Archivio per tag: Gianni Zonin

Categorie: Banche, Economia&Aziende

Antitrust sanziona sistema di sottoscrizione delle "100 azioni" della BPVi. VicenzaPiù vi mostra i moduli firmati dai soci "suicidi". Colpa di Zonin e capi o anche dei dipendenti?

Mercoledi 5 Ottobre 2016 alle 15:37
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Tra i silenzi su Gianni Zonin "movimenti" della GdF sui grandi azionisti BPVi. E Futura 150 tratta un'ipotesi di "ristoro" basata sugli NPL

Mercoledi 5 Ottobre 2016 alle 10:59
ArticleImage La Guardia di Finanza di Vicenza agli ordini del colonnello Sciaraffa e del tenente colonnello Dametto, affiancata per le necessarie competenze dalla Valutaria di Roma, starebbe valutando rapporti, spesso intrecciati, fra i grandi azionisti e la Banca Popolare di Vicenza ai tempi in cui la gestione dell'ex presidente Gianni Zonin con una mano dava "affidamenti" e con l'altra prendeva "sottoscrizioni di azioni" il tutto in una catena di favori reciproci, da quelli finanziari fino all'infuenza assembleare. Intanto Il Giornale di Vicenza continua anche con la nuova direzione  a sostenere erroneamente (e maliziosamente?) che sia ascrivibile a questi grandi azionisti «la massa più cospicua del "buco"» della BPVi, mentre a qualche centinaia di milioni di questo tiopo corrispondono quasi sei miliardi di "espropriazione" dei risparmi e degli investimenti degli altri 118.000 soci, tra cui moltissimi piccoli e numerosi "medio piccoli" e "medi".

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Squadre di legali, consulenti e associazioni a tutela dei soci BPVi e Veneto Banca, Codacons Veneto: no alla rassegnazione!

Giovedi 29 Settembre 2016 alle 21:36
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Dal 13 agosto 2010 informiamo i nostri lettori su quello che sei anni dopo è ufficialmente diventato il disastro della vecchia Banca Popolare di Vicenza e che ora racconta con la nostra raccolta di articoli in 344 pagine "Vicenza. La città sbancata", il libro testimonianza che dopo la sua prima pubblicazione a fine giugno è arrivato alla seconda ristampa che è anch'essa in via di esaurimento. Da tempo, poi, raccontiamo la cronaca dei fatti dopo l'era di Gianni Zonin con al centro da un lato gli sviluppi della nuova gestione, ad oggi, diciamo, ben poco produttivi, e dall'altro un'inchiesta che a Roma per la situazione simile, e forse meno grave se non altro per entità complessiva e per gli intrecci con i vari poteri, Veneto Banca e il suo "uomo di riferimento" Vincenzo Consoli, è già approdata ai suoi arresti domiciliari, al sequestro di suoi beni per 45 milioni di euro e alla chiamata in causa di altri 14 esponenti dei vertici della banca di Montebelluna, sindaci inclusi.

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Categorie: Economia&Aziende

BPVi, il ruvido Mion ha già mandato a quel paese Iorio secondo lo "sciocchezzaio bancario" su Lettera43

Giovedi 29 Settembre 2016 alle 10:17
ArticleImage Arrivato a Vicenza nel 2015 come salvatore della patria dopo lo scoppio dello scandalo della Banca popolare di Vicenza (BpVi), e superato anche l’ostacolo della successiva e rumorosa caduta di Gianni Zonin, ora per l'amministratore delegato Francesco Iorio tira una brutta aria. Sembra infatti che il ruvido neo presidente Gianni Mion, dopo qualche settimana di annusamento, l’abbia mandato a quel paese. ASSENZA NON GIUSTIFICATA. In particolare, all’ex braccio destro di Gilberto Benetton non è andata giù che Iorio abbia disertato, senza alcun preavviso né spiegazione, una riunione convocata dal presidente con tutta la prima linea dirigenziale dell’istituto.

