Opinioni

Categorie: Banche, Economia&Aziende

La "banchetta" BPVi: Giorgio Roverato replica e noi facciamo ammenda. Ma anche no...

Martedi 13 Dicembre 2016 alle 21:18
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Scrivevo l'11 dicembre «... neanche il pragmatico presidente Mion magari si sarebbe immaginato che il professor Giorgio Roverato chiamato per domani, lunedì 12 dicembre, all'orazione storica venerdì scorso 9 dicembre l'abbia quasi trasformata in "orazione funebre". Davanti a Flavio Zanonato, ex sindaco di Padova ed ex ministro, e alla presenza di Piero Ruzzante, vice capogruppo del Pd in Regione, il professore padovano davanti alla platea del Comitato del No di Padova riunito in sala Nassirija in un pasaggio del suo intervento ha definito la Banca Popolare di Vicenza "una banchetta". Va bene che i due eventi organizzati dallo staff di Gianni Mion sono "low cost" (lo speech di Roverato, appunto, e il concerto a Santa Corona, ndr) ma forse i vertici della futura capogruppo delle due ex Popolari venete avrebbero potuto spiegare al prof, che sulla banchetta magari ha ragione, che ai primi 150 anni se ne vorrebbero far seguire degli altri...»

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Categorie: Economia&Aziende

Gianni Mion organizza due celebrazioni "low cost" dei primi 150 anni della BPVi: l'oratore ufficiale, il prof. Giorgio Roverato, lo prende alla lettera e la definisce "una banchetta"

Domenica 11 Dicembre 2016 alle 15:45
ArticleImage In occasione del 150° anniversario dalla fondazione della Banca Popolare di Vicenza, l'Istituto di via Btg Framarin ha organizzato per lunedì 12 dicembre due iniziative "low cost", come giustamente ha tenuto a precisare il presidente Gianni Mion in Consiglio Comunale il 5 dicembre scorso quando ha anche detto che per ridare entusiasmo bisogna "scongelare" alcune attività di promozione esterna della BPVi. Prima del concerto di Natale dei coristi della Cappella Marciana, il celebre coro della basilica di San Marco di Venezia, ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, quando, in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, "il coro, diretto dal maestro Marco Gemmani, eseguirà dei brani tratti dalle collezioni di musica sacra del compositore Claudio Monteverdi accompagnati dall'ottocentesco organo De Lorenzi della Chiesa di Santa Corona" è previsto un altro evento più ufficiale".

 

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Categorie: Economia&Aziende

Achille Variati & c. fanno moderare tutto dai moderatori di professione. Anche la rabbia dei soci BPVi, trasformati in clienti per legali

Martedi 15 Novembre 2016 alle 22:42
ArticleImage Che i politici dall'inizio dell'era Berlusconi siano più furbi che intelligenti (l'inventore del modello e l'emulo Renzi esclusi) è cosa risaputa. Nel piccolo lo si vede anche qui o appena qualche politico arriva qui. Se il vice ministro Riccardo Nencini non vuole parlare di (Tic) Tac Tav per far sì che il messaggio da far passare sui media sia la scelta del Sì del Psi nazionale al referendum costituzionale del 4 dicembre e poi si intrattiene in conciliaboli con i colleghi indigeni nella foto è giusto che si becchi paginoni sui treni e un trafiletto sul referendum. Se si continua ad invitare a moderare (che brutto termine, i giornalisti dovrebbero stimolare i confronti...) sempre i colleghi del quotidiano unico locale, sia pure sempre più imballato nelle vendite, è giusto che poi su quella carta ci sia un paginone per l'intervista pre dibattito al fautore del no, Gaetano Quagliariello, e nessuna informazione a lettori e votanti sul contenuto del confronto con Luciano Violante, sponsor del Sì.

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Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende, giornalismo

Due Borgo Berga, due Fiere, due stazioni Tac, due BPVi, due richieste di giustizia, due Vicenza capovolte per due dei suoi media. E a noi e Luigi Ugone tocca stare con Gasparri!

