La SpiCgil nella bufera perchè usa voucher per attività occasionali dei pensionati. Voucher sì, no o con la giusta moderazione?
Venerdi 6 Gennaio 2017 alle 14:47 | 1 commenti
Ansa pubblicata il 5 gennaio 2016, aggiornata con questo commento il 6 alle 14.47. In un crescendo che sa delle solite "esagerazioni" all'italiana, che crocifiggono o santificano a giorni alterni e a protagonisti variabili con poco rispetto per i dati e senza un minimo di oggettività (ad esempio la Cgia di Mestre afferma e documenta che i voucher sono solo lo 0,3% del monte ore lavorate), ieri è entrato nella bufera delle polemiche sull'argomento lo Spi dell'Emilia-Romagna, il sindacato dei pensionati che fa capo alla Cgil che usa, come spiega il suo segretario regionale Bruno Pizzica, come retribuzione "ma solo per i pensionati che svolgono del lavoro occasionale, qualche ora alla settimana, i voucher che sono l'unica forma" per questo tipo di prestazioni "che la legge concede per non cadere nel lavoro nero".
Raggiunto telefonicamente il segretario regionale dello Spi-Cgil, Bruno Pizzica ha confermato, così, all'Ansa le anticipazioni del 'Corriere di Bologna'. In questo modo "vengono retribuiti solo pensionati che prestano il loro tempo in modo volontario e in via occasionale, limitata: non si tratta di lavoro attivo. Non abbiamo alternative". A chi chiede se non veda una contraddizione con la battaglia della Cgil contro l'utilizzo dei voucher per pagare i lavoratori, Pizzica si limita a sottolineare come lo Spi "sia contrario ai voucher per l'uso improprio che se ne fa. Sulla retribuzione del lavoro occasionale - conclude - si possono trovare altre forme contrattuali che li sostituiscano".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.