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Categorie: Economia&Aziende

Le favole di Gianni Mion e Beniamino Anselmi sulla fusione di BPVi con Veneto Banca: dopo quelle di Zonin vai con un'altra bufala... atlantica a danno dei soci e dei dipendenti

Martedi 27 Settembre 2016 alle 22:53
ArticleImage Di questi giorni si fa un gran (stra)parlare della fusione tra Banca Popolare di Vicenza con Veneto Banca, le due ex Popolari venete acquistate a 10 centesimi ad azione dal Fondo Atlante. Tanto tempo fa la volevano proprio la popolare vicentina e Banca d'Italia, lo sponsor maggiore di Gianni Zonin, ma Vincenzo Consoli dell'istituto di Montebelluna si oppose con decisione. Risultato? Bankitalia tartassò di controlli i trevigiani che ridussero le inefficienze per cui oggi stanno molto meglio della BPVi, anche se sono ridotti pure loro (i loro soci) alla povertà e anche se Consoli ora è agli arresti domiciliari e con 45 milioni di euro sequestrati mentre Zoni gioronzola per il mondo senza problemi e senza pensieri dopo aver fatto felici i figli con le sue donazioni ogni giorno sempre più inattaccabili da improbabili e lontanissime revocatorie.

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Banca Nuova su Rai 1 nella fiction “Catturandi” per arrestare il mafioso numero 1. Mentre Gianni Zonin è ancora libero, in attesa del finale nel “suo” film...

Lunedi 26 Settembre 2016 alle 12:33
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“Nel programma sono stati inseriti a fini promozionali i seguenti prodotti”: oltre a Villa Igea è comparso anche il nome di Banca Nuova nei titoli di coda nella fiction a puntate in prima serata su Rai1 “Catturandi - Nel nome del padre” che tornerà in onda oggi, lunedì sera, con un nuovo episodio. Tantissimi spettatori (nell'ultima puntata del 19 settembre oltre 3 milioni secondo i dati Auditel) avranno, quindi, potuto notare durante le scene del film (nella foto un fotogramma) le insegne dell'istituto di credito del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, con decine di sedi in Sicilia e di cui è ancora presidente il vicentino Marino Breganze, storico braccio destro di Gianni Zonin e tutt'ora vicepresidente della Fondazione Roi che tramite il suo ex presidente ha costretto il direttore del nostro giornale, composto da quattro persone in redazione, a difendersi da una richiesta danni milionaria.

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Gianni Mion si racconta a Marino Smiderle: come Gianni Zonin? E l'intervista esclusiva al GdV dopo la censura a VicenzaPiù annuncia 1.000 esuberi e svela il nome della banca "unica": Veneto Banca. Per il resto si vedrà...

Domenica 25 Settembre 2016 alle 13:21
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"Il numero uno dell'istituto di credito berico esce allo scoperto e indica quella che ritiene la strategia più efficace per ripartire. Ma Atlante non ha deciso. «La fusione è la soluzione migliore» «Da BpVi e Veneto Banca può nascere un gruppo integrato: se andasse in porto terrei il loro nome. I piccoli soci danneggiati? Verremo loro incontro»: questi sono l'occhiello, il titolo e il sommario dell'intervista concessa da Gianni Mion, presidente della Banca Popolare di Vicenza, al GdV (Il Giornale di Vescovi) del direttore ad interim Marino Smiderle, il collega "esperto di economia" che per anni ha osannato un altro presidente, Gianni Zonin, e i suoi compagni di... Cda. Da un po' la BPVi non ci dà più accesso alle sue informazioni ufficiali (ne abbiamo informato l'Ordine dei Giornalisti del Veneto e il Sindacato dei Giornalisti del Veneto), dopo il grande successo del nostro libro "Vicenza. La città sbancata", che ha raccolto 6 anni di articoli pubblicati fin dal 13 agosto 2010 da VicenzaPiù e mai scritti su Il Giornale di Vicenza.