Martedi 1 Novembre 2016 alle 17:55
ArticleImage Ci sono a Vicenza due Borgo Berga, quello contro i cui illeciti (economici e ambientali) protestano gruppi ignorati su altri media locali, che non siano il nostro e qualcun altro, e quello delle inserzioni pubblicitarie a pagamento su quegli stessi media per vendere immobili orrendi costruiti in dispregio anche dell'Unesco e messi sotto inchiesta con anni di ritardo da magistrati che ci operano nell'omonimo Tribunale, che mostra crepe funzionali accanto a piazze e vie inaugurate da Achille Variati e dal suo vice  (si chiamerebbe Jacopo Bulgarini d'Elci, ma il nome è stato cassato dagli amici degli amici a Palazzo Trissino da quando li ha accusati di connivenza col "sistema Zonin", anche se solo per una volta...), piazze e vie che ospitano mostre e cocktail che inneggiano a un bello che era progettato solo nei conti economici del gruppo Maltauro che l'ha costruito.

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Categorie: Politica

Il disgusto provato di fronte a personaggi come Achille Variati e Matteo Marzotto condiviso da Giorgio Langella. Che non si meraviglia del tris Rai - Iader Fabbri e Matteo, che ben pedala da una presidenza all'altra

Martedi 1 Novembre 2016 alle 11:17
ArticleImage Ciao direttore, ho letto il tuo articolo: "Matteo Marzotto siede con Achille Variati per celebrare l'ultimo flop vicentino, quello della vendita della Fiera di Vicenza. La maggioranza impedisce la discussione su fatti e scelte. Noi abbiamo conati di vomito. E voi?". Molto bene! Lo condivido in pieno. Il disgusto che provo di fronte a questi personaggi che non provano mai vergogna è, come sai, massimo. Mi basta pensare a quello che è successo alla Marlane Marzotto (dove il Matteo non c'entra, forse, ma i Marzotto sì ... Ricordi il "noi pensiamo al nostro denaro" di Gaetano Marzotto?) per ricordare l'assordante silenzio che ha coperto a Vicenza le nostre povere urla per far conoscere la vicenda. I protagonisti sono sempre gli stessi: chi ha il potere (o presume di averlo) che copre, insabbia, aiuta gli amici, chiude gli occhi di fronte a fatti, atti e personaggi infausti. Potremo cambiare qualcosa? Difficile e faticoso, ma tentare ci costa infinitamente meno (per la nostra integrità morale e intellettuale) che girare la testa dall'altra parte e adeguarsi alla "normalità" che ci vogliono imporre.

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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

A Vicenza due famiglie su tre hanno subito le conseguenze del disastro BPVi. Ma tutto e tutti sono fermi, come per la Fondazione Roi

Sabato 24 Settembre 2016 alle 15:14
ArticleImage Tra le tante domande che la vicenda Banca Popolare di Vicenza pone a tutti noi, ce n'è una per la quale è veramente difficile trovare una risposta. Oltre 118.000 soci hanno visto crollare quasi totalmente il valore delle proprie azioni; tra questi, i più danneggiati sono stati quelli che hanno acquistato il titolo ai valori massimi tra i 40 e i 62,50 euro, vale a dire quei soci arrivati per ultimi, che non hanno potuto beneficiare dei dividendi degli anni passati. Se vogliamo ancora restringere il campo, dobbiamo pensare alle decine di migliaia di pensionati, lavoratori dipendenti, professionisti e piccoli imprenditori che hanno affidato al capitale della Banca tutti i risparmi di una vita. Parliamo di famiglie senza specifica competenza finanziaria, con una mentalità assai lontana dalla propensione al rischio che è tipica di operatori finanziari e possessori di capitali ingenti.

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Categorie: Economia&Aziende

Banca Popolare di Vicenza: ci stanno raccontando la verità? Giancarlo Marcotti "crossa" e il direttore di VicenzaPiù "rinvia"

Giovedi 22 Settembre 2016 alle 15:16
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Giancarlo Marcotti, che cura FinanzaInChiaro.it, spesso ci onora delle sue opinioni e delle sue analisi economico finanziarie e molte di quelle relative al caso della Banca Popolare di Vicenza sono riportate anche nel nostro libro "Vicenza. La città sbancata".  Ma Marcotti, oltre che esperto analista è anche un "vivace polemista contro corrente". Oggi proviamo a misurarci e, se ci sta e se i lettori lo gradiranno commentando qui, sui profili FB di VicenzaPiù o di FinanzaInChiaro e tramite mail a [email protected], questo spazio potrebbe diventare un vivace spazio di confronto in cui, come su tutto il network VicenzaPiù, mai impererà il "pensiero unico". Stavolta "crossa" Marcotti e "rinvio" io, la prossima potremmo giocare a parti invertite o, perchè no?, nella stessa squadra perchè gli schemi (dei ragionamenti) sono tanti e difficilmente unici.

