Con Marian Bratu, l'operaio delle Acciaierie Venete morto il 26 dicembre dopo oltre 7 mesi di agonia e atroci dolori per le ustioni riportate mentre lavorava e il boscaiolo morto il 27 dicembre a Chiuppano (VI), sono 700 i lavoratori morti per infortunio nei luoghi di lavoro da inizio anno. Questo numero spaventoso è certificato dalle liste dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro curato da Carlo Soricelli. Inoltre, se si considerano anche i decessi in itinere, le lavoratrici e i lavoratori morti (la stima è prudenziale) salgono a oltre 1400. In Veneto i morti sono 69: Venezia (12), Belluno (6), Padova‎ (5), Rovigo (3), Treviso (15), Verona (18), Vicenza (10).
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La Lega sembra essersi dimenticata del suo cavallo di battaglia: prima i veneti". Così il capogruppo del
Pd in Consiglio regionale
Stefano Fracasso commenta le tante voci polemiche che si stanno alzando in Veneto contro i possibili effetti del decreto "dignità ". "
Già lo scorso primo luglio spiegavo come il decreto 'dignità ', al posto di difendere i lavoratori, avrebbe creato disoccupazione, soprattutto in un settore caro al Veneto come quello del turismo - sottolinea Fracasso -.Â
Col passare delle settimane sono sempre di più gli imprenditori e gli industriali che attaccano la frittata che il Governo 5 Stelle - Lega rischia di fare con questo provvedimento.Â
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Il "
decreto dignità " è fortemente penalizzante per le aziende del terziario di mercato. E' la sintesi del sentimento degli imprenditori del commercio del turismo e dei servizi, chiamati a raccolta da
Confcommercio Vicenza, presso il Centro Formazione Esac, per analizzare punto per punto il provvedimento. L'unanimità con la quale il verdetto sfavorevole è stato espresso dà la misura di quanto siano attese le modifiche al decreto del Governo, prima che questo diventi definitivamente legge dello Stato. L'auspicio è che nell'iter per superare il vaglio delle Camere, si giunga a un testo meno penalizzante per le imprese, soprattutto sul piano della flessibilità legata al contratto a tempo determinato e all'indennizzo ai lavoratori nei casi in cui risulti illegittimo il licenziamento.
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Oggi 26 luglio nel corso dell'audizione in Conferenza dei Presidenti delle Regioni del Viceministro all'Economia e Finanze
Massimo Garavaglia, il Veneto ha proposto che il Governo valuti la fattibilità di affidare alla Banca d'Italia il
servizio di tesoreria per tutte le Regioni. Lo rende noto il vicepresidente
Gianluca Forcolin. "
Ormai le gare di tesoreria - spiega lo stesso Forcolin -
stanno andando deserte in tutte le Regioni anche dove i conti sono in regola ed i bilanci sono virtuosi. Il mondo è cambiato. Le banche tutte, grandi e piccole, locali, nazionali e internazionali non hanno nessun interesse a svolgere i servizi di tesoreria regionali: hanno di fronte regole contabili sempre più complesse e complicate, costi ingenti di revisione dei software, esperienze professionali storiche ormai non più presenti per l'elevato turn-over in un settore così specifico".
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La 15.ma edizione del Rapporto statistico, realizzato dalla Regione e appena pubblicato, pone al centro delle analisi le "specialità " del Veneto. Lo sottolinea il presidente della Regione
Luca Zaia, anticipando che "
grazie al prezioso lavoro dei nostri uffici di statistica, il volume intende approfondire quegli elementi che identificano e differenziano la società , l'economia e il territorio della nostra regione, al fine di evidenziare i punti di forza e i fattori di sviluppo che ne contraddistinguono l'identità ".
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Un provvedimento sciagurato, che rappresenta una sostanziale retromarcia per quanto riguarda il sostegno alle imprese e al lavoro. Le misure annunciate dal Governo rischiano di aumentare la precarietà incentivando le aziende a non rinnovare i contratti e a cambiare continuamente i propri dipendenti". È quanto afferma
Alessandra Moretti, Consigliera regionale del
Partito Democratico a proposito del Decreto dignità in discussione la prossima settimana in Parlamento. "
Questa regressione avrà un costo pesante per tutti: con le rigidità che introduce, paralizzerà il processo di riforma del mercato del lavoro e porterà a una consistente perdita di posti, così come denunciato dal presidente dell'Inps Tito Boeri ma anche da Confindustria e associazioni di categoria, economiche e sociali.Â
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"La
Fipe -
Federazione Italiana Pubblici Esercizi - come scrive nella nota che pubblichiamo - ha appreso con preoccupazione alcune indiscrezioni relative all'intenzione del Governo di limitare l'utilizzo del
voucher alle sole strutture ricettive, e non più alle aziende del settore turismo che applicano il contratto collettivo. La sua reintroduzione, fortemente auspicata dalla Federazione, implicherebbe la restituzione alle aziende del settore della possibilità di avere a disposizione uno strumento legale e tracciabile per regolamentare le prestazioni di lavoro occasionali.".
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Nel giorno della morte di
Sergio Marchionne, i protagonisti del capitalismo italiano e della politica si affannano a costruire un'immagine condivisa, ecumenica, perfino nazional popolare del manager. Ma questo santino di Marchionne è completamente fasullo. Marchionne ha salvato la Fiat, ma ha distrutto tutto quello che la Fiat rappresentava per questo Paese. Perché non rispondeva a logiche di politica industriale o di ricerca del consenso, ma strettamente finanziarie, il suo (lauto) stipendio dipendeva dalla soddisfazione dell'azionista di riferimento, cioè la Exor della famiglia Agnelli e di John Elkann, non dall'impatto delle sue scelte sul Paese.
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Milano Marittima è la località di villeggiatura ideale per chi vuole trascorrere un periodo di vacanza al mare. Un litorale tra i più belli d'Italia, parchi divertimento e attrazioni per tutti i gusti. Oltre a una serie di strutture ricettive che fanno dell'accoglienza e del benessere dell'ospite il punto di partenza della loro offerta. Il sapore del sale sulla pelle, i piedi nella sabbia e una miriade di cose da fare dalle prime luci del giorno per arrivare fino a notte fonda.
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Leggo il titolo, simile a tanti altri, di Repubblica.it "
E' morto Sergio Marchionne, l'uomo che salvò l'auto italiana" e mi viene da pensare che sarebbe giusto e doveroso riconoscere che sono stati i lavoratori della
Fiat con i loro sacrifici, la perdita di diritti, i ritmi di lavoro sempre maggiori, i licenziamenti che hanno dovuto subire grazie al "metodo Marchionne" sostenuto da governi compiacenti a "salvare" la Fiat. Un'azienda che è stata trasferita all'estero, che ha avuto aiuti e incentivi statali di ogni genere.
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Fare acquisti online o utilizzare la propria carta di credito all'estero, magari mentre ci si trova per vacanza, può diventare un problema se si è molto diffidenti. Proprio per questo, utilizzare una carta di credito prepagata può essere sicuramente un'idea per sentirsi più sicuri e protetti. Le carte di credito prepagate, sono una delle soluzioni migliori, per proteggere il proprio conto in banca e i risparmi presenti al suo interno.
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