Archivio per tag: Alessandro Penati

Categorie: Banche, Economia&Aziende

Transazione BPVi, perchè a 9 euro ce lo spiega l'esperto. Che bissa su Veneto Banca

Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 13:46
ArticleImage Torniamo a parlare dell'offerta transattiva che la nuova dirigenza della Banca Popolare di Vicenza ha proposto ai "vecchi" azionisti, i famosi 9 euro in cambio "dell'impegno, da parte del socio, a non agire nei confronti della Banca per i temi inerenti al proprio investimento in azioni di BPVi o Veneto Banca o società del Gruppo." Detto che i discorsi che faremo per la ex Popolare vicentina valgono sic et simpiciter anche per il 15% offero ai poveri soci (o soci ora poveri, fate voi) di Veneto Banca, come già ribadito in un articolo precedente tale offerta rappresenta un "unicum" nel panorama italiano, mai prima d'ora, infatti, agli azionisti di una società di simili dimensioni era stato offerto un "ristoro" (termine che la Treccani definisce come "aiuto, conforto, consolazione"), non quindi una proposta di riacquisto azionario. Ma proprio in quanto trattasi di un "unicum" riteniamo doverose chiederci quale sia la "ratio" di questa iniziativa. E la risposta è evidente, non si tratta di un "aiuto, un conforto, una consolazione", ma del controvalore di un "impegno" (quello appunto di non far causa alla Banca).

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Categorie: Interviste, Banche, Economia&Aziende

Alessandro Penati: BPVi e Veneto Banca, un valore da libro dei sogni. Critiche e consensi

Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 23:41

Proponiamo quì l'intervista su Monitorimmobiliare ad Alessandro Penati, presidente di Quaestio, la Sgr a cui fanno capo i fondi Atlante I, che ha finora immesso ben 3.5 miliardi di euro nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca, e Atlante II. Penati denuncia chiaramente di aver trovato nelle due ex Popolari venete dei numeri incredibilmente peggiori di quelli prospettati ("valori da libro dei sogni"), fa riferimento a responsabilità pesanti, si mostra fiducioso, apparentemente almeno, ma anche professionalmente preoccupato per il progetto fatto per le due banche, che erano praticamete fallite ad agosto e che ancora oggi fanno fatica a venir fuori da una situazione che appare ancora tesa, critica una parte del sistema bancario che ha svalutato la partecipazione in Atlante evidenziandio di fatto una sfiducioa di fondo sulla sua gestione e focalizza la necessità, e la convizione, di potersi liberare degli NPL valorizzandoli con formule innovative...

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BPVi - Veneto Banca, il decreto Mps possibile rete di sicurezza per ricapitalizzazione: ma in ballo ci sono 1.300 mln di bond subordinati di cui 250 ai risparmiatori

Sabato 10 Dicembre 2016 alle 11:19
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di Federico Nicoletti, da Il Corriere del Veneto

Il decreto per mettere in sicurezza l'aumento di capitale di Mps paracadute anche per la ricapitalizzazione delle due ex popolari venete. È quanto emerge dalle indiscrezioni sulla norma che il governo si prepara a varare. Ma resta da vedere, nel caso di Bpvi e Veneto Banca, come verrebbero trattati i 250 milioni di bond subordinati in mano ai risparmiatori, dei 1.300 toccati da ipotetiche conversioni.

Il caso Montepaschi potrebbe stendere una rete di sicurezza anche per le ricapitalizzazioni delle ex popolari venete. Pur se non indolore, nel caso in cui Atlante non facesse da solo, visto che in ballo ci sono in particolare 250 milioni di euro di bond subordinati in mano ai risparmiatori retail, sul totale di 1,3 miliardi potenzialmente toccati.

