Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Sabato 20 Gennaio 2018 alle 15:30
Sulle richieste di
costituzione di parte civile da parte delle associazioni rappresentative di interessi collettivi che il crac della
Banca Popolare di Vicenza avrebbe leso si è sviluppata la battaglia giudiziaria nella
nuova seduta dell'udienza preliminare di oggi. Solo una metà delle oltre cinque mila totali è stata presa in considerazione oggi, mentre per la parte restante si dovrà attendere il nuovo appuntamento di sabato prossimo 27 gennaio. Subito dopo il giudice
Roberto Venditti potrà sciogliere la riserva e pronunciarsi sull'ammissione.
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Categorie: Fatti
Venerdi 19 Gennaio 2018 alle 13:01
Nella mattinata del 19 gennaio 2018, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza hanno dato esecuzione a provvedimenti di sequestro conservativo emessi dal locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di cinque soggetti imputati nell'ambito dell'inchiesta penale riguardante la gestione della
Banca Popolare di Vicenza, che versa attualmente nella fase dell'udienza preliminare. I destinatari dei provvedimenti sono gli imputatiÂ
Giovanni Zonin (già Presidente del C. di A., nonché Consigliere e membro di diritto del Comitato Esecutivo della BPVi),
Samuele Sorato (già Direttore Generale e Consigliere Delegato),
Andrea Piazzetta (già Responsabile della Divisione Finanza),
Massimiliano Pellegrini (già Dirigente Preposto alla Redazione del Bilancio) eÂ
Giuseppe Zigliotto (già membro del C. di A.).
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 18 Gennaio 2018 alle 20:10
Gent. direttore, mi permetto di inviarle un mio intervento circa la pesante situazione che si sta riscontrando a valle del processo di fusione-integrazione tra Banca Intesa Sanpaolo e le due Banche Popolari venete (della situazione eravamo stati facili profeti
il 13 ottobre 2017: "
Carlo Messina di Intesa Sanpaolo: va tutto bene per le aziende clienti delle fu BPVi e Veneto Banca. Tutto tutto anche per oro, Iran, fidi multipli e... per fornitori della stessa Intesa?"). La rocambolesca vicenda che ha portato al cosiddetto "salvataggio" di
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca da parte di
Banca Intesa Sanpaolo, oltre ai gravissimi colpi inferti alla massa incolpevole di piccoli azionisti e investitori, sta provocando (come qualcuno giustamente preventivava) delle grosse perturbazioni pratiche in Vicenza e provincia che giungono a incidere sull'esistenza stessa di molte aziende medie e piccole.
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Lunedi 15 Gennaio 2018 alle 22:29
Intesa Sanpaolo annuncia al mercato i risultati del proprio invito ai portatori dei titoli senior garantiti dallo Stato di seguito indicati, emessi dalle ex Banche
Venete (
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca) a presentare offerte di vendita dei propri titoli in contanti e al prezzo di acquisto. Al termine dell'Offerta, scaduta lo scorso 12 gennaio, sono stati validamente offerti in vendita titoli per un valore nominale aggregato equivalente a 1,703 miliardi circa suddiviso in un valore nominale aggregato equivalente a 823,5 milioni in relazione ai titoli aventi scadenza 3 febbraio 2020 e in un valore nominale aggregato equivalente a 879,8 milioni in relazione ai titoli aventi scadenza 2 febbraio 2020.
Da Radiocor Il sole 24 Ore per VicenzaPiu.com
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Lunedi 15 Gennaio 2018 alle 09:18
I fronti legali, nel caso delle ex popolari, si moltiplicano. Così come si moltiplicano, in parallelo, le certezze che tutto questo risulterà inutile per far recuperare soldi ai risparmiatori che nel crollo di
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca hanno perso tutto. E che si vedono impedite per legge le azioni di rivalsa, visto il decreto di liquidazione del 25 giugno le ha bloccate nei confronti di
Banca Intesa Sanpaolo, a cui lo Stato ha trasferito le parti «buone» delle due venete.
