BPVi, Veneto Banca e banche fallite o in liquidazione, Corte di Giustizia della Ue: via il segreto sugli atti di Bankitalia
Domenica 16 Settembre 2018 alle 19:48
Banche fallite o in liquidazione, via il segreto dai documenti della Banca d'Italia. Con la sentenza di venerdì scorso della Corte di Giustizia della Ue, si apre una crepa nel segreto professionale della Vigilanza, maggiore possibilità quindi di informazione per i risparmiatori ex azionisti coinvolti dai crac di Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca. Per la Corte europea non c'è ragione di opporre un vincolo di riservatezza da parte dell'Autorità di vigilanza davanti alla richiesta di accesso presentata dal correntista di una banca posta in liquidazione.
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Audizione boom di Vincenzo Consoli ex ad di Veneto Banca: vigilante Carmelo Barbagallo "sbugiardato" su BPVi. Matteo Orfini pronto a colpire: Antiga testimoni su Banca d'Italia
Venerdi 15 Dicembre 2017 alle 22:54
Pubblicato alle 18.30, aggiornato con video integrale alle 22.54. Oltre alla solita Maria Elena Boschi spunta la new entry Berlusconi "garante" per un prestito a Denis Verdini (qui video integrale)
Roma, servizio chiuso alle 19.42. Due audizioni, quella degli ex amministratori delegati di Banca intermobiliare Pietro D'Aguì e soprattutto quella dell'Ad di di Veneto Banca Vincenzo Consoli, ammesse con scetticismo per la loro condizione di indagati, irrompono con forza nello scenario storico dei fatti che a fatica la commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche sta cercando di ricostruire e piazzano potenti mine sulla credibilità di figure in teoria insospettabili.
Continua a leggereIl settimo guanto di sfida di Silvano Trucco a Bankitalia. Commissariamento di Bene Banca con Duso ad di Marzotto Sim per il 9.8% di BPVi, caso esemplare anche nella forma: tuttora sub judice la “sospetta” procedura interna
Sabato 14 Ottobre 2017 alle 23:37
Dopo «"Tu non obbedisci e io ti commissario, ma anche... no": la storia che ha opposto Bankitalia a Bene Banca. L'ex dg Silvano Trucco la ricostruisce a puntate e la incrocia con quella di BPVi e Veneto Banca», abbiamo proposto «Un caso esemplare per l'ex dg di Bene Banca Silvano Trucco: Bankitalia la commissaria "preventivamente". La seconda puntata con BPVi e Veneto Banca in filigrana», quindi, la terza parte («Un caso esemplare del "sistema" bancario, gli strani intrecci tra Bene Banca e BPVi: storia di un deposito milionario»), poi la quarta («I pesi e le misure di Bankitalia: a Vicenza tollerato per anni il valore "gonfiato" delle azioni, per Bene Banca (s)gonfiato un bilancio».
Continua a leggereEntro oggi saranno chiari i due scenari per BPVi e Veneto Banca: a Milano (-0,5%) focus sulle banche
Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 14:29
Occhi puntati su tutto il comparto bancario nel d-day per la presentazione delle offerte per le banche venete che vede Intesa Sanpaolo (ha aperto a -0,6%) in pole position, mentre Unicredit (-1%), secondo le parole di Giuseppe Vita, preferirebbe una soluzione di sistema con tutto il comparto e non "a due". Dalle ultime indiscrezioni sulle banche venete emerge una situazione ancora molto fluida che sembra delineare due scenari: l'intervento di Intesa Sanpaolo o la liquidazione ordinata. I punti fermi sono che entro oggi dovranno essere presentate le offerte per la Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca. Alla data room avrebbero partecipato Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnl Bnp Paribas, ma solo Intesa in teoria sembra in grado di intervenire anche se a condizioni molto stringenti.Â
Continua a leggereUn pool di 4 fondi pronto a entrare in BPVi e Veneto Banca. CorSera: lettera di impegno di Atlas, Centerbridge, Warburg Pincus e Baupost
Venerdi 2 Giugno 2017 alle 11:24
Un prestito obbligazionario convertibile o altri strumenti partecipativi: la modalità non è ancora compiutamente definita ma sembra aver ricevuto un'accelerata, forse decisiva, la prospettiva dell'ingresso nelle banche venete dei quattro fondi anglosassoni che già un anno fa esaminarono il dossier e furono respinti. Secondo alcune fonti forse già oggi una delegazione italiana con rappresentanti del Tesoro potrebbe presentarsi a Bruxelles con una lettera di impegno dei fondi di private equity Atlas, Centerbridge, Warburg Pincus in cordata con l'hedge fund Baupost (qui la nostra anticipazione, ndr). Del resto il salvataggio di Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca richiede tempi strettissimi ma strettissimo è anche il corridoio di intervento disegnato dalla Commissione Ue per autorizzare la ricapitalizzazione precauzionale dello Stato.
Continua a leggereI "Fenomeni", parte II: Cristiano Carrus e Francesco Iorio. BPVi e Veneto Banca non lessero i giornali su UBI e Banco Popolare
Domenica 9 Aprile 2017 alle 22:11
Sono noti a tutti e ieri li abbiamo ricordati i meriti del "Fenomeno" n. 1, quel Francesco Iorio, che era arrivato il 1° giugno 2015 con Gianni Zonin ancora regnante alla Banca Popolare di Vicenza e che se ne andava il 4 dicembre 2016 lasciando il cugino acquisito Pasquale Luiso ad allenare la Primavera del Vicenza Calcio e i dvd dell'Horror Story scoperta da Alessandro Penati. Il fondatore di Atlante prima lo aveva confermato Ad, puntando 1.5 miliardi delle banche e della CDP che ne avevano sottoscritto le quote su un futuro roseo della BPVI e promettendo agli investitori il 6% di rendimento, e, poi, gli consegnava un'altra valigetta di soldi come buonuscita, dopo quelli ricevuti da Zonin come buona entrata purché a Vicenza lasciasse fare a chi se ne intende, Fabrizio Viola.
