In Veneto nei primi sei mesi dell'anno i volumi di pacchi consegnati attraverso la rete dei portalettere e del corriere espresso del Gruppo (SDA) sono stati 2.486.672 unità da ordini effettuati su Internet, il 10% circa dell'intero volume recapitato in Italia. Al primo posto c'è la provincia di Verona (circa 536.000 pacchi) seguita dalla provincia di Padova (507mila). A Venezia 451mila, 395.000 a Treviso, 388 mila a Vicenza e provincia. Chiudono la classifica (ma i numeri sono elevati in rapporto alla popolazione), Belluno con 118.253 pacchi e Rovigo a quota 90.000.
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Sull'accordo di fatto raggiunto con la Commissione per la Concorrenza della Ue per la "ricapitalizazione precauzionale" da parte dello Stato di Mps riferisce Radiocor precisando che il ministro Pier Carlo Padoan ha affermato che «formalmente ci saranno altri passaggi nelle prossime settimane ma quanto concordato avrà almeno due conseguenze positive: metterà sul mercato una banca forte e stabile, sostenibile che darà una mano allo sviluppo italiano nei prossimi anni e darà ulteriormente di fiducia alla soluzione dei problemi bancari che molto spesso sono stati esagerati e che gli accordi di oggi ridimensionano ulteriormente». Se la commissaria Margrethe Vestager ha dichiarato che l'accordo con Padoan «è un passo avanti per Mps e il settore bancario italiano», la notizia, arrivata mentre era in corso la riunione del consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Vicenza, ha parzialmente rinfrancato l'Ad Fabrizio Viola.
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"Investire Sgr è uno dei principali fondi d'investimento italiani ed europei, il fatto che in una singola operazione sia andata male non lo rende meno affidabile...". Così recitava in sintesi la difesa d'ufficio da parte dell'assessore Michela Cavalieri del potente fondo economico, incaricato dal comune di un studio prelimare "gratuito" per un futuro bando "senza condizionamenti" sull'alienazione di immobili comunali di pregio a favore di fondi immobiliari (nella foto gli assessori Cavalieri e Antonio Dalla Pozza che hanno sostenuto il sindaco Achille Variati nella sua scelta, ndr). E, aggiungevamo nel nostro articolo del 22 febbraio che la risposta secca era stata data «all'interrogazione di Liliana Zaltron, rappresentante in Consiglio Comunale del Movimento Cinque Stelle, che durante lo scorso dibattito sulle previsioni di bilancio aveva fatto notare come la società d'investimenti, come da noi anticipato e sottolineato localmente, fosse coinvolta in affari speculativi che hanno portato in bancarotta migliaia di piccoli risparmiatori».
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Dopo che il 3 gennaio Achille Variati faceva il suo ennesimo annuncio in pompa magna su "Un fondo immobiliare per ridisegnare Vicenza", il 7 gennaio su VicenzaPiu.com lanciavamo un preoccupato warning: "Investire Sgr incaricata da Achille Variati di studiare valorizzazione di immobili comunali: è coinvolta nel crac da 850 mln per chi ha comprato i suoi fondi immobiliari da Poste" e facevamo delle domande al sindaco, che, dopo aver provato a "vendere" una sua versione (in)credibile tramite un altro mezzo, evitava risposte chiare a cui non reagivano nè i media locali nè i politici di opposizione a parte Liliana Zaltron. La "consigliera" comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza il 10 gennaio depositava un'interrogazione in cui chiedeva: "- Il Sindaco e la Giunta erano a conoscenza del problema legato alla svalutazione dei due fondi immobiliari gestiti da Investire Sgr e sottoscritti da utenti delle Poste Italiane come riportato nell'articolo in premessa? - se non lo erano, come è stato possibile che il Sindaco e la Giunta abbiano "dato il via libera" a Investire Srg affinchè la stessa proponga a sue spese uno studio di fattibilità , senza prima aver fatto i dovuti approfondimenti?".
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Prima pubblicazione ore 16.30. Aggiornamento alle 18.00 con il comunicato di Poste Italiane che pubblichiamo a seguire*sulla questione del Fondo Immobiliare IRS
Dopo l'analisi sulla situazione post offerta di transazione della Banca Popolare di Vicenza, l'intervista di VicenzaPiùTv a Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, affronta anche lo scandalo del buco di circa 850 milioni nei confronti dei risparmiatori postali che hanno acquistato quote di fondi immobiliari. Una vicenda con un risvolto locale anche a Vicenza e che potrebbe rivelarsi un'altra valanga bancaria in arrivo, con sportellisti divenuti psedo esperti finanziari: un altro caposaldo, quello degli uffici Postali, che rischia di crollare. Dopo i crac bancari dei mesi scorsi, sullo scandalo delle Poste inizialmente ne hanno parlato tutti i media, ma poi è calato il silenzio, come per il caso del presunto miliardo di tangenti pagate dall'Eni, un'inchiesta della magistratura seguita in questi giorni solo da Il Fatto Quotidiano, nella quale è coinvolto anche il vicentino Paolo Scaroni.
