Archivio per tag: Gianni Zonin

Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Banca d'Italia per i suoi uffici da 300 mq a Vicenza nel palazzo di Giuseppe Zanetti paga un affitto record: 202.000 euro annui. Non può dire a chi e forse non sa che per catasto sono "beni comuni non censibili". Perchè?

Giovedi 8 Settembre 2016 alle 14:29
ArticleImage «Banca d'Italia ridà a rate a Vicenza quanto ricevuto da BPVi per palazzo Repeta: affitto record dei suoi uffici per 202.000 euro annui. A Giuseppe Zanetti, vip Fiamm di Dolcetta?» così scrivevamo e "provocavamo" gli interessati sulla notizia che Bankitalia «stando al suo sito, paga per i suoi uffici, un appartamento in centro al primo piano della Galleria del Pozzo Rosso, al civico 13, dove ha concentrato i pochi dipendenti rimasti, 202.000 euro all'anno, la cifra più alta per uno qualunque degli uffici non di proprietà in cui opera». Volevamo saperne di più, scrivevamo poi, «sull'operatività della sede di "vigilanza", sulle dimensioni dell'ufficio e sui vicentini beneficiari del canone d'affitto» che ci chiedevamo se fosse in qualche modo «riparatorio» per il gentile e discusso acquisto per ben per 9,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Vicenza con Gianni Zonin presidente di Palazzo Repeta, la sede precedente di Banca d'Italia a Vicenza.

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Il licenziamento di Ario Gervasutti: la storia vera che iniziamo a raccontarvi è il segno del degrado vero di Vicenza, quello dei vertici

Giovedi 8 Settembre 2016 alle 00:33
ArticleImage Non siamo mai stati teneri con Ario Gervasutti, il direttore de Il Giornale di Vicenza repentinamente "licenziato" da Confindustria Vicenza, nè, tranne alcune occasioni in cui l'abbiamo scritto o detto in redazione, condiviamo la sua visione di Vicenza e le sua chiavi di lettura dei fenomeni sociali ed economici. Ma non è indegno averlo licenziato in tronco, come è diritto di ogni editore, anche "impuro", come l'associazione ora presieduta da Luciano Vescovi, nei confronti di ogni direttore di un qualunque giornale, ma è il segno del degrado totale dei vertici della società vicentina averlo fatto non dandogli neanche la possibilità di comunicarlo col classico saluto a chi lo ha letto per sei anni. Anche Roberto Zuccato, che a Palazzo Bonin Longare ha preceduto l'attuale presidente, della sua stessa "filiera" di potere, di cui nell'intermezzo ha assunto la guida Giuseppe Zigliotto e che tutta intera ha trascorsi non troppo da esibire oggi nei cda della BPVi o di Banca Nuova targati Gianni Zonin, mandò  a casa lo "sgradito" direttore Giulio Antonacci.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende, giornalismo

Matteo Renzi a Padellaro da Vespa: su BPVi i giornali non hanno parlato. Giorgio Langella: «vero per il GdV, falso per VicenzaPiù. Mandategli "Vicenza. La città sbancata"»

Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 22:13
ArticleImage Caro Direttore, ieri a Porta a Porta davanti a Bruno Vespa ci sono state (come viene riportato in rete) "scintille tra Matteo Renzi e Antonio Padellaro sulle banche" ed è stata tirata in ballo la Banca Popolare di Vicenza. Ebbene, Renzi ha tentato di mettere soprattutto sotto accusa i giornalisti, tutti. Il mondo della politica, ha detto Renzi, ha fatto l'impiccione, specialmente quello territoriale, ma i giornalisti hanno dormito su BPVI. Al solito Renzi ha in parte ragione ma non spiega mai tutta la realtà, quella vera. Tace sempre "dettagli" che lui riterrà insignificanti ma che possono essere illuminanti. Non specifica mai le cose, spara nel mucchio. Se si prende il caso della BPVI, la cosa appare chiara. E' vero che i politici territoriali hanno fatto gli impiccioni con le banche popolari, ma non dice chi. Non dice che, tra quelli che lui chiama "impiccioni" si possono annoverare evidentemente anche esponenti del PD come Alessandra Moretti, fotografata con Gianni Zonin durante la campagna elettorale delle europee in uno stand del Partito di Renzi.

