Numeri a gogò sulle adesioni alla transazione BPVi: la confusione è madre della bugia
Mercoledi 22 Marzo 2017 alle 13:59
La confusione è madre della bugia. Quante sono state finora le adesioni all'Offerta pubblica di transazione (Opt) che le due ex Popolari venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, hanno proposto agli azionisti? Più di una settimana fa i media di regime avevano "sparato" una percentuale davvero poco credibile (60%), mentre noi, che amiamo la verità , e quindi non "facciamo il tifo" per una scelta che gli azionisti dovrebbero prendere in coscienza e senza indebite pressioni, avevamo avanzato dubbi sulla veridicità di quel dato. Si "giocava" certamente sulle cosiddette "manifestazioni di interesse". Gli azionisti, infatti, soltanto per avere un conteggio esatto dell'eventuale ristoro, sono costretti a firmare un documento denominato "manifestazione di interesse" che non obbliga assolutamente successivamente ad accettare l'offerta transattiva della Banca (ci mancasse!) e che quindi non ha alcuna valenza.
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Vestager faccia rimborsare i risparmiatori vittime di vendite abusive: ecco i calcoli. Poi Gianni Mion & c. lascino pure la BPVi di fatto fallita se lo Stato non potrà mettere soldi
Martedi 21 Marzo 2017 alle 23:33
Su Il Mattino di Padova di oggi, 21 marzo, si prevede, nel caso di ingresso dello Stato come socio di maggioranza, l'uscita dei vertici attuali della BPVi, Gianni Mion e Fabrizio Viola, con i nuovi vertici alle prese con tagli di personale che sarebbero saliti, solo a Vicenza, a tremila unità , una cifra che già ha fatto uscire dal cda Francesco Micheli, in assenza di strumenti per farli senza trasformarli in macelleria sociale. Sarebbe, intanto, andato «bene» l’incontro con la commissaria UE alla concorrenza Margrethe Vestager del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per capire quale sia la posizione della commissaria rispetto alla misura di ricapitalizzazione precauzionale (da parte dell Stato) che il Governo ha lanciato «e che deve essere utilizzata in base a regole europee molto chiare».
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Mons. Pizziol "crede" in BPVi per i dipendenti, Micheli e Anselmi hanno lasciato i Cda contro la macelleria sociale. Anselmi ha il nome del vescovo, Micheli del Papa, Mion di... Zonin
Domenica 19 Marzo 2017 alle 22:39
»Ora non sono più solo voci ma Beniamino Anselmi, presidente del Cda di Veneto Banca scelto dal Fondo Atlante, l'azionista praticamente totalitario dell'Istituto montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, si è dimesso per la sua diversa visione con l'azionista e con Gianni Mion sulla fusione tra le due ex popolari venete»: così scrivevamo il 7 novembre 2016 mentre l'8 riportavamo l'Ansa che così raccontava le dimissioni e la diversa "visione" dell'uomo Anselmi rispetto a Mion, l'ex manager di Benetton che tanto ama, però, descriversi come di origini popolari: «Un passo indietro "perché certe scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona, ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro per strada"...».
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Transazione lontana dall'80%, un socio - manager d'impresa presenta un suo personale piano industriale per la BPVi: sacrifici da fare ma a tutti i livelli, per recuperare fiducia
Domenica 19 Marzo 2017 alle 14:50
Caro Direttore, è tra noi recentemente intercorso un breve e veloce scambio di email riguardo alle nostre Banche, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, confessando che ci sono cascato anch'io per distrazione, negligenza, pigrizia; direi non per incompetenza come potrà desumere scorrendo il mio CV. Ebbene leggo tutto ciò che la stampa riporta, compreso quello che scrive lei e mi sento di dire che non sta accadendo nulla, non si sta facendo nulla di ciò che davvero servirebbe a uscire dal pantano con la speranza di poi risalire. Sul passato non c'è la minima chiarezza, sui "piani industriali" meno che meno, i compensi ad amministratori sono un pubblico insulto, la magistratura non si vede, sulle adesioni si spacciano grossolane bugie la cui diffusione è affidata a Gianni Mion, un signore in età e dall'eloquio confuso.
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Rimborsi, la muta via crucis dei pochi soci nelle filiali BPVi e Veneto Banca, CorVeneto: «Mi dissero: sei matto a vendere? Ora li vedo in pensione e li maledico»
Domenica 19 Marzo 2017 alle 11:19
di Emilio Randon, da Il Corriere del VenetoQueste non sono più banche, sembrano alberghi fuori stagione, Rimini a dicembre, il mare d'inverno che a vederlo ti viene da cantare con la Bertè «qui non viene mai nessuno a farci compagnia». Per la verità qualcuno ieri c'era, ma erano pochi, e anche questi erano clienti fuori stagione, fuori tempo massimo e comunque rovinati. Nella sede di Veneto Banca in viale Crispi a Vicenza , dalle 9 a mezzogiorno, se ne sono visti cinque, altrettanti in centro nella sede della Banca Popolare di Vicenza, in entrambe un commesso apriva, un funzionario accoglieva, dopo di che, firmata la capitolazione, li vedevi uscire mesti questi ex clienti schivando i giornalisti, chi non firmava conservando intatta la rabbia e per questo meglio disposto a renderla pubblica.
