Archivio per tag: Gianni Zonin

Categorie: Banche

Zonin e lo strano caso del dr. Jekyll e di mr. Hyde: la Fondazione Roi compra azioni BPVi, lui ne ha solo 74.000. Ancora domande a Iorio

Venerdi 18 Marzo 2016 alle 23:27
ArticleImage «Mi è stato chiesto quante fossero le azioni riconducibili a Zonin. Circa 74.000»: così Francesco Iorio, Ad della Banca Popolare di Vicenza, dichiarò nella sua replica durante l'assemblea del 5 marzo agli azionisti "incazzati" (parola da lord inglese per descrivere lo stato d'animo dei circa 117.000 signor Nani, meno fortunati dei signori Zigliotto, che hanno perso di fatto 6 miliardi di euro grazie ai (sotto)titoli della BPVi). In quella stessa risposta Iorio aggiungeva: «Non sono in grado in questo momento di dare una risposta per quanto concerne la Fondazione Roi perché, pur avendo tre esponenti espressione della Banca all'interno del consiglio, in questo momento non sono in grado di dare riferimenti su quello che è stato l'acquisto del Cinema».

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La continuità imbraga Confindustria Vicenza. Con Vescovi su Caron i reduci di Zigliotto e Zonin ribattono Amenduni. Zamperla: per ora

Martedi 15 Marzo 2016 alle 23:06
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Se è vero che Luciano Vescovi, indicato dai Saggi e dalla Giunta come prossimo presidente di Confindustria Vicenza, è il figliastro, non potendo esserne il figlio naturale, di Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, le due Z che Vicenza ricorderà, male, per anni, il candidato battuto, "per ora" dice un combattivo Zamperla, non è di certo propriamente il "nuovo" Diego Caron, portatore, comunque, di un programma espressione di una parte degli industriali vicentini che volevano rompere con l'intreccio malefico Confindustria Vicenza - Banca Popolare di Vicenza. È, infatti, nota, e per la verità non nascosta, la sua vicinanza a quegli Amenduni sconfitti in passato da Zonin (difficilmente a Vicenza e in Italia vincono se non i migliori almeno i meno peggiori).

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Categorie: Banche

Pro Vescovi i reduci di Zonin, ex Roi Soleil: in Confindustria continuità col passato, nella Fondazione Roi i bilanci non chiariscono, anzi

Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13
ArticleImage A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?

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Mentre scompare il sito della Fondazione Roi, resi noti i dati di sintesi dei bilanci: li "leggeremo" per voi, senza filtri. Intanto il CorVeneto disegna le manovre per il Cda

Domenica 13 Marzo 2016 alle 12:59
ArticleImage A mettere il naso sulle cose segrete della Fondazione Roi, presieduta dal ben noto Gianni Zonin affiancato da due altri consiglieri come lui di nomina BPVi, dal direttore del Museo Civico, quindi un referente del Comune, e da altri 3 membri del Cda cooptati di cui uno, l'avvocato "indipendente" Lelio Barbieri, subito uscitone vista la "nebulosità" della situazione, abbiamo contribuito, e non poco, noi di VicenzaPiù. Dal caso delle azioni a go go fino all'acquisto per 2,5 milioni degli immobili sinteticamente chiamati "ex Cinema Corso" (segui questo link per ricostruire la storia, ndr) abbiamo provato a ricostruire dati e intrecci (con qualche dubbio anche sui reali e completi interessi della nipote Barbara Ceschi a Santa Croce vista la strana corte dei suoi paladini).

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L'ex Cinema Corso è stato pagato 2,5 milioni di euro dalla Fondazione Roi alla Will 2004. Che l'ha comprato da Cinema 5 alias Fininvest

Giovedi 10 Marzo 2016 alle 23:31
ArticleImage «Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report»: con questo titolo VicenzaPiù rivelava il caso dell'acquisto dell'ex Cinema Corso da parte della Fondazione, a fini "solo culturali", voluta dal Marchese Giuseppe Roi e presieduta per statuto, dopo la sua morte, da quel "gentiluomo" che risponde al nome di Gianni Zonin che con altri due membri del Cda nominati di diritto, come lui, dalla Banca Popolare di Vicenza stessa e con un altro, il direttore dei musei cittadini, che risponde al Comune di Vicenza, si è allungato a fine 2015 il mandato da 3 a 5 anni e aveva in portafoglio ben 29.000.000 di euro di azioni (conteggiando i vecchi ipertrofici 62,50 euro a titolo) ora praticamente azzerate e di provenienza ignota.

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Sul Wall Street Journal alla berlina la Banca Popolare di Vicenza e Gianni Zonin. E l'immagine della città subisce un duro colpo

Martedi 26 Gennaio 2016 alle 23:57
ArticleImage Che l'Italia non stia attraversando un momento felice, nonostante qualche "narrazione" e qualche "speranza" diverse, è risaputo. Che le istituzioni finanziarie del Paese, dai controllori Banca d'Italia e Consob fino ai controllati, le banche, siano tra i maggiori responsabili del gap tra Italia, l'Europa migliore e le locomotive del Resto del Mondo è tristemente pacifico. Che in questo sistema la Banca Popolare di Vicenza abbia contributo in maniera significativa a impoverire il territorio e a danneggiare non solo gli azionisti ma l'immagine stessa della città ce lo ricorda oggi sulla sua copertina internazionale l'edizione online del prestigioso Wall Street Journal.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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