Il cross di Giancarlo Marcotti. Cosa deve ancora accadere in Italia prima che il Governo si renda conto che proseguendo di questo passo per l'Italia sarà la catastrofe? Siamo finiti in un vortice che ci trascina verso il fondo e non stiamo facendo nulla per uscirne. Renzi, forse, se ne sta rendendo conto, o forse fa solo finta.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Meglio "tasere" ovvero meglio tacere. Fu così nel 2000 anche per Gian Antonio Stella su BPVi, Gianni Zonin & c. Ma anche no

Giovedi 22 Settembre 2016 alle 10:23
ArticleImage Il maggior esperto di fenomeni che riguardano gli "schei", Gian Antonio Stella (Nino Foto copyright), non è ancora intervenuto in modo preciso e analitico (anche se non mancano suoi lucidi interventi come "Imprese, azionisti, famiglie. La lunga illusione" su Il Corriere della Sera del 7 febbraio 2015), come è capace, sulla vicenda della Banca Popolare di Vicenza. Sarebbe interessante leggere quanto potrebbe scrivere, proprio lui che dell'ormai "mitico" Nordest sa tutto e in particolare lo sa sulla capacità di accumulare denaro propria dei Veneti, come ricorda ancor oggi Giorgio Bocca nella Prefazione dove loda dell'Autore "il patrottismo veneto". Interessante poi la Nota dell'Autore all'edizione del 2000 di "Schei. Dal boom alla rivolta: il mitico Nordest" (Mondadori, 2000"), dove fin dall'inizio riassume l'orgoglio imprenditoriale veneto:" Que'o lo go fato io. Anca que'o lo go fato mi". Il saggio di Stella ebbe un'eco immediata e diverse furono le edizioni; qualche imprenditore non gradì i giudizi, ma ciò che intendeva compiere il famoso giornalista era quello di fare una "fotografia" commentata" di come una zona d'Italia da poverissima nel dopoguerra, era riuscita a diventare impresa internazionale e ad accumulare "schei" a più non posso.

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Categorie: Banche

Bpvi: "Io Iorio sono Wolf, risolvo problemi". Quelli ignorati da Marco Poggi: «Niente allarme: banche solide». No a Iorio bis da FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UNISIN

Giovedi 19 Maggio 2016 alle 20:35
ArticleImage «Niente allarme: perdite potenziali e banche solide» dichiarava il 13 febbraio 2015 a tutta pagina in "Economia e Finanza" Marco Poggi (**in fondo il testo completo del suo ottimismo) al giornale più (scendi)letto dei potenti di Vicenza e, perciò, oggi sempre più (neg)letto dalle decine di migliaia di vicentini che, complice la disinformazione locale, hanno tenuto in pancia, prima, e comprato, poi, azioni della Banca Popolare di Vicenza dal fanta valore di 62,50 euro ora ridotti a 10 centesimi e per giunta non negoziabili in Borsa. E Marco Poggi mica è uno qualunue nel gruppetto di fans intervistati, e applauditi, anche quest'anno dallo stesso bestiArio quotidiano e che (sper)giuravano sul buonaffare dell'aumento di capitale. 

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Categorie: Informazione

Ario Gervasutti sul GdV sulla BPVi: "sono ignorante". Ma merita il beneficio del dubbio: c'è o ci fa? Intanto con Vescovi Confindustria rimane a... Palazzo Zonin Longare

Domenica 8 Maggio 2016 alle 17:02
ArticleImage Da anni non facevamo il nome di Ario Gervasutti, il direttore del locale giornale degli industriali (comunemente noto a un sempre minor numero di lettori come Il Giornale di Vicenza). Non lo prendevamo più direttamente di mira, noi direttorini di paese, pubblicisti semi volontari (anche se i nostri lettori crescono a dismisura) e non professionisti super pagati come lui (per far diminuire le copie del giornale nonostante i piani industriali alla Francesco Iorio?). Noi, a cui arrivano costantemente minacce, denunce e richieste di danni intimidatorie da parte di suoi affezionati lettori (due nomi, ad esempio, su tutti come Gianni Zonin ed Elena Donazzan), non lo identificavamo più come responsabile della crescente disinformazione promossa dal suo foglio ben foraggiato anche da aziende pubbliche e istituzioni.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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