Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 28 Gennaio 2017 alle 10:52
Se la matematica non è un'opinione, sono tra i 20 e i 25 mila i soci dalle ex Popolari venete che hanno già firmato l'offerta di ristoro dei due istituti per chiudere il contenzioso legato al crollo del valore delle azioni. Fonti vicine a
Bpvi e
Veneto Banca, infatti, informano che sono già stati contattati personalmente la metà degli interessati (in totale si tratta di 169 mila vecchi soci interessati alla possibile
transazione) e che, di questa metà , il 30% circa ha già firmato l'accettazione del rimborso, il 66% ha manifestato interesse senza ancora impegnarsi mentre soltanto il 4% ha opposto un rifiuto netto. Alla scadenza del termine per manifestare l'interesse, fissata al 15 marzo, mancano ancora più di 30 giorni lavorativi. Al ritmo attuale, le due banche potrebbero chiudere il primo giro di contatti in un paio di settimane e avere così a disposizione un tempo congruo per convincere gli indecisi.
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Categorie: Associazioni, Banche, Consumatori, Economia&Aziende
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 20:19
Le due ex Popolari venete presentano le loro proposte di
transazione e non si fa attendere la risposta del
Codacons Veneto che per mano di
Franco Conte, suo presidente, diffonde la nota che di seguito proponiamo
1. I 9 euro per gli azionisti della
Banca Popolare di Vicenza e il 15% per quelli di
Veneto Banca sono carbone per i risparmiatori e troppo per gli speculatori che erano a conoscenza dei rischi. Non è un problema di quantità delle azioni, ma di come sono state acquistate. L'obiettivo di mettere al sicuro il risparmio di una vita non può essere regolato da una livella a quota 9 euro! Il risparmiatore gode della tutela dell'art. 47 della Costituzione.
2. L'ipotesi di trattare caso per caso le situazioni particolari è un'importante apertura per dare rapidamente risarcimento ai casi che per età , salute e gravità degli effetti non possono aspettare i tempi dei processi.
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:45
Dopo le prime prese di posizione sulle transazioni che verranno proposte oggi 9 gennaio dai vertici di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca («Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: si profila un fronte del no da parte delle associazioni e dei legali a partire da Federcontribuenti e studio Rocca» e «Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: Codacons Veneto con Franco Conte polemizza con legali, non accetta "tout court" ma apre alla trattativa e riconosce ruolo del Fondo Atlante»), registriamo oggi anche un rapido parere dell'Associazione Ezzelino da Onara, staccatasi dal gruppo di Don Torta, e una risposta polemica dello studio Rocca a Codacons. Partiamo da Patrizio Miatello (a sx nella foto) che, per gli ex Don Torta, ci dice: «Penso che quello che sta accadendo, sia una conseguenza della nostra operazione. Azione Progetto Penale Banche Popolari Venete dei soci progettata in Agosto 2016 con la partenza prevista il 30 Agosto 2016, condivisa ma ostacolata e partita in ritardo il 18 ottobre 2016 con avviso alle 2 banche».
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 8 Gennaio 2017 alle 17:29
Dopo le prime posizioni di legali e associazioni sulle
transazioni che verranno proposte domani 9 gennaio dai vertici di
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca ("
Risarcimenti BPVi e Veneto Banca: si profila un fronte del no da parte delle associazioni e dei legali a partire da Federcontribuenti e studio Rocca"), risponde anche
Codacons Veneto alla nostra richiesta di un parere. Lo fa con una posizione di "
non accettazione" tout court dell'ipotesi di proposta ma di apertura alla trattativa con ragioni da "
rafforzare" con le nuove opportunità a tutela dei soci, come l'attivazione del ricorso all'
Arbitro controversie finanziarie, ma da intavolare dando anche atto al
Fondo Atlante, la nuova proprietà delle due ex Popolari, di aver dato un preciso segno di discontinutà col passato per la... continuità delle due banche. Ma Conte si riserva una stoccata invitando ripetutamente a rifuggere anche da eventuali speculazioni sugli azionisti risparmiatori da parte di legali e associazioni, diverse da Codacons... ovviamente, che dei due crac starebbero facendo un business.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 7 Gennaio 2017 alle 11:52
(ANSA) - ROMA, 7 GEN - Nasce una nuova opportunità per risolvere le controversie sui prodotti finanziari. Da lunedì 9 gennaio sarà al lavoro l'
