Archivio per tag: Banca Centrale Europea

Categorie: Banche, Economia&Aziende

La crisi di BPVi e Veneto Banca, domande e risposte I parte: così Banca d'Italia spiega la genesi del crollo... solo oggi

Giovedi 13 Luglio 2017 alle 14:20
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Il 12 luglio Banca d'Italia ha pubblicato le proprie "Domande e risposte" sulla crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Il documento si divide in 5 parti:

1. la crisi delle banche venete;

2. la liquidazione coatta amministrativa e la cessione a Intesa Sanpaolo;

3. i costi dell'operazione e delle possibili alternative;

4. impatti dell'operazione su azionisti e creditori;

5. inquadramento normativo dell'operazione;

Oggi sintetizziamo il contenuto del punto n. 1 "la crisi delle banche venete". Nei prossimi giorni approfondiremo gli aspetti successivi.

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Categorie: Economia&Aziende

BPVi è morta: Vicenza festeggerà ancora chi ne ha causato il coma e chi lo ha nascosto?

Sabato 24 Giugno 2017 alle 00:17
Categorie: Economia&Aziende

Cda BPVi ringrazia dirigenti nell'addio, suo e della banca: "per SRB di Bce rischio dissesto e no a Ricapitalizzazione precauzionale. Invece di Tiepolo 2.0 per Banca del Nord Est c'è... Intesa per alcuni asset. Auguri per futuro"

Venerdi 23 Giugno 2017 alle 23:41
ArticleImage La Banca Popolare di Vicenza (BPVi) ha preso atto della decisione della Commissione Europea di non ammetterla alla "Ricapitalizzazione Precauzionale", richiesta al MEF il 17 marzo scorso. Venuta a mancare tale prospettiva, il Single Resolution Board della Banca Centrale Europea - con cui in questo periodo sono continuate le interlocuzioni - ha deciso che la Banca è a rischio di dissesto, attivando il processo previsto dall'art. 19 del Decreto 180/2015 (qui i primi commenti su laRepubblica.it). Il CdA della Banca, riunitosi d'urgenza, ha ripercorso l'attività svolta a partire dall'insediamento, il 13 luglio scorso, per far fronte alla gravissima perdita di reputazione subìta dal Gruppo a causa dei ben noti eventi, e al conseguente calo della sua operatività, adoperandosi anche per ridurre i connessi rischi legali.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

La BCE col Quantitative Easing ha acquistato il 9% del nostro debito pubblico: ha abbassato la febbre senza curare la malattia

Giovedi 8 Giugno 2017 alle 13:32
ArticleImage La Banca Centrale Europea sta proseguendo l'operazione di Quantitative easing, la scadenza, che ha già subito proroghe, è al momento fissata per la fine dell'anno in corso, tuttavia ricorderete che Mario Draghi aveva già precisato "e oltre se necessario". In cosa consista questo benedetto/maledetto Quantitative easing ormai è noto anche al grande pubblico, sinteticamente si tratta dell'acquisto di obbligazioni ed in particolare di titoli dello Stato sul mercato secondario. E' un'operazione nota, ma non certo pubblicizzata, ritengo infatti che quasi nessuno italiano sappia quanta parte del nostro debito pubblico è oggi in mano alla Bce, ed allora togliamoci questa curiosità.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Ora tocca alle Bcc, Il Sole 24 Ore: in arrivo gli stress test targati Bce

Sabato 20 Maggio 2017 alle 14:58
ArticleImage È la prima esperienza per il credito cooperativo - Banca d'Italia deve valutare come gestirla
Le banche di credito cooperativo italiane si stanno preparando a uno degli esami più delicati della loro storia. La Banca d'Italia, su indicazione della Banca centrale europea, sta preparando un'operazione di comprehensive assessment, che include un asset quality review (Aqr) e gli stress test, che si dovrebbe tenere entro il secondo semestre di quest'anno o al massimo all'inizio del 2018. Nella sostanza si tratta di un esame mirato sulla qualità di crediti di queste banche, in vista della costituzione dei grandi gruppi destinati ad assorbirle entro il prossimo anno.

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Categorie: Economia&Aziende

Pier Paolo Baretta: «Bce rigida, rischio liquidazione per BPVi e Veneto Banca» L'affondo di Luca Zaia: «Dov'è il governo?»

