Con Marian Bratu, l'operaio delle Acciaierie Venete morto il 26 dicembre dopo oltre 7 mesi di agonia e atroci dolori per le ustioni riportate mentre lavorava e il boscaiolo morto il 27 dicembre a Chiuppano (VI), sono 700 i lavoratori morti per infortunio nei luoghi di lavoro da inizio anno. Questo numero spaventoso è certificato dalle liste dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro curato da Carlo Soricelli. Inoltre, se si considerano anche i decessi in itinere, le lavoratrici e i lavoratori morti (la stima è prudenziale) salgono a oltre 1400. In Veneto i morti sono 69: Venezia (12), Belluno (6), Padova‎ (5), Rovigo (3), Treviso (15), Verona (18), Vicenza (10).
Ore 11.00. Le sirene cinesi spingono le azioni Fiat Chrysler a segnare il nuovo record in Borsa dallo scorporo di Ferrari avvenuto nei primi giorni del 2016. Le quotazioni infatti salgono del 3,8% a 11,02 euro. Le Fiat Chrysler segnarono 12,92 euro il 30 dicembre 2015, l'ultima seduta in cui il titolo scambio' incorporando il valore di Ferrari prima dell'assegnazione ai soci Fca delle azioni di Maranello avvenuta con la seduta del 4 gennaio. Anche Ferrari (+1,6%) e' oggetto di acquisti oggi tanto da sfiorare i massimi storici intraday toccati a 95,3 euro lo scorso 9 agosto: le quotazioni di Ferrari segnano al momento 94,85. Non lontana dai record e' la stessa holding Exor: il titolo sale del 3,3% a 53,85 euro (54,6 euro il top registrato a meta' maggio).
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La produzione industriale dell'Eurozona a giugno ha registrato una contrazione dello 0,6% rispetto al mese precedente e un incremento del 2,6% su base annua. Lo comunica Eurostat sulla base delle sue stime dei dati destagionalizzati ricordando che a maggio la produzione era salita dell'1,2 per cento. La produzione industriale nell'Ue a 28 e' scesa dello 0,5% rispetto a maggio e salita del 2,9% su base annua. Il calo mensile della produzione industriale a giugno nell'Eurozona, precisa Eurostat, e' dovuto alla flessione della produzione di beni di capitale (-1,9%), beni di consumo durevoli (-1,2%), beni di consumo non durevoli (-0,4%) e beni intermedi (-0,3%) mentre al produzione di energia e' cresciuta dell'1,8 per cento.
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Pubblicato il 15 agosto alle 13.41, aggiornato il 16 alle 10.53. Qualche tempo fa il Giornale di Vicenza ha informato che, dei 300.000 metri quadrati di immobili di BPVi, Banca Intesa Sanpaolo ne aveva "ritirato" solo 25.000 metri quadri, senza peraltro fornire alcuna indicazione. Al momento, quindi, si può solo immaginare che quali immobili passino a Banca Intesa e quali restino in Banca Popolare di Vicenza in Liquidazione Coatta Amministrativa sia ancora oggetto di trattativa. Se così fosse e se Immobiliare Stampa Scpa, l'immobiliare controllata al 100% dalla ex BPVi, rimanesse nel "perimetro" della LCA ci sarebbero 203 milioni circa, per lo meno a bilancio, su cui contare "anche" per i soci truffati della ex Popolare al di là dei fantasmagorici, e forse solo virtuali, numeri dei denari recuperabili dai crediti in sofferenza, la cui monetizzazione appare a dir poco problematica visti i criteri con cui sono stati elargiti, magari anche in cambio di "baciate", durante la gestione di Gianni Zonin.Â
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VicenzaPiù Freedom Club, la comunità di lettori e utenti del network multimediale Vicenzapiù, a cui ci si può iscrivere a partire da una quota trimestrale di soli 9 euro e annua di 30 euro, e la sezione collegata di e-commerce ViPiù Shop sono nati per difendere e far crescere il giornalismo senza padroni su carta e web e per vincere la sfida per l’informazione indipendente. Mentre le altre testate locali hanno bisogno, per sopravvivere, di fondi che provengono sempre di più da gruppi finanziari e industriali, che di certo non danno per filantropia ma per sponsorizzare i propri interessi, noi ci rivolgiamo direttamente a voi, a chi ci segue, a chi sente il bisogno per se stesso e per la società di cui fa parte di un’informazione indipendente.
