Quotidiano

Mancata svalutazione tempestiva delle azioni BPVi: prima tranquillizza, poi anestetizza i soci che scoprono tardi che azione = rischio

Sabato 18 Febbraio 2017 alle 20:06
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Abbiamo già sottolineato che l'offerta transattiva di 9 euro per azione, proposta dalla BPVi in cambio dell'impegno a non adire per vie legali nei confronti della Banca Popolare di Vicenza, equivale ad un ristoro del 14,4% rispetto alla valutazione ormai "storica" di 62,5 euro (o del 15% per chi ha "comprato" titoli a 60 euro). La perdita quindi, per un azionista tipo, si aggirerebbe intorno all'85%. Ovviamente non vogliamo sminuire un dato così drammatico, ma è doveroso, da parte di chi fa informazione corretta (questo aggettivo in un mondo mediatico "normale" non dovrebbe servire, ndr), ricordare che dallo scoppio della crisi finanziaria l'intero settore bancario, mediamente, in Borsa ha subìto un tracollo di questa entità. Si potrebbe quindi dire che l'offerta dei 9 euro "equipara" la perdita subita dagli azionisti della BPVi a quella avuta dagli azionisti delle altre "Popolari"? Assolutamente no!

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Coldiretti Vicenza: con i prodotti made in Italy non si perde la sovranità alimentare

Sabato 18 Febbraio 2017 alle 16:06
ArticleImage "Dobbiamo lottare per la salvaguardia dei nostri prodotti, che contribuiscono a mantenere curato il territorio. Per questo abbiamo attivamente coinvolto il mondo della cooperazione, che dovrà sempre più essere al nostro fianco ed in sinergia dovremo lavorare per valorizzare i prodotti locali e tutelarci dal rischio che le nostre eccellenze scompaiano, per lasciare spazio a prodotti di qualità inferiore scelti dal consumatore soltanto per l'italian sounding e per la capacità delle multinazionali di promuoverli efficacemente sfruttando il fattore prezzo. E Federconsumatori, in tutto questo processo, condivide con Coldiretti i valori e la vicinanza al consumatore, a partire dal patto strategico produttori-consumatori siglato nel 2000". Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza e regionale di Coldiretti Veneto, Martino Cerantola, ha introdotto questa mattina al Centro culturale "Giacomo Zanella" a Pozzoleone il convegno sul tema "L'etichetta c'è: narra il latte, la carne, l'ortofrutta, il pesce e... il made in Italy"

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BPVi e Veneto Banca, CorSera: più di 1.200 esuberi con la fusione

Sabato 18 Febbraio 2017 alle 10:42
ArticleImage Le uscite gestite con pre-pensionamenti e solidarietà. Tagli ai dirigenti e agli sportelli

Circa 1.200 esuberi. È questo il numero di dipendenti che dovrà uscire dal perimetro della banca che nascerà dalla fusione tra Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza. Considerato che dalla vicentina ci sono già state 250 uscite a inizio gennaio, complessivamente il territorio perderà 1.500 posti di lavoro. Pop Vicenza ha poco meno di 5.500 dipendenti, Montebelluna quasi 6.200 di cui 900 nelle sedi estere. Queste ultime saranno cedute. Le uscite saranno gestite nell'arco di tre anni con pre-pensionamenti e solidarietà, mentre ci saranno tagli ai dirigenti. Tutti numeri che sono all'attenzione della Regione. Tre giorni fa i sindacati sono stati ascoltati dall'assessore al Lavoro del Veneto Elena Donazzan. Per gestire il capitolo degli esuberi a Vicenza è appena stato chiamato un nuovo direttore del personale, Massimo Basso Ricci, proveniente da Cariparma dove era vice direttore generale. Ricci rimarrà a capo delle risorse umane anche nella nuova banca. Parallelamente, si interverrà sulle filiali, che spesso in Veneto si sovrappongono. I mille sportelli complessivi saranno ridotti del 30-35 per cento.