Sabato 25 Marzo 2017 alle 20:09
ArticleImage Martedì sarà l'ultimo giorno per aderire all'offerta pubblica di transazione della Banca Popolare di Vicenza. Ieri le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 66%. Intanto, l'agenzia canadese di rating Dbrs ha confermato la valutazione (B sul lungo termine, R4 sul breve) con la notazione «sotto osservazione con implicazioni negative» e ha declassato Veneto Banca portando il rating allo stesso livello di BPVi. La notizia è arrivata il giorno dopo che le dichiarazioni della presidente della vigilanza bancaria della Banca Centrale Europea Daniele Nouy avevano messo in allarme il Veneto. «In casi particolari il consolidamento può anche prendere la forma dello scioglimento delle banche se diventano non sostenibili», aveva detto giovedì.

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BPVi e Veneto Banca devono trovare capitali privati per le «svalutazioni» sui crediti deteriorati. UE: lo Stato non può coprire le perdite sugli Npl delle banche "in salvataggio"

Sabato 25 Febbraio 2017 alle 23:02
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L'articolo odierno di Marco Ferrando su Il Sole 24 Ore si riferisce alla situazione attuale di Mps, per la quale è previso un aumento di capitale a carico dello Stato di 6,6 miliardi di euro, ma affronta un tema che sarà presente, con possibili effetti dirompenti, anche nel momento in cui lo stesso Stato dovrà intervenire per salvare Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il "dovrà" pare ineluttabile visto che, senza considerare i 2.6 miliardi di euro di crediti fiscali complessivi delle due banche di cui ancora non si parla... ma che sono un'altra componente negativa da "coprire", si parla ora di un aumento complessivo necessario per le due ex Popolari venete di almeno 5 miliardi di euro. Se ci accusavano quasi di terrorismo finanziario quando noi tempo fa ne prevedevamo 5.7 a fronte dei solo 2.5 strombazzati dalle solite veline locali, ma questa è la solita storia, perchè le considerazioni odierne su Il Sole impattano anche sulla BPVi e su Veneto Banca? 

 

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Lo stato potrà finanziare Banca Popolare di Vicenza solo dopo il bilancio 2016. Fabrizio Viola si chiede anche di notte come tappare il "buco" di 1.6 mld di crediti fiscali virtuali

Mercoledi 28 Dicembre 2016 alle 22:41
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La Banca Popolare di Vicenza ha ufficializzato il 16 dicembre 2016, in occasione della comunicazione degli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP - Supervisory Review and Evaluation Process) condotto dalla Banca Centrale Europea, che si attende un risultato  2016 probabilmente molto brutto. E se lo dice la banca c'è da crederci alla frase che sembra criptica ma è preoccupante: "Si precisa che i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2016 saranno comunicati in occasione dell'approvazione della bozza del bilancio 2016 da parte del CdA e che potrebbero essere influenzati, tra l'altro, dall'esito dei complessi processi valutativi attualmente in corso, tenuto conto anche del difficile contesto di mercato...". 

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Banca Popolare di Vicenza: valutazione SREP e indicazioni Bce su requisiti patrimoniali al limite, liquidità da incrementare e riduzione di NPL. Serve nuovo piano strategico

Venerdi 16 Dicembre 2016 alle 18:30
ArticleImage Banca Popolare di Vicenza rende noto che in seguito al processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP – Supervisory Review and Evaluation Process) condotto dalla Banca Centrale Europea, i requisiti patrimoniali su base consolidata da rispettarsi a partire dal 31 marzo 2017 sono i seguenti: 8,75% CET1 ratio transitional, 10,25% Tier 1 ratio transitional, 12,25% Total Capital ratio transitional. Poiché la Banca non ha al momento strumenti di tipo Tier 1, il requisito minimo da rispettare in termini di CET1 ratio è di fatto pari al 10,25%.

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Stefano Righi: "Veneto e Vicenza a caccia di cash". VicenzaPiù: se accelera il giro della morte, quella vera, basta un Sì o serve un No?

Lunedi 14 Novembre 2016 alle 22:12
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Aggiungiamo qualche conto all'articolo di Stefano Righi su Corriere Economia che vi abbiamo proposto stamattina alle 9.26 perchè disegna il dramma delle due ex Popolari Venete. Ci permettiamo di aggiungere solo che se il sistema bancario ha di fatto già perso 1.2 - 1.3 miliardi di euro con le quattro banche "risolte" (fallite, ndr) in centro Italia (1.8 miliardi erano quelli "immessi" per evitare il crac, 500 - 600 milioni quelli che Ubi è disposta a tirare fuori per comprarne tre delle quattro, sia pur già ripulite, almeno sulla carta) altri 2.5 miliardi del Fondo Atlante, che arrivano sempre da quel sistema con in testa, oltre alle non solidissime Intesa e Unicredit, anche Cassa Depositi e Prestiti (alias Poste Italiane e risparmi dei libretti postali, warning!) sono già evaporati in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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