Oltre 130 milioni di fatturato, 280 congressi ed eventi con 15 mila espositori e 2,6 milioni di visitatori nel 2017. Sono i numeri di Italian exibition group (Ieg), la società delle fiere di Vicenza e Rimini, uno dei principali gruppi italiani del settore, che si sta preparando a debuttare in Borsa. La quotazione, salvo imprevisti, è prevista tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 2018. Solo che c'è anche il rovescio della medaglia: il debito nella holding di controllo, le azioni in pegno e una certa allegria contabile e gestionale fatta di commesse affidate senza gara, fatture per forniture che arrivano prima degli ordini e una vera e propria parentopoli tra manager e consulenti.
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Lega e M5S si scambiano insulti in continuazione e si danno del bugiardo reciprocamente anche per l'art. 9 sulla dichiarazione integrativa alla legge di bilancio (leggi condono sì, condono no) col presidente del consiglio Giuseppe Conte e, soprattutto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a provare a ridare un minimo di dignità a un Paese in via di definitiva distruzione, dopo l'azzeramento repentino dai tempi di tangentopoli di una classe politica di certo in parte corrotta, anche se spesso soprattutto per i propri "partiti" oltre che per vantaggi personali.
Venerdì 24 novembre il nostro corrispondente da Roma Angelo Di Natale, in un articolo titolato "Processo Veneto Banca, l'udienza preliminare e le rivelazioni simultanee dei primi 100 debitori, dell'era di Consoli ma anche no", scriveva: "...Il Corriere della Sera in perfetta contemporanea almeno con La Stampa, Il Messaggero e Il Gazzettino..., ha svelato i nomi dei primi cento debitori dell'istituto per entità delle esposizioni... in perfetta sincronia con la prima udienza" del processo contro i vertici della banca all'epoca in cui sarebbe maturato il suo crac. E stasera su La7 a Lilly Gruber durante Otto e Mezzo Pier Ferdinando Casini ha dichiarato: "Sono convinto che gli elenchi pubblicati dalla stampa non provengano dalla commissione d'inchiesta...!".
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ROMA, servizio esclusivo dal nostro corrispondente con ndd (note del direttore) di Giovanni Coviello. Nell'aula "Occorsio" della Corte d'Assise di Roma, prescelta per il previsto affollamento dell'udienza preliminare dinanzi a Lorenzo Ferri, il Gup del Tribunale, si respirava ieri mattina, 24 novembre, già prima dell'ora fissata, un'aria di mobilitazione civica e di attesa fiduciosa in un verdetto futuro che potrebbe rendere giustizia a migliaia di persone le quali si sentono truffate e ingannate e che in molti casi sono state scippate dei risparmi faticosamente acquisiti in una vita di lavoro e di rinunce.
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Dopo una denuncia di Rai Report di un anno fa, ripresa anche ieri sera (clicca qui e vedi l'ultimo servizio) presentando truffe ai danni di investitori anche vicentini in diamanti (sono in 100.000 gli acquirenti potenzialmente interessati) e dopo l'apertura di un'inchiesta per truffa aggravata presso la Procura di Milano e di due procedimenti per pratiche commerciali scorrette presso l'Autorità di garanzia per la concorrenza e il mercato arriva la notizia dei provvedimenti presi dall'Antitrust chiamata in causa insieme a Consob. L'Antitrust, scrive infatti la Stampa, «ha ritenuto gravemente ingannevoli e omissive le modalità di offerta dei diamanti da investimento» da parte delle società Intermarket Diamond Business (Idb) e Diamond Private Investment (Dpi) «anche attraverso gli istituti di credito con i quali rispettivamente operavano: Unicredit e Banco BPM (per Idb); Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena (per Dpi)». L'ammontare complessivo delle sanzioni, decise al termine di due istruttorie, è di 15,35 milioni di euro.
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L'elenco definitivo dei documenti di Bankitalia, scrive Gianluca Paolucci su la Stampa che riprendiamo parzialmente per i contenuti ceh riportava sempre ieri anche CorSera a firma di Fiorenza Sarzanini, arriverà (alla Commissione d'inchiesta parlamentare sulle banche, ndr) solo lunedì. Poi passerà ancora qualche giorno prima che i tutti i documenti arrivino a palazzo San Macuto, sede della commissione d'inchiesta sul sistema bancario. Giorni necessari per catalogare, in via Nazionale la grande mole di documenti - oltre 4200 fascicoli, una mole sterminata di pagine - che saranno messi a disposizione dei parlamentari.