Martedi 3 Maggio 2016 alle 15:02
Borsa: Europa soffre, Milano -2,4%. In arrivo indici manifattura, attese economia e vendite veicoli Soffrono le Borse europee in attesa dell'avvio di Wall Street, i cui futures sono in rosso. Milano (Ftse Mib -2,44%) si conferma in coda rispetto a Madrid (-2,18%), Francoforte (-1,64%), Parigi (-1,54%) e Londra (-1,17%), penalizzata dalle banche, anche se l'intero listini principale è in rosso. Sotto pressione i colossi Commerzbank (-8,72%) e Ubs (-8%) dopo la trimestrale, mentre in Piazza Affari segnano il passo Pesano Mps (-7,12%), Banco Popolare (-6,65%), Carige (-6%), Unicredit (-4,86%), Ubi (-4,26%) e Bpm (-3,86%). Solo Intesa (-2,87%) perde meno del 3%.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 3 Maggio 2016 alle 12:38
Borsa: Europa giù dopo previsioni Ue. Sotto pressione banche, materie prime, petrolio e auto. Ampliano le perdite le Borse europee dopo le previsioni economiche dell'Ue. Milano (Ftse Mib -2%) è la peggiore, preceduta da Madrid (-1,7%), Francoforte (-1,6%), Parigi -1,24%) e Londra (-0,72%). In Piazza Affari pesano le banche, da Mps (-5,47%) a Banco Popolare (-4%) e Unicredit (-3,45%), mentre nel resto del Continente Commerzbank lascia sul campo il 7,7% e Ubs il 6,41% dopo i conti trimestrali, che favoriscono invece Bnp (+2,24%) e Hsbc (+0,1%). Sotto pressione le materie prime da Anglo American (-7,95%) a Glencore (-4,7%) ed i petroliferi Tullow (-6,72% a Shell (-2,9%). Pesano gli automobilistici Bmw (-3,11%), dopo la trimestrale, Peugeot (-3,08%) e Fca (-2%).
Continua a leggere
Martedi 3 Maggio 2016 alle 09:58
Cambi: euro in rialzo a 1,1562 dollari Yen a 122,35 Euro ancora in rialzo in avvio di scambi in Europa a 1,1562 dollari dopo aver già superato quota 1,15 ieri sera al termine della seduta a Wall Street. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 122,35.
Spread Btp apre stabile a 120 punti Rendimento all'1,46% Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 120 punti, sui livelli tenuti ieri per tutta la seduta. Il rendimento è all'1,46%.
Petrolio: in rialzo sopra 45 dollari Brent a 46,18 dollari Il petrolio è in rialzo a 45,04 dollari per il barile Wti e a 46,18 dollari per il Brent.
Oro: poco mosso, vicino a 1.300 dollari Guadagna il 22% quest'anno Oro stabile a 1.290,28 dollari l'oncia dai 1.291,55 dollari della vigilia quando però aveva corso fin sopra i 1.303 dollari. Il metallo giallo quest'anno segna un progresso del 22%.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 26 Aprile 2016 alle 21:20
Vi proponiamo alcuni estratti di due articoli su VeneziePost del collega Matteo Buffolo, il primo dal titolo "
Bpvi a rischio lo sbarco in Borsa. Chi cresce con la crisi delle popolari", il secondo "
Il Nordest senza le sue banche", temi che volevamo sviluppare noi stessi ma che abbiamo trovato già ben sviscerati da Buffolo, per cui gli facciamo umilmente da eco, vista la competenza che dimostra a differenza dei "nuovi educatori" finanziari, molto virtuali, più dei loro media, che pur di scrivere qualcosa propinano ai loro poveri lettori delle false verità . Come quella, ultima ma non l'ultima, del prospetto informativo della Banca Popolare di Vicenza che, secondo loro, sarebbe stato reso pubblico dalla Consob.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Lunedi 25 Aprile 2016 alle 13:13
Piazza Affari indossa la maglia nera tra i listini europei, appesantita dalle prese di beneficio sulle banche dopo i forti rialzi della scorsa settimana in scia al varo del fondo Atlante (nato per salvare banche come la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, oltre che per acquistarne i NPL e per supportare gli aumenti anche di Banco Popolare e non solo, ndr). Il Ftse Mib cede l'1,15%, seguito da Francoforte (-0,85%), Parigi (-0,54%) e Londra (-0,33%), con i titoli delle materie prime (-3,2% l'indice Dj Stoxx di settore) che zavorrano i listini assieme a banche (-1,4%) ed energetici (-1,3%). Gli investitori sono rimasti delusi dall'indice Ifo, sotto le attese degli analisti, e guardano ora all'indice pmi in arrivo dagli Usa nel pomeriggio.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 19 Aprile 2016 alle 00:06
Prima ancora che il Cda vicentino stabilisca la "forchetta" (preannunciata per stasera ma non ancora nota mentre scriviamo visto che Cda si è riunito in notturna) tra il valore minimo (0,30 euro?) e massimo (0,50?) del valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza avviata obbligatoriamente all'aumento di capitale in Borsa, è chiaro che a fare l'affare possono essere, oltre a chi avrà singolarmente e ancora il coraggio e i soldi per sottoscrivere l'aumento, soprattutto i fondatori, alcuni "ciclopici", del Fondo Atlante, messo in campo dalla "moral suasion" del Governo di Matteo Renzi e del ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan che sono riusciti a farvi convergere gruppi bancari, finanziari e assicurativi usando a garanzia della bontà dell'operazione il suo braccio operativo, la Cassa Depositi e Prestiti.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Lunedi 18 Aprile 2016 alle 09:13
"Popolari venete. Una soluzione alla milanese" titola
Il Corriere della Sera un lucido articolo di Stefano Righi che vi proponiamo di seguito, mentre ci sarebbe un'intesa di fatto secondo la quale il Fondo Atlante, di cui fanno parte Unicredit, Intesa, Cdp e varie altre istituzioni finanziarie e assicurative, tra cui Unipol, "si prenderebbe" Banca Popolare di Vicenza assumendosi al suo posto l'onere dell'inoptato e alleviando così l'impegno diretto sul quale Unicredit stessa aveva espresso forti perplessità , che unite a quelle di Intesa per il suo analogo impegno con Veneto Banca, hanno portato il Governo a promuvere gli accordi che hanno generato il fondo di salvataggio Atlante, privato ma con garanzie collaterali ben più ampe.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Lunedi 21 Marzo 2016 alle 10:52
Non siamo di certo felici di quello che sul crack di fatto, finanziario-economico, della Banca Popolare di Vicenza, di più, e della Veneto Banca, un po' meno, sta ora venendo fuori ma che non sta avvenendo ora, perchè tutto è successo quando altri non ne parlavano e noi eravamo i "cattivi" che pubblicavano, a... rischio e pericolo proprio, i warning sui due istituti dal 2010 con tanto di dati, assenti o confutati ad arte sui media compiacenti di casa.. loro. Non siamo contenti perchè il buco è tale che ci vorranno anni, se non di più, per sanarlo e non siamo felici di aver avuto ragione perchè l'ammanco è a carico soprattutto dei 118.000 risparmiatori e degli imprenditori veri (da ieri abbiamo iniziato a pubblicare in esclusiva l'elenco ufficiale dei 999 soci top, a partire dagli ultimi 99).
Continua a leggere