BPVi e Veneto Banca devono trovare capitali privati per le «svalutazioni» sui crediti deteriorati. UE: lo Stato non può coprire le perdite sugli Npl delle banche "in salvataggio"
Sabato 25 Febbraio 2017 alle 23:02
L'articolo odierno di Marco Ferrando su Il Sole 24 Ore si riferisce alla situazione attuale di Mps, per la quale è previso un aumento di capitale a carico dello Stato di 6,6 miliardi di euro, ma affronta un tema che sarà presente, con possibili effetti dirompenti, anche nel momento in cui lo stesso Stato dovrà intervenire per salvare Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il "dovrà " pare ineluttabile visto che, senza considerare i 2.6 miliardi di euro di crediti fiscali complessivi delle due banche di cui ancora non si parla... ma che sono un'altra componente negativa da "coprire", si parla ora di un aumento complessivo necessario per le due ex Popolari venete di almeno 5 miliardi di euro. Se ci accusavano quasi di terrorismo finanziario quando noi tempo fa ne prevedevamo 5.7 a fronte dei solo 2.5 strombazzati dalle solite veline locali, ma questa è la solita storia, perchè le considerazioni odierne su Il Sole impattano anche sulla BPVi e su Veneto Banca?Â
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La "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca": Barbara Puschiasis imita Trump e urla contro VicenzaPiù, Franco Conte di Codacons replica al legale "anonimo"
Sabato 25 Febbraio 2017 alle 00:23
Abbiamo pubblicato stanotte molto prima dell'alba il secondo articolo della nostra «indagine sulla "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca"» in cui pubblicavamo la lettera di un legale "concorrente", come lui stesso correttamente si definiva, che rendeva nota tramite [email protected] «la prima reazione con tanti attacchi e qualche difesa» al nostro invito a rispondere alle domande su come e a quali costi e condizioni legali e associazioni realmente tutelino i soci traditi dalla vecchia Banca Popolare di Vicenza e dalla altrettanto mal gestita Veneto Banca. Sapevamo di smuovere un mare di interessi in cui sotto acque a volte limpide c'è tanto fango che aggiunge agli errori della gestione di banchieri con i soldi altrui alla Gianni Zonin gli olezzi dello sciacallaggio sulla pelle della povera gente depredabile ancora del poco che le rimane.
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Indagine sulla "giungla di chi tutela migliaia di soci di BPVi e Veneto Banca": la prima reazione con tanti attacchi e qualche difesa di un legale tramite [email protected]
Venerdi 24 Febbraio 2017 alle 00:04
Il 21 febbraio abbiamo annunciato e iniziato un'indagine sulla «giungla di chi "tutela" migliaia di soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca», un'indagine, scrivevamo, su numeri da paura per la quale chiedevamo anche dati e informazioni ai clienti degli avvocati, ai membri delle associazioni dei soci traditi dalle vecchie Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca oltre che agli stessi professionisti e ai vertici delle associazioni. Invitavamo a scriverci a [email protected] esperienze e pareri in attesa che arrivassero le risposte alle mail da noi inviate agli studi e alle associazoni che sappiamo operare per tutelare, spesso, ma anche, purtroppo e non pochissime volte, per sfruttare eventuali incompetenze della "povera gente", incompetenze uguali o simili a quelle che avevano indotto quella stessa gente a credere alle chimere di Gianni Zonin, Vincenzo Consoli %& c.
Continua a leggereSocio thienese BPVi a [email protected]: la proposta di 9 euro potrà salire? Risponde Codacons Veneto con Franco Conte
Giovedi 23 Febbraio 2017 alle 10:26
Si avvicina la data della, prorogabile, scadenza delle due proposte similari di transazione (nella foto la sua presentazione a Padova) fatte a 94.000 soci della BPVi (scade il 22 marzo) e a 75.000 di Veneto Banca (la prima dead line è per il 15 marzo e aumentano le domande che ci arrivano all'indirizzo mail dedicato ai nostri lettori [email protected] e a cui proviamo a rispondere direttamente o con l'aiuto di esperti e associazioni (oggi tocca... all'avv. Franco Conte presidente di Codacons Veneto). Ecco il quesito su cosa possa fare un socio che abbia aderito o che stia per farlo ma che si, e ci, chiede se le condizioni proposte potranno cambiare e, in quel caso, se chi ha firmato per le vecchie possa in qualche modo avvalersi delle nuove. Ecco, intanto, la domanda completa.
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Per i soci traditi BPVi e Veneto Banca avanza l'ipotesi warrant: un affare... rischioso
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 21:57
C'è un altro termine che è entrato nel vocabolario degli azionisti di BPVi e Veneto Banca, un vocabolo che la maggior parte di loro, prima d'ora, non conosceva, si tratta di: warrant. Lo aveva evocato il Presidente di Quaestio, Alessandro Penati, ancora tempo fa, poi ... l'idea era stata accantonata per "impraticabilità ", ora invece sembra tornata di moda. Pare proprio che venga fatta circolare sui media questa ulteriore proposta ai vecchi azionisti per "capire l'effetto che fa", insomma per saggiare le reazioni della "Piazza". In teoria dovrebbe essere un mezzo per consentire ai vecchi azionisti della Banca di recuperare parte delle perdite subite, "puntando" sul risanamento delle nostre Popolari e quindi sulla loro rivalutazione, ma è bene fare immediatamente alcune osservazioni. Innanzitutto diciamo cosa è un warrant.
