Insinuazione al passivo di BPVi in LCA: come fare lo ha detto "Noi che credevamo nella BPVi": E domani tocca all'azione annunciata contro Bankitalia e Consob
Mercoledi 20 Settembre 2017 alle 22:08Sabato 16 settembre si è svolta una gremitissima assemblea generale che l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" aveva convocato presso il palasport di Via Cavalieri di Vittorio Veneto a Vicenza per dare informazioni sullo stato dell'arte della vicenda dopo il flop delle due banche venete che ha coinvolto duecentomila e passa risparmiatori soci. Abbiamo seguito in diretta l'evento e poi abbiamo pubblicato qui il video completo. Oggi vi proponiamo l'utile stralcio delle oltre 4 ore di assemblea di sabato che riguarda le modalità dell'insinuazione al passivo della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca) in Liquidazione coatta amministrativa (LCA).
Continua a leggereMattarella e Gentiloni "scalzino" Ignazio Visco da Bankitalia: l'appello di esponenti di spicco della società vicentina. VicenzaPiù aderisce
Lunedi 18 Settembre 2017 alle 18:20Pubblicato alle 11.34, aggiornato alle 18.18 in quanto il testo presente dell'appello è stranamente scomparso.
Pubblichiamo un appello al presidente della Repubblica e a quello del consiglio dei ministri a non rinnovare l'incarico di Governatore di Banca d'Italia a Ignazio Visco, protagonista in negativo delle vicende bancarie, tra cui i crolli di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che hanno colpito e stanno per colpire centinaia di migliaia di risparmiatori, che avevano riposto fiducia nell'organo supremo di controllo bancario in Italia. La firma dell'appello è stata apposta intanto da molti esponenti della società vicentina con numerosi nomi di spicco, del passato, del presente e, per quanto si propongono di fare, del futuro di Vicenza e del suo territorio ma anche attenti al Paese intero.
Continua a leggereIl salto di qualità di Luigi Ugone presidente di "Noi che credevamo nella BPVi": mentre il sistema tende a dilatare i tempi, i soldi ai soci truffati li diano Banca Italia, Consob e KPMG
Lunedi 18 Settembre 2017 alle 00:37Palasport di nuovo pieno, tasche sempre vuote dei soci ex BPVi: video dell'assemblea di Noi che credevamo nella BPVi
Sabato 16 Settembre 2017 alle 17:00
Stamattina, dalle 9.30 circa a oltre le 14, si è svolta presso il palasport di Via Cavalieri di Vittorio Veneto a Vicenza una gremitissima assemblea generale che l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" aveva convocato per dare informazioni sulle modalità di insinuazione al passivo della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca) in Liquidazione coatta amministrativa (LCA) e sulle alternative percorribili oltre che per fare il punto, con i per ora disponibili documenti dell'inchiesta sulla BPVi di Gianni Zonin. , sulle cause e sulle responsabilità politiche e delle autorità di controllo e vigilanza, in primis Bankitalia. che verrà chiamata in causa legalmente, insieme a Consob e società di revisione KPMG (per Veneto Banca era la PricewaterhouseCoopers, per rispondere dei danni economici e non solo dei soci dell'Istituto vicentino.
Continua a leggereIn corso l'Assemblea di "Noi che credevamo nella BPVi": in diretta FB, poi in differita streaming su VicenzaPiùTv e on demand anche su VicenzaPiu.com
Sabato 16 Settembre 2017 alle 09:00Luigi Ugone invita Gianni Zonin all'assemblea "Noi che credevamo nella BPVi" di sabato 16. VicenzaPiù ai soci: anche tutti voi inviate mail al vostro ex presidente e convincetelo. Come lui... convinceva tutti voi
Lunedi 11 Settembre 2017 alle 23:02Sabato 16 settembre dalle 9 presso il palasport di Via Cavalieri di Vittorio Veneto a Vicenza l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" ha convocato un'assemblea generale per dare informazioni sulle modalità di insinuazione al passivo della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca) in Liquidazione coatta amministrativa (LCA) e sulle alternative percorribili. Luigi Ugone, il suo tenace presidente, annuncia che saranno presenti altre associazioni, economisti internazionali e studi legali ma lamcia la sua solita e graffiante provocazione invitando ad incontrare i "suoi" vecchi soci Gianni Zonin, l'ex presidente della BPVi per 20 anni dopo essere stato nels uo cda per altri 16 anni.
