Quotidiano

Categorie: Politica, Economia&Aziende

A4 Holding: breve storia triste di come il pubblico, la provincia a trazione Schneck, cede al privato e i cittadini pagano

Giovedi 13 Luglio 2017 alle 09:36
ArticleImage L'impresa privata batte la cosa pubblica 5 a 0. Verrebbe da dire questo analizzando la storia recente della partecipazione della Provincia di Vicenza ad A4 Holding la società che, tra le altre cose, controlla l'omonima autostrada. Chiariamo subito, giudicare un percorso lungo più di una decade con il senno di poi è troppo facile: serve un esercizio di indulgenza, di controllo del contesto. Quell "'intorno" che la fredda osservazione dei numeri, delle nude cifre, non può dare. Eppure il senso di sconfitta resta. L'Holding è controllata a distanza da privati, spagnoli per di più, che con le infrastrutture sanno o pensano di saper guadagnare. La Provincia di Vicenza, come il Comune altri enti pubblici del vasto territorio solcato dall'autostrada, hanno comprato, in particolare la prima, partecipazioni a tanto e le hanno rivendute a poco, ma soprattutto si sono trovate nella difficile situazione di dover vendere uno dei "gioielli della corona", perdendoci parecchi milioni. Soldi dei cittadini, mica loro.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Padoan loda il Fondo Atlante per aver evitato lo spacchettamento di BPVi e Veneto Banca e per aver rivitalizzato il mercato degli NPL. Intesa Sanpaolo se ne compiace...

Giovedi 13 Luglio 2017 alle 00:04
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Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un passaggio del suo intervento all'assemblea dell'Abi, riporatato da Radiocor, ha lodato il coraggio degli azionisti del Fondo Atlante e gli amministratori delle banche ora in liquidazione coatta amministrativa: "Il Fondo Atlante II ha contribuito a rivitalizzare il mercato dei crediti in sofferenza", ha detto il ministro, ricordando anche che con la liquidazione delle due banche venete gli azionisti del Fondo Atlante I hanno visto sfumare 3,5 dei 4,25 miliardi di euro complessivamente investiti.

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Già 1122 ricorsi all'Arbitro per le Controversie Finanziarie: una possibile soluzione contro le violazioni di BPVi e Veneto Banca

Martedi 11 Luglio 2017 alle 20:58
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Nei primi 6 mesi di attività, l'ACF Consob (Arbitro per le Controversie Finanziarie) ha ricevuto 1122 ricorsi, di cui oltre un terzo dal Veneto. Nella ripartizione territoriale il Veneto è, quindi, nettamente prevalente come regione. Nel complesso c'è una prevalenza di ricorsi che arrivano dal Nord Italia e questo è fisiologico tenendo conto che la maggior parte della ricchezza nazionale è nel Nord' in Italia. Lo ha detto oggi Giampaolo Eduardo Barbuzzi, presidente Arbitro per le controversie finanziarie (Acf),  ai giornalisti che gli chiedevano sui ricorsi legati alle banche venete, le ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Dl BPVi e Veneto Banca: il via libera Antitrust per "affare" Intesa e le esternazioni di Baretta e Padoan

Martedi 11 Luglio 2017 alle 00:16
ArticleImage Nell'Aula della Camera e' iniziata la discussione generale sul decreto legge per le ex banche venete, ora poste in liquidazione coatta amministrativa, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L'esame degli emendamenti e' in programma domani dalle 14. L'Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato (Antitrust) ha, intanto, dato il via libera a Intesa Sanpaolo per l'acquisizione degli attivi e rami di azienda di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Come si legge nell'ultimo bollettino l'Antitrust ha deciso "di non avviare l'istruttoria". Tenuto conto della "comprovata mancanza di interesse all'acquisizione dei rami di impresa in oggetto da parte di altri operatori di mercato non si ritiene che la concentrazione in esame sia idonea a pregiudicare l'assetto concorrenziale" nei mercati spiega l'Autorita'.

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Decreto BPVi, dopo pressing soci sindaco Achille Variati vs Luciano Vescovi ex Banca Nuova e presidente di Confindustria Vicenza: il gioco delle parti dei re del "Bacchiglino"?

Lunedi 10 Luglio 2017 alle 23:46
ArticleImage "Cambiare il decreto legge sulle banche venete in fase di conversione in legge per tutelare gli azionisti-risparmiatori": è quanto, sia pure tardivamente e dopo le forti pressioni ricevute oggi durante la manifestazione di "Noi che credevamo nella BPVi" che l'ha messo di nuovo di fronte alle sue "responsabilità" politiche ed etiche, chiede il sindaco di Vicenza, Achille Variati, mentre ben diverso obiettivo, secondo Radiocor Il Sole 24 Ore, persegue Confindustria Vicenza per bocca del presidente Luciano Vescovi, ex vice presidente di Banca Nuova, la controllata siciliana della Banca Popolare di Vicenza, e successore designato da Giuseppe Zigliotto, ex membro del Cda della BPVi indagato insieme a Gianni Zonin.