Arbitro per le Controversie Finanziarie, istituito presso la Consob. Un nuovo organismo collegiale a cui potranno essere sottoposte le controversie (fino ad un importo massimo richiesto di 500.000 euro) relative alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui sono tenuti gli intermediari nei loro rapporti con gli investitori. L'Arbitro, nato sulla scia di una direttiva comunitaria, si propone come alternativa, rapida e a costo zero, alle vie legali. Le decisioni dovranno infatti essere prese entro il termine massimo di sei mesi ed anche gli eventuali rimborsi saranno erogati in tempi ragionevolmente brevi, senza dover sopportare costi di alcun tipo.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Sabato 7 Gennaio 2017 alle 00:59
"Poste, il risparmio tradito da quattro fondi immobiliari. Si chiamano Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1, Alpha . Collocati tra il 2002 e il 2005, sono tutti in difficoltà . Allo studio un possibile risarcimento": questo è il succo di una notizia, che riprendiamo oggi da laRepubblica.it ma di cui hanno parlato con grande rilievo i media nazionali, visto che si prospetta un crac da 850 milioni per chi ha investito in quei fondi, e che potrebbe "impattare" anche sui vertici della politica comunale vicentina. Achille Variati ha, infatti, indicato il 3 gennaio scorso (qui il nostro servizio) in Investire Sgr (gruppo Finnat, la banca della famiglia Nattino) che, salvo improbabili omonimie, ha curato proprio due di quei fondi "bucati", l'Invest Real Security e il fondo Obelisco, la società incaricata di proporre sia pure "a sue spese uno studio di fattibilità , verificando preventivamente l'interesse di Invimit, società del ministero dell'economia e delle finanze, ad investire nell'operazione".
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 16:26
Andrea Priante su
Il Corriere del Veneto riferisce di quello che potrebbe essere (il condizionale è d'obbligo ma il collega ci convince su quanto scrive) il contraccacco di
Vincenzo Consoli, ex ad e dg di
Veneto Banca agli arresti domiciliari e con 45 milioni di euro di beni sequestrati su richiesta della Procura di Roma mentre chi è a lui simile, per lo meno come... "visibilità ", cioè
Gianni Zonin, il dominus di
Banca Popolare di Vicenza, è "a piede libero" e a beni, ora donati alla prole, intatti. Letto del contrattacco di Consoli a
Banca d'Italia, come racconta Priante, noi ci permettiamo di aggiungere una provocazione. Generalmente, tangentopoli e le tecniche successive di parte della magistratura lo confermano, uno degli obiettivi delle carcerazioni preventive è "agevolare" le confessioni degli indagati.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 4 Dicembre 2016 alle 13:25
C'è un fronte, quello delle cosiddette autorità di Vigilanza, in primis
Banca d'Italia e
Consob, che sta cambiando e che potrebbe indebolire la granitica entità che sembra vivere sempre senza colpe, senza alcun controllore che possa in qualche modo giudicare se c'è correttezza nell'operato (o deviazione....) delle nostre banche. Se è certo che mancanze, e che mancanze!, ci sono state da parte della
Banca Popolare di Vicenza e, forse meno anche se da tempo è più "colpita" da una almeno apparentemente maggiore attenzione proprio di quelle autorità , di
Veneto Banca, arrivano le prime sentenze che chiamano alle loro corresponsabilità , anche "solide", proprio Bankitalia e Consob come abbiamo scritto sotto il titolo "
Prime sentenze contro Bankitalia e Consob per mancato controllo: per i soci BPVi e Veneto Banca si prospettano "patrimoni" ben più consistenti da cui attingere i ristori".
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Sabato 3 Dicembre 2016 alle 18:17
Le recentissime sentenze di Arezzo il 30 novembre "contro"
Banca d'Italia e quella di Milano del 27 novembre "contro" la
Consob aprono nuove interessanti strade per i risparmiatori soci di
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca. «
Banca Etruria, l'assoluzione inguaia Bankitalia. E insegna che serve una Procura nazionale per i reati finanziari»,
titolava Il Fatto Quotidiano che nel sommario precisava: «
Non c'è stato alcun ostacolo degli ex vertici all'attività di vigilanza. Quindi via Nazionale aveva tutti gli elementi per accorgersi delle difficoltà finanziarie dell'istituto. Ma la sentenza, al di là del conflitto d'interesse potenziale del procuratore Rossi, evidenzia anche che per indagare su casi come questo servono mezzi, specializzazione e distanza dai "grovigli armoniosi"». E
su VicenzaPiu.com il 1° dicembre titolavamo così la sentenza della Cassazione del 27 novembre: «
Sentenza della Cassazione sulla Consob: punto a favore a tutela dei risparmiatori Banca Popolare di Vicenza».
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