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L'incontro di Pierpaolo Baretta con Luigi Ugone e la delegazione di "Noi che credevamo nella BPVi": noi c'eravamo
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 17:06Pierpaolo Baretta, sottosegretario dell'Economia e delle Finanze, lo abbiamo incontrato e intervistato per la prima volta a Vicenza il 26 novembre 2016 in occasione dello "sfortunato" convegno beffa organizzato sul flpo della Banca Popolare di Vicenza al teatro cittadino dal sindaco e presidente della provincia di Vicenza, Achille Variati, mal guidato dal presidente di una sedicente Associazione nazionale, e disertato dalle vere e più consistenti Associazioni che rappresentano la maggior parte dei soci delle due ex Popolari venete. Tra queste quella più fattiva a Vicenza, "Noi che credevamo nella BPVi", lo aveva invitato alla sua grande assemblea del 4 febbraio scorso trasmessa in diretta streaming su VicenzaPiu.tv e ora disponibile sul canale Youtube di VicenzaPiu.com ma, impossibilitato a venire per altri impegni, il sottosegretario di origini anagrafiche veneziane e di formazione sindacale tra i metalmeccanici della Cisl aveva invitato il presidente dell'Associazione, Luigi Ugone, a Roma per un incontro riservato proprio a Noi che Credevamo nella BPVi.
Continua a leggereLa giungla di chi "tutela" migliaia di soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: l'indagine su numeri da paura. Scriveteci a [email protected]
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 09:23
Se 118.000 e passa soci (loro dicono risparmiatori) della Banca Popolare di Vicenza e circa 88.000 di Veneto Banca sono stati "traditi" dalle due ex Popolari a trazione Gianni Zonin, la prima, un presidente a cui, dicono gran parte dei suoi "membri", il cda rispondeva, e Vincenzo Consoli, la seconda, un direttore generale e amministratore delegato, che, comunque lo dice la legge, a un cda rispondeva, è da tempo accesa la discussione sulle responsabilità , noi diremmo corrresponsabilità visto che la mala gestio era di base e interna ai futuri crac di fatto, di chi doveva controllare e non la ha fatto con efficienza, a giudicare dai risultati. Banca d'Italia e Consob (nella foto doci BPVi in assembea il 4 febbraio e malore di uno di loro).
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Veneto Banca, CorVeneto: Mion nelle assemblee BPVi, Lanza in tour tra soci e sindaci e in 15 giorni il piano per i casi sociali
Domenica 19 Febbraio 2017 alle 11:00
Un piano d'incontri con i soci, da moltiplicare con l'aiuto dei sindaci, con cui parlerà nel vertice convocato giovedì dal sindaco di Montebelluna, Marzio Favero. E subito dopo un'altra iniziativa: «Ho chiesto alla neo-consigliera Paola Pierri, che ha grandi esperienze sia di banca che di filantropia, di costruire il progetto per usare i 30 milioni destinati ai soci socialmente disagiati. In tempi rapidissimi: un paio di settimane». Massimo Lanza, presidente di Veneto Banca, fa partire l'offensiva finale sui rimborsi ai soci per le azioni azzerate. Il conto alla rovescia è inesorabile, alla scadenza delle adesioni, il 15 marzo, mancano venti giorni. Inutile chiedergli delle perdite del bilancio 2016 o dell'esito dell'ispezione Bce sui crediti chiusasi la scorsa settimana («sintonia perfetta tra banca e team ispettivo: attendiamo la relazione»).
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Mancata svalutazione tempestiva delle azioni BPVi: prima tranquillizza, poi anestetizza i soci che scoprono tardi che azione = rischio
Sabato 18 Febbraio 2017 alle 20:06
Abbiamo già sottolineato che l'offerta transattiva di 9 euro per azione, proposta dalla BPVi in cambio dell'impegno a non adire per vie legali nei confronti della Banca Popolare di Vicenza, equivale ad un ristoro del 14,4% rispetto alla valutazione ormai "storica" di 62,5 euro (o del 15% per chi ha "comprato" titoli a 60 euro). La perdita quindi, per un azionista tipo, si aggirerebbe intorno all'85%. Ovviamente non vogliamo sminuire un dato così drammatico, ma è doveroso, da parte di chi fa informazione corretta (questo aggettivo in un mondo mediatico "normale" non dovrebbe servire, ndr), ricordare che dallo scoppio della crisi finanziaria l'intero settore bancario, mediamente, in Borsa ha subìto un tracollo di questa entità . Si potrebbe quindi dire che l'offerta dei 9 euro "equipara" la perdita subita dagli azionisti della BPVi a quella avuta dagli azionisti delle altre "Popolari"? Assolutamente no!
Continua a leggerePfas, per la Miteni parla il prof. Angelo Moretto. Per le Istituzioni tutti parlano ma nessuno decide
Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 23:36
Sul caso Pfas un fatto, che nessuno sottolinea perchè tragicamente tipico in questa Italia in dissoluzione se non nei proclami che ci dispensano "ogni altro giorno" i premier rottamandi e post Dalema alla Matteo Renzi, i governatori di regione scivolosi e post Galan alla Luca Zaia e i sindaci e presidenti di provincia "ignoranti" (del flop BPVi, del fumo di Matteo Quero e dei silenzi omertosi di Antonio Bortoli) e post Hüllweck e Schneck alla Achille Variati, è l'assenza di una voce forte e attendibile, quella delle Istituzioni, che dicono, blaterano e si rimbalzano le responsabilità , se ne hanno, o amplificano i timori della gente, se ce ne fosse motivo. Premier, governatori e presidenti di provincia non fanno nulla o non fanno abbastanza in base a dati scientifici e a leggi certe per evitare o gestire i problemi, se ci sono, per smentirli, se non ci sono, per zittire, se sbagliano, o dar voce, se hanno ragione, ai loro colleghi politici, esperti in tutto, dalla finanza all'inquinamento, ma, comunque, sempre in ritardo sui fatti e sempre all'inseguimento della pancia della gente.
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