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"Prospetti falsi" di BPVi e Veneto Banca: la denuncia di Giuseppe Guzzetti dispersa tra i... Boschi

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 14 Maggio 2017 alle 11:59 | 1 commenti

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Giovedì 11 maggio avevamo commentanto  e messo in copertina un lancio Ansa sulle accuse di estrema gravità che Giuseppe Guzzetti aveva fatto a chi, a cavallo del primo trimestre 2016, aveva autorizzato (Consob e Banca d'Italia) e, di conseguenza, a chi, a suo dire, aveva elaborato e/o presentato (Francesco Iorio, Cristiano Carrus & c.) "prospetti falsi" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca  per le loro due progettate quotazioni in Borsa che, poi, a metà 2016 non si concretizzarono. Fu quel fatt(acci)o che spalancò definitivamente le porte alle valorizzazione "miserabile" da 10 centesimi per azioni pagate decine di euro ognuna dai poveri soci fino al 2014 (e anche nel 2015 dai più "disgraziati") e all'ingresso di fatto "totalitario" nelle due ex Popolari venete del Fondo Atlante. 

Il "salvatore" del sistema, minacciato dagli effetti a cascate del flop vinissimo e ancora irrisolto di due dei primi 10 istituti bancari in Italia, era stato ideato proprio da Guzzetti, non un "uomo qualunque" ma presidente di Acri (l'Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), per l'immaginato profitto dei soci sottoscrittori (sempre le banche e altre istituzioni finanziarie) e per le mire di autoconservazione del "sistema" stesso, da Banca d'Italia e Consob e findove non si sa, che aveva in buona parte contribuito alle origini del doppio flop, e sponsorizzate, volente o nolente, dal Governo Renzi che a sua garanzia aveva fatto entrare nell'operazione la "statale" Cassa Depositi e Prestiti

Nell'articolo "BPVi e Veneto Banca, Guzzetti chiede chi autorizzò prospetti falsi. Ma non fu Consob di Vegas? E chi li elaborò e/firmò non sono stati Iorio & c. poco dopo Zonin con Carrus & c. molto dopo Consoli? Sistema e/o massoneria?" chiudevamo così: "Se Guzzetti ha denunciato il vero (se così non fosse qualcuno dovrebbe essersi già mosso per smentirlo e non solo), chi si muoverà contro gli autori, i sottoscrittori e gli "ipovedenti" dei prospetti falsi? E chi svelerà la trama sulle banche che sempre più appare chiara nella sua oscurità? Massonica, dicevano anche stasera a Lilli Gruber su Otto e Mezzo di La7 Ferruccio De Bortoli e Massimo Cacciari?".

Perchè delle due l'una.

O Guzzetti ha detto il falso per "difendere" a posteriori le sue strategie che hanno portato poi a dissipare circa 3.5 di euro miliardi immessi in Atlante e da questo versati nel pozzo senza fondo delle due banche venete e allora Banca d'Italia e Consob devono agire, anche legalmente, contro Guzzetti, cosa che magari hanno fatto ma non rendendolo pubblico con sonore e chiare smentite che dovrebbero guadagnare le prime pagine dei giornali e le aperture dei Tg che per mesi hanno abbondato di storie lacrimevoli di poveri soci truffati da quel povero vecchio credulone di Gianni Zonin e da quel malfattore conclamato di Vincenzo Consoli, ma mai avvisati in anticipo da quei media stessi e da chi oggi continua a sfornare libri sulle banche brutte a cattive senza averlo mai scritto prima.

Oppure le accuse di Guzzetti sui prospetti falsi sono credibili e allora è la magistratura a doversi muovere d'ufficio, cosa che magari ha fatto con i dovuti riserbi... che prima o poi su quei media verranno fuori con quintalate di intercettazioni, apposatementi a riveaziono choc.

Eppure su quella che pare una bomba atomica le attenzioni del media più o meno indipendenti chi non legge, magari anche per lavoro come noi, tanti giornali, le può misurare, con numeri vicini allo zero, cercando ad esempio su Google con Giusppe Guzzetti  oppure con la chiave più esplicità "denuncia di Guzzetti" e, trovando qualche link in più ma tipicamente su media locali, digitando l'ancora più esplicita frase "Giuseppe Guzzetti e i prospetti falsi".

Se il silenzio è d'oro e la parola d'argento qui i silenzi sono... diamantini, mentre ogni altro giorno si parla di Boschi, padre e figlia, come facciamo anche noi che pure, però, proviamo da tempo a capirne di più su tutto il menù ben più succoso dell'antipasto ora servito, di cui raccontiamo ma per andare oltre negli assaggi.

Quello delle ingerenze di Maria Elena Boschi (foto di Donna moderna, ndr) è un caso grave se vero, ma solo perchè svela la pagliuzza che è appoggiata sulla trave delle connivenze o delle assenze di chi dovrebbe controllare e vigilare sul sistema (senza virgolette) bancario

E allora ieri, partendo da un'altro assaggio, i profitti boom delle banche che hanno raccolto i denari scappati dalle venete, da MPS e dalle quatto good (?) banks. abbiamo riprovato a rilanciare "l'urlo di Guzzetti" che oggi riproponiamo di sicuro a voi lettori, perchè capiate i condiziomenti in atto a 360°, ma soprattutto a qualche direttore e collega coraggioso e magari non pigro, che vada oltre le richieste nazional popolari di sviuluppare sia pure interessanti temi (da Donna Moderna o da attacco mediatico a Renzi, prima voluto dal sistema e forse oggi inviso a uan sua parte?) ma che sia in grado e abbia la voglia di scovare la e le verità nascoste tra i,,, Boschi.

"Le rivelazioni a raffica come quelle un pelino tardive di Fabrizio De Bortoli su Maria Elena Boschi, che esita a querelarlo nonostante i suoi bellicosi propositi, ovviamente, mediatici, ma di cui il direttore non aveva scritto prima pur avendo a disposizione quotidiani leader come Il Corriere della Sera, fanno, infatti, il paio con le accuse precise, che meritano un intervento immediato della magistratura per stabilire se vere o false, come quelle di Giuseppe Guzzetti, ideatore del Fondo Atlante, che da tempo siede su uno degli osservatori finanziari più alti da presidente di Acri e che ora punta il dito contro i "prospetti falsi" della BPVi di Iorio, Dolcetta e reduci di Zonin) e di Veneto Banca di Bolla, Angelini e Carrus e consiglieri post Consoli (vedi voce "trattamenti diversi") autorizzati da Consob con l'ok preventivo di Bankitalia (vedi voce "trame"). E le risposte sono urgenti per contribuire alla verifica della verità delle rivelazioni, per attribuire le colpe delle accuse e, in entrambi i casi, iniziare a fare pulizia".


Commenti

Inviato Domenica 14 Maggio 2017 alle 13:09

Bene! la Ministra con le tette fuori! Ormai gli altarini si sono scoperti, Grazie alla Stampa non allineata! Questi, invece di GOVERNARE il Paese, con competenza, trasparenza, abilità, onestà! Si fanno gli interessi di FAMIGLIA: Dice Del Rio, un ministro si deve interessare delle Banche della sua Zona. Giusto! Ma non dopo il furto dei risparmi dei CITTADINI! Ai democratici e cattolici ricordo il Comandamento: / NON RUBARE ! Preste vi colga. Amen.
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