BPVi - Veneto Banca, il decreto Mps possibile rete di sicurezza per ricapitalizzazione: ma in ballo ci sono 1.300 mln di bond subordinati di cui 250 ai risparmiatori
Sabato 10 Dicembre 2016 alle 11:19
di Federico Nicoletti, da Il Corriere del Veneto
Il decreto per mettere in sicurezza l'aumento di capitale di Mps paracadute anche per la ricapitalizzazione delle due ex popolari venete. È quanto emerge dalle indiscrezioni sulla norma che il governo si prepara a varare. Ma resta da vedere, nel caso di Bpvi e Veneto Banca, come verrebbero trattati i 250 milioni di bond subordinati in mano ai risparmiatori, dei 1.300 toccati da ipotetiche conversioni.
Il caso Montepaschi potrebbe stendere una rete di sicurezza anche per le ricapitalizzazioni delle ex popolari venete. Pur se non indolore, nel caso in cui Atlante non facesse da solo, visto che in ballo ci sono in particolare 250 milioni di euro di bond subordinati in mano ai risparmiatori retail, sul totale di 1,3 miliardi potenzialmente toccati.
Continua a leggereBanche venete, sottosegretario Baretta: manca disegno sulla finanza veneta
Giovedi 8 Dicembre 2016 alle 17:22
Una lettura critica delle vicende delle banche venete deve partire dalla necessità di fare chiarezza. Non ho mai parlato di speculatori, perché credo sia corretto parlare di risparmiatori, distinguendo tra risparmiatori azionisti, risparmiatori obbligazionisti e risparmiatori correntisti. Tra di loro, anche tra coloro che sono stati truffati, ci sono posizioni e responsabilità diverse che fanno emergere con forza il problema dell'assenza di educazione finanziaria nel nostro Paese.
Continua a leggereGianni Zonin denuncia chi lui doveva controllare in BPVi e i suoi legali Lambertini e Benatti organizzano e presiedono convegni accreditati introdotti da Antonino Cappelleri
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 23:38
L'intreccio opaco tra vigilanti e vigilati ha consegnato il credito a manager incapaci: i "casi" Iorio, "salvatore" di BPVi e Zonin, e Viola, silurato in MPS e promosso in Veneto
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 08:30
Rottamiamo i banchieri dilettanti e chi li ha scelti
Danni permanenti - il prossimo esecutivo dovrebbe fare piazza pulita di quell'intreccio opaco tra vigilanti e vigilati che ha consegnato il credito a manager incapaci
di Giorgio Meletti, da Il Fatto Quotidiano
Matteo Renzi è saltato sulla mina referendum prima di rottamare la categoria che forse lo meritava di più: i banchieri, centrali e periferici. Ci lascia in eredità l'urgenza di definire nuove regole per la selezione della classe dirigente del credito. Ce n'è bisogno perché ormai è sotto gli occhi di tutti quanto il sistema bancario sia da considerare, mutuando il linguaggio dell'Antitrust, un'area "a fallimento di mercato". Il mercato non è in grado di tenere in piedi le banche anche perché non è stato capace di selezionare i manager in modo efficace.
Fabrizio Viola si rimbocca le maniche: è il leader maximo sia di BPVi che di Veneto Banca ormai... fuse. A Iorio 1.5 mln di euro
Martedi 6 Dicembre 2016 alle 20:00
Lo aveva anticipato Stefano Righi il 21 novembre su Il Corriere della Sera, lo avevamo rilanciato noi il 24, tutti lo hanno previsto ieri e oggi arriva l'ufficialità di Fabrizio Viola come nuovo Ad di Banca Popolare di Vicenza, al posto di Francesco Iorio, a cui Mion & c. dovranno corrispondere la lauta indennità di preavviso, più vicina a 1,5 milioni di euro piuttosto che a uno solo... Ma oggi il mondo finanziario apprende anche dell'ingresso di Viola nel Cda di Veneto Banca in cui assume anche il ruolo di Presidente del Comitato Strategico. In una frase ora è lui, Fabrizio Viola, ex MPS oltre che ex vice direttore di BPVi uscito per contrasti con Gianni Zonin, la guida unica delle due ex Popolari venete verso la loro fusione. Ci sarà , poco, tempo per valutare gli effetti complessivi della doppia nomina e della fusione, ma per ora pubblichiamo di seguito le due note ufficiali di BPVi e Veneto banca.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza, si è dimesso Francesco Iorio. Ipotesi Fabrizio Viola alla guida della banca post fusione
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 11:18
Su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ma non solo comincia a vacillare l'infallibilità di Banca d'Italia: la sua risposta da... Trequattrini a Malagutti che replica a modino
Domenica 4 Dicembre 2016 alle 13:25
Prime sentenze contro Bankitalia e Consob per mancato controllo: per i soci BPVi e Veneto Banca si prospettano "patrimoni" ben più consistenti da cui attingere i ristori
Sabato 3 Dicembre 2016 alle 18:17
Veneto Banca: 100 milioni alle imprese di Confindustria Vicenza
Giovedi 1 Dicembre 2016 alle 12:35
Banche, mina scadenze fiscali da 70 miliardi: prelievi correntisti drenano la liquidità degli istituti più a rischio come Mps, BPVI e Veneto Banca
Mercoledi 30 Novembre 2016 alle 08:57
Inizia un dicembre molto delicato per la liquidità delle banche italiane più fragili: che per non fare nomi nuovi sono Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le quattro "good bank" e le Casse di Cesena e Rimini; tutte chi più chi meno con piani di salvataggio in corso. Detto che la liquidità è quasi sempre la vera e sola ragione per cui una banca chiude bottega (alle carenze patrimoniali ci sono vari rimedi, ben pochi invece quando i flussi si asciugano per mancanza di fiducia dei depositanti), ci sono un fattore stagionale e uno contingente che in queste ore mettono sul chi vive alcuni banchieri e la vigilanza. Il motivo stagionale sono i "riversamenti fiscali": novembre e dicembre sono i mesi in cui più alti sono i deflussi dai conti correnti per onorare le scadenze fiscali. Continua a leggere