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Domenica 14 Gennaio 2018 alle 17:48
Per molte associazioni dei consumatori, che tutelano i risparmiatori delle banche venete, ci sono state fin troppe "distrazioni" da parte delle autorità , che avrebbero dovuto controllare la gestione e i bilanci delle banche risolte, ed in particolare della
Banca Popolare di Vicenza, ora in liquidazione coatta amministrativa. In questi giorni, dopo il "teatrino" avvenuto presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, con il giochetto dello "scarica barile" degli obblighi di vigilanza e controllo, sono emersi concreti sospetti, sulle eventuali responsabilità dei controllori degli istituti di credito, nello specifico della
Consob, di
Bankitalia e del "colosso"
KPMG, multinazionale olandese, che è tra le quattro
società di revisione, che al mondo si spartiscono la grande parte del mercato.
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Domenica 14 Gennaio 2018 alle 08:45
Con le deroghe al codice civile, le procedure di risoluzione delle banche penalizzano “per principio†subordinati e azionisti. Così l’acquisizione delle banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) da parte di Intesa Sanpaolo si è conclusa con un bel regalo agli azionisti di quest’ultima.
Risoluzioni in deroga al codice civile Nelle procedure di risoluzione sono tutelati solo i piccoli investitori vittime di vendite fraudolente di subordinati. Le ragioni di tutti gli altri sono invece calpestate con ingiusti e colossali trasferimenti di valore. Ciò avviene in procedure non trasparenti, cui non partecipa nessun rappresentante dei possessori dei titoli coinvolti. Le cessioni di attivo avvengono poi in condizioni molto favorevoli agli acquirenti.
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Domenica 14 Gennaio 2018 alle 00:01
Carlo De Benedetti a gennaio 2015, dopo essere stato abitualmente a colloquio con Panetta (Vice DG di Bankitalia) ed a "colazione con Renzi", questo è testualmente quanto dichiarato dall'imprenditore alla Consob), impartiva l'ordine di acquisto di un basket di azioni di banche popolari con
l'accortezza di evitare quelle della Banca Popolare di Vicenza. Ma ancor prima una Bcc vicentina (la
Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola), nel suo periodico informativo destinato ai propri soci e clienti (molte Bcc usano una siffatta formula di dialogo con la propria compagine sociale), nel 2014 aveva apertamente sconsigliato di partecipare all'aumento di capitale della Popolare di Vicenza di 900 milioni di euro, all'epoca in corso.
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Sabato 13 Gennaio 2018 alle 11:09
Nelle varie audizioni alla commissione bicamerale di inchiesta, trasmesse in diretta web tv, abbiamo tutti assistito ad un valzer di autoassoluzioni, dopo un primo round in cui sono volati gli stracci tra
Banca d'Italia e
Consob proprio sulla vicenda dei controlli sulle banche venete, finite a giugno 2017 in LCA (leggasi fallimento). Dopo questa parentesi, in ogni caso poco edificante, tutti i vigilantes del sistema bancario chiamati in audizione hanno reso testimonianze avanti la
Commissione di Inchiesta sulle banche dichiarando come in realtà avessero svolto il compito loro affidato facendo tutto quanto era nelle rispettive competenze, riconoscendo talvolta qualche difetto di comunicazione tra le Authority e scaricando le colpe maggiori sulla novellata normativa voluta dall'Europa.
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Mercoledi 10 Gennaio 2018 alle 14:18
L'operazione - nelle carte secretate della procura di Roma la telefonata dell'allora editore di "Repubblica" con il suo broker. Un affare da 600 mila euro. L'ingegnere seppe in anticipo della riforma e ordinò acquisti in borsa sulle banche"Passa, ho parlato con Renzi ieri, passa". Il 16 gennaio 2015, l'ingegnere Carlo De Benedetti chiama il suo broker Gianluca Bolengo per invitarlo a comprare azioni di banche popolari. L'allora presidente del Gruppo Espresso (che edita Repubblica) gli spiega di aver saputo che a breve il governo varerà la riforma del settore: è stato il premier in persona - dice - a riferirglielo il giorno prima.
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