Continua a leggereQuei 630 soci vip «salvati» dalla BPVi prima del baratro, Il Sole 24 Ore: loro non sono sfiorati dal dilemma della transazione al 15%. Su tutti spicca Giuseppe Zigliotto
Domenica 19 Marzo 2017 alle 10:58
Di Fabio Pavesi, da Il Sole 24 Ore
Quel dilemma angusto se aderire o meno all'offerta di ristoro proposta dalla Banca Popolare di Vicenza ai suoi azionisti e che farebbe chiudere la loro avventura di soci con una perdita secca dell'85% del capitale investito, non li sfiora minimamente. E da tempo. Loro sono i 630 fortunati che sono riusciti a prendere l'ultimo treno utile. Quello che è passato prima che la banca chiudesse il mercato della compravendita dei suoi titoli. Quei 630 salvati dal baratro hanno rivenduto le azioni tra settembre del 2014 e febbraio del 2015 al prezzo di 62,5 euro. Usciti indenni quindi. Anzi anche guadagnandoci per chi le aveva in portafoglio a prezzi più bassi. Un colpo di fortuna, preveggenza o un corridoio privilegiato che ha permesso a qualcuno di superare la fila dei richiedenti che volevano scappare dalla Vicenza? Non è dato sapersi.
Continua a leggerePiù di due sollecitazioni per transazione BPVi e Veneto Banca? Andrea Arman per Associazioni don Torta: querelate gli stalker
Sabato 18 Marzo 2017 alle 21:17
Come avevamo preannunciato ieri nell'articolo sul "venerdì 17" per la Banca Popolare di Vicenza ("BPVi: Francesco Micheli lascia, adesioni Opt sotto 50%, rating perde l'ultima B, chiesto l'aiuto di Stato. E poi associazioni più forti insistono col "no" e querelano la banca per stalking quelle di don Torta") diffondiamo oggi in dettaglio l'invito e il supporto tecnico, molto semplice, che l'avvocato Andrea Arman, che segue il Coordinamento associazioni Banche Popoalri Venete "don Enrico Torta", offre ai soci dell'ex popolare vicentina e di quella montebellunese. Costoro, come almeno dal 2012 in poi sono stati subissati di pressioni per sottoscrivere o acquistare azioni poi azzeratesi, oggi subiscono per aderire all'Offerta Pubblica di Transazione (Opt) quello che l'avvocato non esita a definire un vero e proprio stalking.
Continua a leggereC'erano "I ragazzi della 3ª C" a fine favolosi anni ‘80: oggi "la 3ª C" (CCC) va al debito a lungo termine della "fu" nostra BPVi. Adesso vi arrivano altre telefonate dopo quelle dal 2012 in poi...
Sabato 18 Marzo 2017 alle 11:43
Ricordate "I ragazzi della 3ª C"? E' stata una delle prime serie televisive prodotte in Italia, andata in onda alla fine dei "favolosi anni ‘80", anni in cui non si poteva neppure ipotizzare che le società di rating potessero attribuire al debito a lungo termine della nostra Banca Popolare di Vicenza "la 3ª C" (CCC). Anni in cui i correntisti della "nostra" Banca dormivano sonni tranquilli, non come adesso che, a decine, vengono ricoverati al San Bortolo perché oltre ai loro soldi hanno perso il sonno. Ricoverati con la diagnosi di "disturbo post-traumatico da stress", una patologia tipica dei reduci di guerra. E forse di una guerra si tratta. Ed allora, prima che si compia uno scempio come quello di Lehman Brothers, che il giorno prima era una tripla A (AAA) ed il giorno dopo una D (Default), le società di rating, ha iniziato la Fitch, lo hanno voluto dire in maniera chiara: il debito a lungo termine della BPVi è stato tagliato a CCC e quello a breve termine a C. Cosa significa?
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Venerdì 17 per BPVi: Francesco Micheli lascia, adesioni Opt sotto 50%, rating perde l'ultima B, chiesto l'aiuto di Stato. E poi associazioni più forti insistono col "no" e querelano la banca per stalking quelle di don Torta
Venerdi 17 Marzo 2017 alle 22:10
Ieri le dimissioni improvvise dal Cda della Popolare vicentina di un consigliere di peso e esperienza come Francesco Micheli (la risposta pervenutaci in tarda mattinata di ieri della BPVi ha solo confermato quanto da noi scritto e non ha fatto chiarezza su nulla), domani, sabato 18 marzo, ancora "porte aperte" nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sotto il mirino delle associazioni di Don Torta (stalking?) ma pronte all'ultima caccia al socio aderente nell'operazione "perdita sicura" (l'85% del valore dei titoli e la contestuale rinuncia a perseguire i colpevoli se si aderisce all'Offerta Pubblica di Transazione, Opt) per la quale, lo ha appena comunicato, la banca, «alla data odierna si sono registrate 65.505 Manifestazioni di Interesse, pari al 68,8% delle azioni oggetto del perimetro, a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 52.865 accordi transattivi, pari al 49,6% delle azioni in perimetro».
Continua a leggereFrancesco Micheli si dimette da Cda BPVi per impegni in altre società: la visura dice solo in BPVi e Tim ma... la banca "francamente non sa" di altri incarichi e ruoli
Giovedi 16 Marzo 2017 alle 23:42
"In data odierna, si legge in comunicato della BPVi, Francesco Micheli (nella foto Francesco Micheli con Salvatore Trifiro, foto DagoSpia, ndr) si è dimesso dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, a decorrere dalla fine del corrente mese, per le crescenti responsabilità professionali connesse al suo attuale ruolo in altre società . Francesco Micheli era entrato a far parte del CdA in occasione del rinnovo degli Organi Sociali avvenuto con l'assemblea degli azionisti tenutasi il 7 luglio 2016. A Francesco Micheli vanno i ringraziamenti dell'intero Consiglio di Amministrazione per il fattivo contributo prestato con competenza e professionalità in una fase che vede il Gruppo BPVi impegnato in un complesso processo di ristrutturazione": così la nota ufficiale ricevuta da BPVi e da noi pubblicata alle 18.52. Ma segnaliamo ora una almeno apparente stranezza.
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