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Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende

I soci di "Noi che credevamo nella BPVi" costringono Achille Variati ad aprire i cancelli chiusi di Palazzo Trissino e a subire un nuovo "atterramento" da parte di Luigi Ugone

Lunedi 10 Luglio 2017 alle 23:21

Pubblicato alle 20-53, aggiornaato alle 23.21. Se dopo l'assemblea al Palasport di Viale Vittorio Veneto bisognava avere una conferma che l'unico personaggio pubblico e l'unico gruppo di vicentini in grado di mettere in difficoltà quel maestro della navigazione politica che è Achille Variati, ebbene oggi la conferma l'hanno data con forza pari alla dignità Luigi Ugone e gli associati a "Noi che credevamo nella BPVi", di cui è presidente e di cui gli oltre 100 rappresentanti odierni davanti e poi dentro Palazzo Trissino hanno mostrato la disperazione a un Variati che per la prima volta è stato costretto a definirli "truffati" da Gianni Zonin e dal sistema finaanziario. Abbiamo  trasmesso in diretta su FB la cronaca dell'incontro scontro (Variati ha dovuto aprire i cancelli prima fatti chiudere daavntia lal folla  e già questo è significativo), ma ve la riproponiamo qui.

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Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Noi che credevamo nella BpVi lunedì mattina davanti a Palazzo Trissino, il video appello di Luigi Ugone e Mario Zambon ai parlamentari: il decreto non va approvato

Domenica 9 Luglio 2017 alle 23:23

Pubblicato il 7 luglio alle 12.12, aggiornato oggi 9 luglio alle 23.23. Noi che credevamo nella BPVi lunedì 10 luglio, alle 10, sarà davanti al Municipio di Vicenza per protestare contro il decreto sulle banche venete. L'associazione, infatti, chiede alla Camera dei deputati di "non votare il decreto di messa in liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca perchè il decreto nega il diritto a quasi centomila cittadini di far causa alla banca che ha ingiustamente azzerato i loro risparmi. Questo è indegno di una qualunque democrazia!". 

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Categorie: Economia&Aziende

Sette banche da “salvare”, il conto per l’Italia arriva a 68 miliardi. Il Fatto: 32 solo per BPVi e Veneto Banca

Domenica 9 Luglio 2017 alle 17:55
ArticleImage Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco sono molto contenti. Il crac della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, lasciate marcire per anni da una Vigilanza bancaria distratta se non complice, è stato risolto impegnando 17 miliardi dei contribuenti, ma era "l'unica soluzione, comunque la migliore". E adesso, soprattutto, ci assicurano che la crisi bancaria è finita, che è tutto a posto, non ci sono altre minacce in vista. È vero, lo avevano già detto il 22 novembre 2015, dopo il come sempre frettoloso e sgarruppato bail-in all'italiana di Banca Marche, Etruria, Cassa Ferrara e Carichieti.

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Banche e vigilanza, cosa non ha funzionato. Il Sole 24 Ore Plus: Banca Popolare di Vicenza ispezionata sei volte!

Sabato 8 Luglio 2017 alle 23:23
ArticleImage Cosa non ha funzionato nei controlli interni ed esterni lungo i tragitti verso i dissesti di Mps, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, ma anche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti? Se oltre mezzo milione di piccoli investitori hanno visto bruciare decine di miliardi di risparmi allocati in azioni e bond subordinati, un problema di vigilanza evidentemente c'è stato. Strumenti giuridici per tutelare i risparmiatori, azionisti in primis, e far valere la responsabilità delle autorità di controllo ci sono. Ma le situazioni variano caso per caso.

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Categorie: Economia&Aziende

Il decreto col turbo che salva Zonin & c., Il Sole 24 Ore Plus: la norma «domenicale» scongiura le più gravi conseguenze penali. Poco ci manca che soci debbano chiedere scusa...

Sabato 8 Luglio 2017 alle 23:05
ArticleImage «Una liquidazione coatta amministrativa, quella di BpVi e VB costruita per non lasciare alcuna traccia di insolvenza e rendere così vana (o comunque smontabile) ogni iniziativa delle procure. Un decreto giuridicamente così raffinato da rasentare il luciferino». È il commento di un affermato civilista esperto in procedure concorsuali alla lettura del «turbodecreto» 99 firmato domenica 25 giugno. Un dissesto «o quasi dissesto» (come recita il decreto) ma nessuna bancarotta, e dunque nessuna par condicio creditorum da rispettare. Anzi continuità aziendale garantita dallo Stato per i rapporti debito credito delle due banche e nessuno squilibrio, neppure per la parte relativa agli Npl: i liquidatori saranno assistiti dallo Stato che verserà denaro onde consentire un' "ordinata" procedura di recupero.

 

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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