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Nozze riparatrici tra Veneto Banca e BPVi, Occhio di lince: non le celebreranno i "divisi" Mion e Iorio e servono 2,5 miliardi di euro... almeno

Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 17:07
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Su Lettera 43 a firma di Occhio di lince c'è un interessante articolo sulle due ex Popolari Venete che vi proponiamo di seguito e che ha un titolo illuminante: "Veneto Banca e BPVi, le difficili nozze riparatrici. La Bce spinge per la fusione Veneto Banca-BpVi. Ma non mancano gli ostacoli: esuberi, cessione dei Npl, ricerca di investitori". Ma fusione o non fusione, resta la questione che queste due banche sembrano non avere alcun futuro, né da sole né tantomeno assieme. Difficile, se non impossibile, appare, infatti, trovare qualcuno che ci voglia mettere dei quattrini magari a sconto con azioni emesse a 0,05 euro, metà del valore attuale di ognuna, perchè quello in effetti sarebbe il valore oggi. E magari non per ognuna di esse per l'accoppiata... se la BCE farà meglio i conti visto che per Danièle Nouy servirebbero almeno 2,5 mld di euro, ma per noi, immodestamente, ne mancano già altrettanti solo per la Banca Popolare di Vicenza.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Nella semestrale della BPVi ci sono crediti fiscali per 1.6 miliardi di euro. Per monetizzarli serve un utile doppio oppure a mancare nei conti sono circa 3 miliardi

Martedi 18 Ottobre 2016 alle 23:06
ArticleImage Di osservazioni da fare sulla relazione semestrale della Banca Popolare di Vicenza ce ne sarebbero da fare molte e ci scusiamo con chi ci legge se una, fondamentale per il futuro dell'Istituto ma anche per le possibilità dei soci traditi di rifardsi, la riportiamo più in dettaglio solo oggi, dopo averla, però, preannunciata altre volte. Ma il tempo è molto avaro con noi, che dividiamo il nostro lavoro quotidiano, per quanto riguarda la ex banca dei vicentini, rivelatasi molto più la cassa di alcuni di loro  eperciò affezioniati alla gestione dell'ex presidente Gianni Zonin, tra la ricostruzione del passato (di cui è ormai pietra miliare "Vicenza. La città sbancata" di cui è in arrivo la seconda, arricchita edizione dopo che andata esaurita anche la seconda ristampa della prima edizione) e la segnalazione e la verifica dei passi compiuti dal nuovo Cda.

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Penati di Quaestio e Atlante: per BPVi e Veneto Banca troppi costi ma nessun problema di liquidità

Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 19:45
ArticleImage Il presidente di Questio risponde alle osservazioni di Moody's, si definisce ottimista sugli Npl e stima che il mercato possa assorbire 35 miliardi. Quanto a nuovi aumenti di capitale, Atlante li ha già calcolati e le risorse ci sono

Per le banche venete controllate da Atlante, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, non c'è alcun problema di liquidità. Ma "il cost-income ratio di una è del 103℅ e dell'altra del 97%. Non so che dire, una banca con quel cost-income ratio non può reggere". Lo ha dichiarato oggi il presidente di Quaestio, la Sgr che gestisce il fondo Atlante, Alessandro Penati, in risposta alle osservazioni di Moody's, che ieri ha sostenuto che l'eventuale vittoria del no al referendum costituzionale e la possibile caduta del governo creerebbe problemi alle quattro banche ritenute più fragili, ovvero Mps e Carige oltre alle due venete, allontanando i potenziali investitori e mettendone così a gli aumenti di capitale previsti o eventuali.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Per BPVi e Veneto banca in corsa anche i fondi Apollo e Apax

Domenica 9 Ottobre 2016 alle 11:40
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Di Sara Bennewitz, da la Repubblica

Banche venete nel mirino degli investitori esteri. Non solo Jaime Dimon di Jp Morgan, avrebbe avvicinato Alessandro Penati di Atlante, per fare un'offerta su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ma anche Apax, Apollo e Jc Flowers si sarebbero già fatte avanti. Solo che prima di aver completato una ristrutturazione finanziaria e industriale le due banche sono appetibili solo a prezzi stracciati, e inferiori rispetto a quanto pagato da Atlante in aumento di capitale (0,34 volte il tangible asset), ma al momento il fondo non ha fretta. Penati resta convinto, che per quanto quella delle banche venete sia un'impresa titanica, l'operazione è possibile. Certo risanare le banche non è la missione di Atlante, che è nato per altri scopi, tuttavia solo dopo aver avviato la ristrutturazione, il fondo potrebbe aprire il capitale delle due banche ai private equity o ad altri istituti interessati a co-investire insieme al fondo.