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Banche italiane, Il Sole 24 Ore: pronte a vendere 70 miliardi di Npl

Sabato 18 Febbraio 2017 alle 10:39
ArticleImage UniCredit apre la fila con 17 miliardi, poi Mps, Rev ed ex popolari venete: il 2017 può essere l'anno di svolta
La Commissione europea, l'Ocse, il ministro Piercarlo Padoan, il presidente dell'Eba Andrea Enria, il vice governatore di Bankitalia Fabio Panetta, l'agenzia Fitch. Neanche si fossero messi d'accordo, uno dopo l'altro in settimana si sono pronunciati tutti sullo stesso tema: i non performing loans, che restano uno degli ostacoli per la ripresa in Europa e pertanto vanno smaltiti più rapidamente. Soprattutto in Italia, che sconta il poco invidiabile primato del maggiore stock europeo: 86,9 miliardi le sofferenze nette al 31 dicembre secondo l'Abi, circa un quarto del totale del Vecchio continente secondo l'Eba.
Il sistema bancario italiano è ancora «vulnerabile» e ha bisogno con «urgenza» di essere messo in sicurezza, ha ammonito l'Ocse nell'Economic Survey presentata martedì.

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Con i bond garantiti test di mercato per la ricapitalizzazione Bpvi, CorVeneto: ma subordinati crollano

Sabato 18 Febbraio 2017 alle 10:33
ArticleImage Ex popolari, con le obbligazioni per la liquidità garantite dallo Stato Banca Popolare di Vicenza compie il primo test di mercato. Mentre su un altro fronte decisivo si attende l'esito dell'offensiva finale sui soci per i rimborsi. La prima notizia è arrivata ieri e riguarda il mandato che Bpvi ha affidato a Imi e Morgan Stanley per collocare sul mercato, da dopodomani, una parte dei 3 miliardi di obbligazioni triennali garantite dallo Stato e per ora rimaste in pancia alla banca, usate come collaterale per avere liquidità da controparti istituzionali. Ora scatta invece il passo dell'emissione sul mercato, possibile per norma solo ad investitori istituzionali, nonostante che il rating uguale a quello dello Stato, in forza della garanzia di rimborso pubblica, ne faccia un Btp più attraente (tasso 0,5%), che potrebbe tentare anche qualche risparmiatore.

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Pfas, per la Miteni parla il prof. Angelo Moretto. Per le Istituzioni tutti parlano ma nessuno decide

Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 23:36

Sul caso Pfas un fatto, che nessuno sottolinea perchè tragicamente tipico in questa Italia in dissoluzione se non nei proclami che ci dispensano "ogni altro giorno" i premier rottamandi e post Dalema alla Matteo Renzi, i governatori di regione scivolosi e post Galan alla Luca Zaia e i sindaci e presidenti di provincia "ignoranti" (del flop BPVi, del fumo di Matteo Quero e dei silenzi omertosi di Antonio Bortoli) e post Hüllweck e Schneck alla Achille Variati, è l'assenza di una voce forte e attendibile, quella delle Istituzioni, che dicono, blaterano e si rimbalzano le responsabilità, se ne hanno, o amplificano i timori della gente, se ce ne fosse motivo. Premier, governatori e presidenti di provincia non fanno nulla o non fanno abbastanza in base a dati scientifici e a leggi certe per evitare o gestire i problemi, se ci sono, per smentirli, se non ci sono, per zittire, se sbagliano, o dar voce, se hanno ragione, ai loro colleghi politici, esperti in tutto, dalla finanza all'inquinamento, ma, comunque, sempre in ritardo sui fatti e sempre all'inseguimento della pancia della gente.