Continua a leggereI soci della BPVi manifestano il 21 luglio con "Noi che credevamo nella BPVi" e altre associazioni e Pierpaolo Baretta accetta il confronto. Luigi Ugone: mi hanno denunciato!
Sabato 22 Luglio 2017 alle 15:19
Vi proponiamo, dopo quello introdutivo di ieri, un docuvideo che registra fedelmente (pur se con qualche minimo stacco dovuto a problemi operativi e con gli ultimi minuti di immagini un po'... nebbiose, per un problema tecnico di cui ci scusiamo anche se sono totalmente fruibili in video e audio) la cronaca di ieri a fronte della "disattenzione" dei media tradizionali locali che hanno pubblicato ben poco a corredo di foto solo dell'inizio della protesta quando erano ancora pochi a Villa Lattes i soci della Banca Popolare di Vicenza, poi arrivati a centinaia, anche se sempre pochissimi rispetto ai "truffati" (definizone di Baretta), a "pressare" il sottosegretario all'Economia, il veneto Pierpaolo Baretta.
Continua a leggereDopo la sua intervista a La Stampa sul padre Gianni Zonin e sulla BPVi, Luigi Ugone scrive a Francesco Zonin: "lei non sa cosa significa perdere tutto!"
Domenica 16 Luglio 2017 alle 18:20Luigi Ugone, presidente dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVi", risponde alle dichiarazioni dai Francesco Zonin a La Stampa, che le ha pubblicate l'8 luglio, durante un'intervista a Piazza dei Signori, che riportiamo in fondo* e in cui ha parlato dell'azienda in crescita, dei beni ceduti ai figli dal padre Gianni Zonin, della sua "passegggiata" in Via Montenapoleone a Milano, degl ulivi bruciati in una tenuta a Brindisi, dei 24 milioni persi dalla famiglia in titoli della Banca Popolare di Vicenza e del desiderio dei tre figli che l'ex presidente della ora ex banca lasciasse da tempo la guida dell'Isituto.Â
Egr. dr. Francesco Zonin, leggendo la sua intervista a La Stampa, molti ci hanno chiesto di risponderle. Lo facciamo con le prossime righe in maniera pacata e mordendoci la lingua. Vorremmo chiarire i punti seguenti (nella foto Gianni Zonin con la moglie Silvana e i figli Domenico, Michele e Francesco).
Continua a leggereI soci di "Noi che credevamo nella BPVi" costringono Achille Variati ad aprire i cancelli chiusi di Palazzo Trissino e a subire un nuovo "atterramento" da parte di Luigi Ugone
Lunedi 10 Luglio 2017 alle 23:21Pubblicato alle 20-53, aggiornaato alle 23.21. Se dopo l'assemblea al Palasport di Viale Vittorio Veneto bisognava avere una conferma che l'unico personaggio pubblico e l'unico gruppo di vicentini in grado di mettere in difficoltà quel maestro della navigazione politica che è Achille Variati, ebbene oggi la conferma l'hanno data con forza pari alla dignità Luigi Ugone e gli associati a "Noi che credevamo nella BPVi", di cui è presidente e di cui gli oltre 100 rappresentanti odierni davanti e poi dentro Palazzo Trissino hanno mostrato la disperazione a un Variati che per la prima volta è stato costretto a definirli "truffati" da Gianni Zonin e dal sistema finaanziario. Abbiamo trasmesso in diretta su FB la cronaca dell'incontro scontro (Variati ha dovuto aprire i cancelli prima fatti chiudere daavntia lal folla e già questo è significativo), ma ve la riproponiamo qui.
Continua a leggereNoi che credevamo nella BpVi lunedì mattina davanti a Palazzo Trissino, il video appello di Luigi Ugone e Mario Zambon ai parlamentari: il decreto non va approvato
Domenica 9 Luglio 2017 alle 23:23
Pubblicato il 7 luglio alle 12.12, aggiornato oggi 9 luglio alle 23.23. Noi che credevamo nella BPVi lunedì 10 luglio, alle 10, sarà davanti al Municipio di Vicenza per protestare contro il decreto sulle banche venete. L'associazione, infatti, chiede alla Camera dei deputati di "non votare il decreto di messa in liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca perchè il decreto nega il diritto a quasi centomila cittadini di far causa alla banca che ha ingiustamente azzerato i loro risparmi. Questo è indegno di una qualunque democrazia!".Â
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