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Banche: da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca fino a Monte dei Paschi di Siena, sistema di vasi comunicanti per il Fondo Atlante

Venerdi 16 Settembre 2016 alle 21:47
ArticleImage BPVi e Veneto Banca alle prese con conti traballanti e svalutazioni per i Npl. Mps è l'operazione con cui guadagnare. Per non irritare gli investitori. Il risiko.

di Giovanna Faggionato, da Lettera 43 del 15 settembre 2016

A Vicenza non tornano i conti e quindi devono tornare a Siena. Se da una parte si perde, dall'altra si deve vincere, per non far pagare i big bancari e assicurativi e le società a partecipazione pubblica che hanno investito nel Fondo Atlante. L'entrata in campo del fondo controllato da Quaestio Sgr come salvatore e socio di controllo delle due ex popolari venete e il suo impegno per acquistare e guadagnare dalle sofferenze in eccesso delle banche italiane trasformano il sistema del credito in un circuito a vasi comunicanti. I riflettori sono puntati ora su Siena, ma i destini della banca più antica del mondo sono legati a quelli degli altri istituti sotto la regia di Alessandro Penati.

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MF, la "soluzione": per BPVi e Veneto Banca "fuse" un miliardo dai fondi Usa Atlas, Baupost, Centerbrige e Warburg Pincus

Martedi 6 Settembre 2016 alle 21:57
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di Andrea Montanari, da Milano Finanza

Le nuove Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza fanno gola. La conferma arriva dall'offerta formale e ufficiale che i quattro fondi internazionali Atlas, Baupost, Centerbrige e Warburg Pincus, secondo quanto appreso da fonti autorevoli vicine al dossier da MF-Milano Finanza, hanno consegnato lo scorso 1 settembre nelle mani di Alessandro Penati, presidente di Qaestio, la sgr che gestisce il fondo Atlante azionista quasi unico dei due istituti di credito del Nord-Est. I soggetti interessati, che si presentano uniti in cordata e indendono procedere alla fusione delle due banche, hanno dato la loro disponibilità a immettere nel nascente polo bancario Veneto-PopVi, subito un miliardo di euro cash per supportare il piano di rilancio e ristrutturazione attuato dai nuovi vertici degli istituti e avviare la fase-due del progetto industriale che, come già confermato dallo stesso Penati e pure dai rappresentanti delle due banche, dovrebbe passare giocoforza dall'aggregazione da definire nei prossimi mesi.

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Veneto Banca e BpVi fanno gruppo in nome di Atlante? Stefano Righi di CorSera: è prematuro. E 10 cent per due non fanno neanche 20 centesimi per una banca unica

Venerdi 12 Agosto 2016 alle 17:02
ArticleImage Mentre il Cda di Veneto Banca si è riunito ieri a Milano, fatto storico e significativo per l'Istituto montebellunese la cui proprietà quasi totalitaria, dopo l'azzeramento di fatto dei suoi precedenti 80.000 soci e dei 5 milardi di fanta valore delle azioni da loro possedute e ridotte a bricole, fa ora capo al Fondo Atlante 1 della milanesissima Quaestio Sgr di Alessandro Penati, si fa un gran discutere (blaterare) di fusione di Veneto Banca con l'altra banca acquistata da Atlante, la Banca Popolare di Vicenza, che ha lasciato col cerino acceso, e il corpo ustionato, 118.000 soci le cui fanta azioni sono passate da 62,50 euro a 10 centesimi l'una. Forse andando ben al di là dell'indirizzo espresso dal neo presidente di Veneto Banca, Beniamino Anselmi, condiviso dal suo omologo di Vicenza, Gianni Mion, e che pensa a integrazioni operative e commerciali alcuni, i soliti, commentatori locali si sono buttati a pesce morto sull'ipotesi della banca unica veneta, che, poi, tutto sarebbe fuorchè veneta.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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