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Coldiretti a Pozzoleone: l’etichetta c’è: narra il latte, la carne, l’ortofrutta, il pesce e… il made in Italy

Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 10:49
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L’etichetta diventa sempre più parlante e chiara. E non si tratta di un processo virtuoso innescatosi autonomamente o per caso, ma è in gran parte merito del lavoro straordinario condotto da Coldiretti. Da oltre 15 anni, infatti, Coldiretti ha siglato un patto strategico con il consumatore, per accorciare le distanze tra chi produce e chi acquista i “gioielli” della terra. È aumentata la fiducia ed i cittadini hanno acquisito strumenti critici e conoscitivi di grande importanza. “Ci abbiamo messo la faccia – commentano il presidente di Coldiretti Vicenza e Veneto, Martino Cerantola ed il direttore di Coldiretti Vicenza, Roberto Palù – e ce l’abbiamo fatta. Coldiretti è diventata la forza amica del Paese, un’organizzazione di produttori sempre più vicina al cittadino, attenta a comprenderne le esigenze ed i desideri. Spunti importanti per le aziende agricole del territorio, che hanno imparato a valorizzare le produzioni d’eccellenza che contraddistinguono il Veneto ed il Vicentino in particolare”.

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Renato Bertelle ha riunito finalmente la sua Associazione Nazionale Azionisti BPVi: in 100 gli regalano una nuova presidenza. A caccia di clienti, non contro "mass...ria" Bankitalia?

Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 10:35
ArticleImage Sabato 4 febbraio, negata la Fiera agli "eretici" della Associazione "Noi che credevamo nella BPVi", il palasport privato vicentino di Via Cavalieri di Vittorio Veneto pieno in ogni ordine dei sui 1100 posti (più quelli in piedi), un palco fatto di semplici poltroncine con i rappresentanti della politica, rigorosamente con la "p" minuscola, in primis il "quattropoltrone" Achille Variati, cieca, muta e spesso anche complice del sistema che ruotava intorno a Gianni Zonin, faceva capire cosa fosse una vera associazione di soci della vecchia BPVi e come fosse possibile riunirle intorno un altro vero gruppo di risparmiatori in cerca del maltolto, il Coordinamento Banche di Don Enrico Torta. Alla stessa, identica ora presso l'Auditorium del centro parrocchiale S. Gaetano a Malo, la cui capienza massima è di 226 posti, si celebrava finalmente, e dopo le nostre ripetute denunce di inesistenza, di fatto, un'altra assemblea.

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Un AD spesso è determinante per le sorti di un'azienda industriale, quasi mai per una banca: Penati e Viola puliranno i bilanci di BPVi ma i problemi potrebbero ripetersi

Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 20:31
ArticleImage Non voglio di certo fare il disfattista dicendo che "uno vale l'altro", ma peggio ancora sarebbe far credere che esista "l'uomo della provvidenza". Un Amministratore Delegato spesso è determinante per le sorti di un'azienda industriale, quasi mai per una Banca. Ricordate per caso l'Amm. Del. di una Banca che è diventato famoso per aver lanciato sul mercato un prodotto particolarmente innovativo? Certamente no! E se qualcuno, in ambito bancario, avesse anche un'idea geniale, non potendola brevettare, non potrebbe sfruttarla appieno visto che verrebbe copiata dagli Istituti concorrenti quasi in tempo reale. L'Amm. Del. di una Banca quindi, deve principalmente evitare di far danni e perseguire i principi di una sana gestione con la diligenza del buon padre di famiglia. Ribadisco ancora una volta che le Banche sono giganti dai piedi d'argilla, muovono ingenti capitali, ma la redditività, nel migliore dei casi, è comunque bassissima.

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Un socio della BPVi chiede: è vantaggioso il conto vincolato proposto oltre al ristoro? Le valutazioni Codacons e i calcoli VicenzaPiù

Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 16:58
ArticleImage Ci arriva, come ormai avviene quasi quotidianamente, una lettera  all'indirizzo mail da noi riservato ai soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza, [email protected], a cui da tempo sottoponete ogni quesito a cui stiamo rispondendo, da cronisti, privatamente e, se utile a molti, anche su questo mezzo mantenendo l'anominato ove richiesto e purchè la domanda sia fatta con un nome e cognome. Questa lettera via mail è simile a tante altre ricevute in questi giorni dopo la proposta di transazione fatta a 94.000 soci della BPVi (9 euro ad azione per chi ha acquistato azioni nei dieci anni precedenti e fino al 31 dicembre 2016 oltre a una serie di proposte commerciali in cambio della rinuncia tombale ad ogni azione legale) e a 75.000 di Veneto Banca (15% del prezzo di acquisto eccetera eccetera).

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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