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Flop Banca Popolare di Vicenza: è ancora Cross & Rinvio tra Marcotti e Coviello

Sabato 24 Settembre 2016 alle 17:11
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Dopo «Banca Popolare di Vicenza: ci stanno raccontando la verità? Giancarlo Marcotti "crossa" e il direttore di VicenzaPiù "rinvia"» Giancarlo Marcotti, oltre che esperto analista un "vivace polemista contro corrente", e il nostro direttore, Giovanni Coviello, si rendono protagonisti di un altro Cross & Rinvio sul caso Banca Popolare di Vicenza che, se i lettori lo gradiranno, commentandolo qui, sui profili FB di VicenzaPiù o di FinanzaInChiaro e tramite mail a [email protected], potrebbe diventare un vivace spazio di confronto in cui, come su tutto il network VicenzaPiù, mai impererà il "pensiero unico". Ancora una "crossa" Marcotti ma stavolta il direttore un po' "rinvia" e un po' di più applaude il gesto tecnico" di Marcotti, perchè gli schemi (dei ragionamenti) sono tanti e difficilmente unici.

 

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Franco Conte di Codacons rafforza nostri consigli a E. M. per le azioni BPVi ereditate: utili anche al pilatesco Variati. Nel dubbio scriva anche lui a... [email protected]

Giovedi 22 Settembre 2016 alle 22:23
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Alla nostra nota "Tasse di successione pagate su valori alti e ora azzerati della BPVi: ci chiede cosa fare una lettrice su [email protected]" aggiunge qualche utile considerazione l'avv. Franco Conte, presidente regionale di Codacons che come l'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" esorta da sempre i soci della "vecchia" BPVi traditi dalla gestione di Gianni Zonin, Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto & c., aiutati o per lo meno non "pressati" dai poteri politici (dicono che allora non sapevano nulla) a intraprendere azioni di tutela per recuperare il "maltolto" a differenza di chi li scoraggia a farlo per ovvi motivi: i vertici della "nuova" BPVi di Gianni Mion, Francesco Iorio, Salvatore Bragantini & c., supportati da chi come Achille Variati oggi sa ma comunque vuol convincere chi ha perso i propri soldi che nulla recupererà se non "qualcosina". Ecco di seguito le puntualizzazioni di Codacons che ripete sempre: "con le giuste azioni chi ne ha diritto recupererà tutto. Lo abbiamo già ottenuto con la Parmalat e con i tango bond argentini...". Sentito, sindaco?

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Meglio "tasere" ovvero meglio tacere. Fu così nel 2000 anche per Gian Antonio Stella su BPVi, Gianni Zonin & c. Ma anche no

Giovedi 22 Settembre 2016 alle 10:23
ArticleImage Il maggior esperto di fenomeni che riguardano gli "schei", Gian Antonio Stella (Nino Foto copyright), non è ancora intervenuto in modo preciso e analitico (anche se non mancano suoi lucidi interventi come "Imprese, azionisti, famiglie. La lunga illusione" su Il Corriere della Sera del 7 febbraio 2015), come è capace, sulla vicenda della Banca Popolare di Vicenza. Sarebbe interessante leggere quanto potrebbe scrivere, proprio lui che dell'ormai "mitico" Nordest sa tutto e in particolare lo sa sulla capacità di accumulare denaro propria dei Veneti, come ricorda ancor oggi Giorgio Bocca nella Prefazione dove loda dell'Autore "il patrottismo veneto". Interessante poi la Nota dell'Autore all'edizione del 2000 di "Schei. Dal boom alla rivolta: il mitico Nordest" (Mondadori, 2000"), dove fin dall'inizio riassume l'orgoglio imprenditoriale veneto:" Que'o lo go fato io. Anca que'o lo go fato mi". Il saggio di Stella ebbe un'eco immediata e diverse furono le edizioni; qualche imprenditore non gradì i giudizi, ma ciò che intendeva compiere il famoso giornalista era quello di fare una "fotografia" commentata" di come una zona d'Italia da poverissima nel dopoguerra, era riuscita a diventare impresa internazionale e ad accumulare "schei" a più non posso.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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