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Parliamo di fenomeni, parte I: Francesco Iorio e Cristiano Carrus. Con loro sono risorte BPVi e Veneto Banca, vero Alessandro Penati?
Sabato 8 Aprile 2017 alle 23:14
Il dr. (laureato in Giurisprudenza) Francesco Iorio si presenta alla Banca Popolare Vicenza al 1° di giugno del 2015, ben accolto da Gianni Zonin e raggiunto in città a luglio 2016 da Pasquale Luiso che viene ingaggiato dallo sponsorizzato, economicamente mal ridotto e ampiamente finanziato Vicenza Calcio per guidare la panchina della squadra Primavera. Luiso, scrive il 27 giugno 2016 Stefano Righi sul CorSera, non è solo "l'indimenticato «Toro di Sora» (città in cui Iorio è nato, ndr) che da giocatore trascinò Vicenza alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea" ma è anche marito di "una cugina di Iorio". Ma Iorio lascia il cugino acquisito e saluta Vicenza il 4 dicembre 2016 "convinto" a farlo da Alessandro Penati con una valigia carica di euro: 548 giorni di "intenso" lavoro alla modica cifra di circa 10 mila euro lordi al giorno (calcoli pubblicati dal "Corriere della sera" del 6 dicembre 2016). Semplicemente un "Fenomeno".
Continua a leggereIl piano "banca Veneta": 4.000 uscite da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La Repubblica: scure sui costi sulla futura Banca del Triveneto o delle Venezie
Sabato 8 Aprile 2017 alle 11:52
Da Pop Vicenza e Veneto nascerà un gruppo con meno filiali e personale Tra Tesoro e Antitrust Ue trattativa "spero non oltre giugno", dice l'ad ViolaInizia un bimestre di grandi negoziazioni tra il Tesoro - azionista prospettico delle ex popolari venete (Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca) con almeno due terzi delle quote - e l'antitrust europeo (Margrethe Vestager, commissaria alla concorrenza, ndr), che deve garantire che il piano di ristrutturazione rispetti le norme sugli aiuti di Stato. Ma quel piano, basato sulla fusione dei due istituti "cugini", è da febbraio nero su bianco, e autorizzato per la sua parte dalla Bce vigilante (Danièle Nouy, ndr). La filosofia del rilancio per la banca, che avrà un nuovo nome (è top secret ma i creativi ci lavorano - Banca del Triveneto o Banca delle Venezie tra i più gettonati ma non si esclude un nome meno "geo-politicizzato", ndr-) e sede a Vicenza, sarà digitalizzare i servizi al largo pubblico e tenere un numero ridotto di filiali per i clienti migliori e il credito alle Pmi. Continua a leggere
Il Veneto dei disastri di BPVi e Veneto Banca, Luigi Zingales: come la Boston di Spotlight, troppi guardavano altrove
Domenica 26 Febbraio 2017 alle 10:52
«Ci vuole un villaggio per far crescere un bambino. E uno anche per violentarlo. Chi guarda dall'altra parte di fronte al crimine ne è corresponsabile». Il Veneto del disastro bancario come la Boston della pedofilia nella Chiesa del film Spotlight. Luigi Zingales, l'economista padovano che insegna a Chicago, si sa, arriva subito al punto, secondo la logica americana. Tagliando i troppi meandri, che spesso sfociano nell'autoassoluzione, dei discorsi all'italiana. La riprova si è avuta ieri, nell'aula magna dell'Università di Padova, dove il suo intervento è stato il perno del convegno sul risparmio e le banche, organizzato per i cinquant'anni dello studio professionale Cortellazzo&Soatto. Dunque il Veneto dei misfatti di Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca come la Boston della pedofilia? «Eh sì - spiega a convegno finito Zingales -. Nel film Spotlight dicono che la colpa non è solo della Chiesa, ma anche di chi ha guardato senza far nulla. E in Veneto di gente che ha fatto così ce n'è parecchia» (VicenzaPiù ha scriito, da sola, fin dal 13 agosto 2010, vedi il libro "Vicenza. La città sbancata").
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Banca Popolare di Vicenza, Antonino Cappelleri: scatta la proroga dell'indagine, si chiuderà tra settembre e ottobre. Solo Zuccato ha collaborato, Zonin mai sentito
Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 14:43
Pubblichiamo di nuovo l'articolo di Maurizio Crema messo onlne all'1.42 di stamattina scusandoci con i nostri lettori (anche per altri testi scomparsi e che stiamo gradualmente recuperando) dopo che per la seconda volta in pochi giorni il nostro sito è andato in blocco. Perchè...
L'inchiesta su Banca Popolare Vicenza si chiuderà al massimo tra settembre e ottobre e presto potrebbero arrivare novità decisive. «La richiesta di proroga di sei mesi delle indagini è appena scattata - spiega il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri - e quindi i tempi finali di chiusura delle indagini sono a inizio autunno. Ma stiamo parlando di tempi tecnici, l'inchiesta potrebbe essere chiusa anche prima se non ci sono novità eclatanti». Dopo due anni dunque la Procura di Vicenza è in dirittura d'arrivo nell'indagine sul tracollo di Popolare Vicenza, banca che ha chiuso il 2015 con 1,4 miliardi di perdite e si appresta a definire domani un bilancio 2016 da profondo rosso. Ora si attende a breve un salto di qualità con possibili sequestri dei beni per i maggiori indagati.
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