Categorie: Banche
Domenica 20 Marzo 2016 alle 13:18
Mentre durante l'assemblea di ieri a Lodi vengono ancora esclusi piani alternativi del Banco Popolare con Veneto Banca e BpVi ("Non esistono ipotesi di aggregazione", ribadisce l'Ad Saviotti), l'istituto, con testa pensante a Verona e con sedi a Lodi e Novara, territori delle banche locali che con Verona hanno costituito un mega polo, va avanti verso la fusione con Bpm non escludendo, sia pure obtorto collo, l'aumento di capitale, come dice alla fine il suo Ad che si impegna a rispettare le richieste della Bce davanti al suo supervisore, la lettone Ilze Rainska. Ci racconta l'assemblea di ieri il collega del Corriere della Sera, Stefano Righi, autore, tra l'altro, di "
Il grande imbroglio" da poco disponibile presso le librerie di tutt'Italia.
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Categorie: Banche
Venerdi 18 Marzo 2016 alle 23:27
«
Mi è stato chiesto quante fossero le azioni riconducibili a Zonin. Circa 74.000»:
così Francesco Iorio, Ad della Banca Popolare di Vicenza, dichiarò nella sua replica durante l'assemblea del 5 marzo agli azionisti "incazzati" (parola da lord inglese per descrivere lo stato d'animo dei circa 117.000 signor Nani, meno fortunati dei signori Zigliotto, che hanno perso di fatto 6 miliardi di euro grazie ai (sotto)titoli della BPVi). In quella stessa risposta Iorio aggiungeva: «
Non sono in grado in questo momento di dare una risposta per quanto concerne la Fondazione Roi perché, pur avendo tre esponenti espressione della Banca all'interno del consiglio, in questo momento non sono in grado di dare riferimenti su quello che è stato l'acquisto del Cinema».
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Giovedi 17 Marzo 2016 alle 22:36
Il bilancio della Fondazione Roi è stato pubblicato dal quotidiano locale sabato 13 marzo dove è stato, ovviamente, difeso a spada tratta dall'avvocato della Fondazione, Enrico Ambrosetti, lo stesso di Gianni Zonin, presidente della Fondazione mentre era anche numero uno della Banca Popolare di Vicenza (nella foto il grafico del GdV, ndr). Ciò che però il legale, nonchè la stampa amica, non hanno meso in risalto è che i bilanci non si difendono, nè si attaccano nè tanto meno si interpretano. Ma parlano da sè. E senza tanti giri di parole i numeri resi noti dal quotidiano locale parlano di una Fondazione Roi distrutta, nonostante il "buonismo" nel "leggerli" per i lettori dimostrato dal suo avvocato e dal redattore dell'articolo, utile comunque come... fonte.
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Martedi 15 Marzo 2016 alle 23:06
Se è vero che Luciano Vescovi, indicato dai Saggi e dalla Giunta come prossimo presidente di Confindustria Vicenza, è il figliastro, non potendo esserne il figlio naturale, di Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, le due Z che Vicenza ricorderà , male, per anni, il candidato battuto, "per ora" dice un combattivo Zamperla, non è di certo propriamente il "nuovo" Diego Caron, portatore, comunque, di un programma espressione di una parte degli industriali vicentini che volevano rompere con l'intreccio malefico Confindustria Vicenza - Banca Popolare di Vicenza. È, infatti, nota, e per la verità non nascosta, la sua vicinanza a quegli Amenduni sconfitti in passato da Zonin (difficilmente a Vicenza e in Italia vincono se non i migliori almeno i meno peggiori).
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Categorie: Banche
Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13
A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità ?
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Martedi 26 Gennaio 2016 alle 23:57
Che l'Italia non stia attraversando un momento felice, nonostante qualche "narrazione" e qualche "speranza" diverse, è risaputo. Che le istituzioni finanziarie del Paese, dai controllori Banca d'Italia e Consob fino ai controllati, le banche, siano tra i maggiori responsabili del gap tra Italia, l'Europa migliore e le locomotive del Resto del Mondo è tristemente pacifico. Che in questo sistema la Banca Popolare di Vicenza abbia contributo in maniera significativa a impoverire il territorio e a danneggiare non solo gli azionisti ma l'immagine stessa della città ce lo ricorda oggi sulla sua copertina internazionale l'edizione online del prestigioso Wall Street Journal.
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Categorie: Informazione, Banche
Venerdi 22 Gennaio 2016 alle 11:07
Ieri il lancio Ansa, da noi ripreso, sul primo incontro in via Battaglione Framarin della campagna informativa della Banca Popolare di Vicenza in vista della prossima assemblea dei soci evidenziava come il "faccia a faccia" fosse «interdetto alla stampa, ai singoli soci e a qualsiasi altra persona» che non fossero i 43 rappresentanti dalle associazioni di categoria di Vicenza convocate da Iorio e Dolcetta, a porte chiuse, nell'ambito del programma di informazione denominato dallo stesso istituto il 19 gennaio così: "Discontinuità , Trasparenza e Attenzione al Territorio". Non ci aveva meravigliato la nota dell'Ansa sull'incontro "interdetto" a terzi, perchè lo sapevamo.
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