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BPVi: il Cda è morto, viva il Cda. Gianni Mion "guida" 9 consiglieri e Iorio, che "perde" la buonuscita. Primo merito del presidente? Aver vissuto solo 5 anni a Vicenza...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 7 Luglio 2016 alle 15:47 | 1 commenti

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Lancio 14.32. Aggiornamento 15.47 (assemblea BPVi) Morto un re se ne fa un altro ma questa volta, "cessato" il Cda che aveva parzialmente preso il posto di quello che con Gianni Zonin aveva portato la Banca Popolare di Vicenza a ridurre in povertà o almeno a impoverire 118.000 azionisti meno i pochi soliti noti, l'organo che si insedia oggi con Gianni Mion alla scontata presidenza e con Francesco Iorio confermato Ad, per completare il traghettamento verso la buona salute iniziato nel 2015, ha un doppio compito fondamentale: non solo risanare quel che rimane della vecchia banca ("sarà lunga", dice il presidente che, si schernisce, ha iniziato un corso di aggiornamento) ma scrollare dalla città e da tutta l'area le vecchie, ferali abitudini che non accennano a smettere di coprire come una cupola tutti i suoi settori di attività.

A seguire pubblicheremo il video completo della conferenza stampa, molto interessante, ve lo assicuriamo. E per convincervi ad attendere con pazienza il montaggio vi anticipiamo una parte della risposta sulle remunerazioni del Cda data alla collega di Repubblica dal presidente in pectore Gianni Mion ("mi hanno promesso 400.000 euro all'anno, sarà un Bancomat sulla mia tomba da cui i miei figli potranno prelevare qualcosa piuttosto che portare fiori") e dal dg e Ad confermato Francesco Iorio: "continuerò a ricevere 1.500.000 euro all'anno ma senza buonuscita".

Nel video, oltre a queste e altre curiosità (umane), trovere molte considerazioni tecniche e "socio-politiche" di notevole interesse tra cui anche la risposta di Gianni Mion a una nostra domanda  ("romperete con gli intrecci di potere del passato e vi concentrerete nel fare banca?") fattagli premettendo di riconoscergli come un suo grande merito quello di "aver vissuto 5 anni a Vicenza, abbastanza per conoscerla, ma tutti gli altri lontano, così da non essere incrostato dal sistema locale".

A questa annotazione ha sorriso anche Francesco Iorio...


Commenti

Inviato Giovedi 7 Luglio 2016 alle 17:12

Ora si attende il cambiamento del Consiglio della Fondazione Roi.
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