Achille Variati, sindaco oltre che presidente della Provincia di Vicenza e presidente dell'Upi oltre che membro del Cda di Cassa Depositi e Prestiti, ancora non risponde alle nostre domande su Investire Sgr, gestore di due dei quattro fondi immobiari (e cioè Invest Real Security e Obelisco) che hanno causato un crac da 850 milioni per gli investitori/risparmiatori che li hanno sottoscritti tramite gli sportelli di Poste Italiane ma incaricato dalla sua Giunta di studiare una "operazione di valorizzazione" dei poco vendibili edifici comunali in centro città con evidente implicito rischio per i sottoscrittori di futuri fondi che li avessero ad oggetto, ma utilizza i megafoni e i ripetitori locali per eludere la sua, a dir poco, scarsa attenzione. Ma a confermare la serietà del problema arriva Codacons che invita gli investitori che hanno acquistato quei fondi immobiliari a rivolgersi all'associazione per tutelare i propri risparmi (nella foto Achille Variati con Antonio Dalla Pozza il gennaio quando annuncia l'operazione Investire Sgr, ndr).
Pubblicato alle 11.34 dell'8 gennaio 2017, aggiornato alle 12.50. Oggi hanno luogo le votazioni per il rinnovo dei 16 membri del consiglio della Provincia di Vicenza, che paradossalmente, ma non in Italia, viene ricostituito mentre le province dovrebbero essere già state soppresse e i cui vertici, presidente Achille Variati in primis il cui incarico oggi non è in discussione per legge elettorale, acquisiscono un peso, stranamente, ancora maggiore grazie alla «Stazione appaltante unica per le procedure di aggiudicazione di contratti di lavori, servizi e forniture e per le pratiche di espropriazione» alle cui dipendenze, guarda caso, sono stati trasferiti tre dipendenti di palazzo Trissino per far sì che funzioni, come lo si sta vedendo. Sarà la tornata elettorale il motivo per cui Variati non ha ancora risposto nè fatto un cenno di attenzione da parte del suo portavoce alle nostre domande sul "caso Investire Sgr", il gestore di Obelisco e Invest Real Security coinvolti nel crac da 850 mln per chi ha comprato fondi immobiliari da Poste e ora sulla via di studiare su incarico della giunta comunale "l'operazione per valorizzare gli immobili comunali" del centro di Vicenza".
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C'è chi, tra i politici nazionali e locali, è molto bravo nel raccontare barzellette, e tra questi il genio di Silvio Berlusconi non dà spazio ad altri interpreti da quando promosse Ruby a nipote di Mubarak anche se pure il nostro Achille Variati fa ridere quando afferma in Consiglio Comunale che non è vero che del conferimento minoritario della Fiera di Vicenza a Rimini Fiera se ne era parlato sui... giornali. C'è chi vede in ogni barca di disgraziati che, quelli rimasti vivi, approdano a Lampedusa orde di invasori islamici, tutti malfattori e spacciatori, e in questo Matteo Salvini è il principe assoluto anche se sempre il nostro sindaco prova a scimmiottarlo esibendo la sua carità cristiana... contro i centroafricani abituati a fare la più sugli alberi, dice lui.
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Cartellino giallo dell'Agcom a Poste Italiane sul servizio di notifica degli atti giudiziari. L'Autorità ha rilevato che ci sono "problematiche rilevanti nella gestione del servizio", che ha "uno scarso livello qualitativo, con casi specifici di drammatica inefficienza". Per questo viene richiesto all'operatore di presentare "un piano con la puntuale indicazione di idonee misure organizzative finalizzate ad assicurare la piena affidabilità e il corretto e regolare svolgimento del servizio, evitando il ripetersi di situazioni di grave disservizio".
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Il Fondo Atlante 2 è pronto per operare, gettando così le fondamenta per il salvataggio di Monte dei Paschi. Ieri, mentre l'istituto senese precipitava in borsa scivolando a 0,24 euro (-4,67%), è stata raggiunta la quota minima di adesioni per consentire l'avvio dell'attività del Fondo: al momento la raccolta registra sottoscrizioni per un importo pari a 1,715 miliardi di euro. Il primo closing, specifica una nota, è previsto entro la fine del mese di settembre. Per quella data le adesioni formali ad Atlante 2 raggiungeranno un importo compreso tra 2,5 e 3 miliardi. Una volta archiviato il primo round l'attività di raccolta proseguirà fino al termine ultimo per la sottoscrizione, fissato per il 31 luglio 2017.
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