quale i giovani tra 18 e 32 anni valutano con un voto medio di 4,3 (su una scala da 1 a 5) il senso di soddisfazione sulla propria vita. Dallo studio, presentato al Meeting di Rimini, emerge anche che tra gli under 30 che vivono con i genitori, la percentuale di chi progetta l'uscita entro un anno dall'intervista è poco più di un quarto nella fascia 18-24 e a poco più di un terzo nella fascia 25-29. "L'Italia è uno dei paesi che meno hanno aiutato i giovani a proteggersi dai rischi della crisi", spiega uno dei curatori del rapporto, Alessandro Rosina. "Eppure i giovani italiani non sono rinunciatari. Hanno in partenza progetti di vita importanti da mettere in atto e un atteggiamento positivo verso il lavoro".
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La Regione Veneto comunica che con 1931 contratti di secondo livello il Veneto è la terza regione in Italia, alle spalle di Lombardia ed Emilia Romagna, per stipula di contratti integrativi, aziendali o territoriali. Un contratto su 7, tra quelli di secondo livello in Italia, è sottoscritto da aziende e lavoratori veneti. Una sorta di primato, messo a segno in particolare nell’ultimo anno, con ben 1063 accordi aziendali e 219 territoriali firmati nel 2015. “E’ il lusinghiero risultato di un cambiamento culturale promosso e accompagnato dalla Regione Veneto e dalle sue parti socialiâ€, dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, commentando i dati del ministero del Lavoro, diffusi oggi dal più importante quotidiano economico nazionale.
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Confartigianato Vicenza comunica che dopo il secondo semestre 2015 che si era chiuso con un più 0,1%, continua il trend positivo dell’occupazione nelle imprese artigiane della provincia di Vicenza. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, si registra una crescita dello 0,7% rispetto ad analogo periodo dello scorso anno. E così il bilancio è di due variazioni positive consecutive negli ultimi 8 anni. Sono questi i dati che emergono dall’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza su un campione di 2.109 imprese.
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L'occupazione a giugno di quest'anno cresce. I nuovi dati ISTAT lo confermano. La notizia è data con ampio risalto dagli organi di informazione on-line. Ansa riporta: “Ancora in crescita gli occupati, +329 mila in un anno†e “Il tasso di disoccupazione dei giovani ai minimi dal 2012. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, a giugno prosegue la tendenza positiva già registrata nei tre mesi precedenti. Trainano gli indipendenti, mentre sono stabili i posti fissi.†Si vuole evidenziare come tutto vada bene e che, evidentemente, il jobs act è stato un successo. Quel successo sostenuto da Tito Boeri solo pochi giorni fa su dati INPS che, invece, riportavano qualcosa di molto diverso.
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"È qualcosa di straordinario". Così è stata presentata nella sede Cisl di Vicenza la nuova rete di sostegno psicologico, consulenza legale, mediazione, ma anche con percorsi di alfabetizzazione finanziaria, per i soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Un tavolo di collaborazione attivato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e dalla Caritas di Vicenza in collaborazione con il servizio gratuito regionale InOltre (numero verde 800 334343) che già assiste da anni gli imprenditori sopraffatti dalla crisi e che negli ultimi mesi si è concentrato anche sulla crisi delle banche venete (qui il nostro servizio e video del convegno per aiutare i risparmiatori in difficoltà ).Â
L’incontro avuto con Dave Antony Scalia, titolare di Pronto Bici in corso Fogazzaro a Vicenza, è uno di quelli che non ti aspetti. Solitamente sono gli italiani a varcare l’oceano per raggiungere il sogno americano, mentre in questo caso un nativo americano, con origini italiane, ha deciso di venire a vivere in Italia per coltivare la sua passione per la bici. Nato in una cittadina ad un’ora da New York, sin da piccolo Antony ha sempre avuto la passione per la bici ma negli Stati Uniti il suo utilizzo non è molto diffuso come in Italia, così all’età di 29 anni ha deciso di trasferirsi a Vicenza e realizzare i suoi modelli di biciclette.
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