Telepass amplia la propria presenza nell'ambito della mobilita' urbana con l'acquisizione del 70% di URBANnext, azienda svizzera creatrice dell'app di sharing mobility 'URBI'. Lo rende noto Autostrade per l'Italia (gruppo Atlantia dei Benetton). "Siamo orgogliosi di annunciare l'operazione che ci permette di diventare i principali investitori della piattaforma URBI' ha dichiarato Gabriele Benedetto, ceo di Telepass. 'E' un importante passo avanti, in linea con la strategia di Telepass, per operare come sistema di pagamento aperto a tutti i servizi di mobilita', sia quelli collegati ai veicoli privati che a quelli condivisi, cosi' come al trasporto pubblico locale'.
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Via libera alle domande telematiche per accedere al Programma per il finanziamento di progetti nelle isole minori italiane non interconnesse: sono 36 comuni nei quali sono residenti oltre 200.000 persone che, come noto, divengono milioni durante la stagione estiva.. Ammontano a 15 milioni di euro le risorse destinate ai Comuni delle isole minori e alle amministrazioni dello Stato per la realizzazione di progetti su immobili pubblici in uso localizzati nelle isole minori. Per ciascun progetto - si legge in una nota - la soglia massima finanziabile e' di 1 milione di euro. Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, 'le isole minori italiane, custodi di inestimabili tesori per la biodiversita', diventeranno anche dei veri laboratori di sostenibilita'.
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Aumentano i costi ma l'efficienza continua a calare. Il sistema bancario italiano sconta ancora il cosiddetto turnaround, ovvero il percorso di ristrutturazione intrapreso dal settore. A districarsi tra spese di varia natura, risorse e sportelli è stata Kpmg che ha pubblicato un report dal titolo "Bilanci dei gruppi bancari italiani: trend e prospettive" relativo all'esercizio 2016. "Nonostante gli sforzi di efficientamento delle strutture e delle risorse in ottica di riduzione dei costi - si legge nel documento -, per il secondo anno consecutivo peggiorano gli indicatori di efficienza del campione di gruppi bancari utilizzato" ovvero i 21 gruppi che rappresentano circa il 65% del sistema bancario italiano in termini di totale attivo consolidato.
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Chissà quanti hanno fatto i furbi e quanti hanno seguito le indicazioni del Carroccio, che nel 2012 aveva invitato per protesta a non pagare il canone Rai. Sarà difficile capirlo ma un dato è certo, scrive NordEst Economia: con il canone in bolletta nel 2016 sono saltati fuori dal cilindro 5,6 milioni di evasori. È in Campania che si registra la percentuale più alta di emersione con oltre il 68% seguita dal 58,1% della Sicilia e dal 57,3% della Calabria. In pratica uno su due non pagava per vedere la Rai. Guardando al Nord, invece, spicca proprio il Veneto leghista che fa registrare un +38,1% di emersione dal "nero televisivo" seguito dal Piemonte (33,8%) e dal Trentino (32,9%). Il Friuli Venezia Giulia guadagna un + 28,7% e sale a quota 507.348 proprietari di tv.
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Le vicende bancarie italiane lo giustificherebbero abbondamente, si legge su Prima di cui riprendiamo la nota, ma negli ultimi tempi la presenza sui media del governatore della Banca d'ItaliaIgnazio Visco è piuttosto corposa. Non pochi la mettono in relazione con avvicinarsi della scadenza, a ottobre, del mandato, che con la riforma del dicembre 2005 è di sei anni (in precedenza era illimitata). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarebbero per una sua riconferma, ma dare un po' di lustro all'immagine non guasta di certo. E a questo intento non sarebbe estraneo l'arrivo in aprile a Palazzo Koch, con un contratto di consulenza per la comunicazione del Direttorio di Bankitalia, di Orazio Carabini.
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