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Categorie: Economia&Aziende

La nuova BPVi di Mion e la vecchia di Zonin hanno in comune i nomi dei due Gianni e la censura, oltre ai 118.000 soci "traditi". Dal Cda probitoci arriva "la" notizia: Consoli punito per ostacolo alla fusione delle venete

Martedi 6 Settembre 2016 alle 20:37
ArticleImage Come reazione alla nostra determinazione nell'informare completamente e senza veli i lettori la "nuova" Banca Popolare di Vicenza di Gianni Mion, Salvatore Bragantini, Francesco Iorio & c. ci esclude dalle sue conferenze stampa, imitando in ciò Confindustria Vicenza e peggiorando addirittura, se possibile, il comportamento della "vecchia" BPVi di Gianni Zonin, Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto & c. Ma, dopo aver segnalato questo comportamento con un esposto ufficiale all'Ordine dei Giornalisti del Veneto, al Sindacato dei Giornalisti del Veneto e a OSSIGENO per l'Informazione (OSservatorio Su Informazioni Giornalistiche E Notizie Oscurate, l'Osservatorio promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate, di certo non ci fermiamo di fronte a questa evidente censura, che anzi ci spinge  a fare di più (chi opera bene non nasconde...).

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Categorie: Giudiziaria

Il sequestro cautelare a Vincenzo Consoli va di sicuro allo Stato? Tonino De Silvestri: non è vero

Martedi 6 Settembre 2016 alle 11:53

Dopo «Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione», video scaricatissimo con i consigli del noto avvocato vicentino, e dopo «Il tribunale di Venezia cambia orientamento e le baciate BPVi e Veneto Banca sono di sicuro legittime? Tonino De Silvestri: non è vero», con l'aiuto del pm che a Vicenza mise sotto inchiesta Gianni Zonin, trovando fortissime resistenze a procedere, oggi sfatiamo un altro luogo comune che il giornale locale vuol far pasasre, a meno che siano convinti di quello scrivono i colleghi della testata confindustriale, ora senza la vecchia testa di Ario Gervasutti sostituita da quella, di sicuro meno costosa, del neo direttore ad interim Marino Smiderle, vecchio frequentatore (e dipendente) di Via Btg. Framarin.

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Categorie: Economia&Aziende, giornalismo

Tanto tuonò che piovve: al foglio locale serve una "ispezione" del centro destra per beccare le telecamere "cieche" dei vigili e un parere dell'esperto per accorgersi che la crisi a Vicenza dipende dalla BPVi. Ma anche no

Domenica 4 Settembre 2016 alle 13:06
ArticleImage Oggi, mentre il sole ferragostano non accenna diminuire di lux, la luce si è finalmente accesa anche nella redazione del Giornale di Vescovi, il GdV, già "Vedetta fascista" perchè chi comanda ha sempre ragione...  Per giorni e giorni i suoi cronisti hanno propinato ai loro, residui, lettori dei fantastici "copia e incolla" delle dichiarazioni ("stiamo cercando nelle immagini video delle telecamere Herm Bone, il vandalo del Cristo di S. Lorenzo") dei portavoce tecnici e politici della Polizia Locale di Vicenza. A dirigerla tecnicamente e magistralmente (verso il collasso della sua residua credibilità) c'è tal comandante Cristiano Rosini, uno che si diletta soprattuto in scorribande non autorizzate (e non sanzionate dall'ammisitrazione di Achille Variati) in Ztl, in parchegi invasivi del camper del cognato (non sanzionati se non in un inconcepibile ritardo) e in mancati controlli di cosa ci girino a fare per il Park Rocchetta alcuni suoi sottoposti (un buffettino e via ai trasportatoti di cassette varie con le auto di servizio sempre più usate a Vicenza dai dipendenti pubblici per servizi... personali, vedasi lo shopping gastronomico dell'autista sempre di Variati...).

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Categorie: Economia&Aziende

Per Gianni Zonin libero e Vincenzo Consoli ai domiciliari due pesi e due misure: un'opinione di Vicenzapiù? No, lo scrive anche L'Opinione

Venerdi 2 Settembre 2016 alle 22:27
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"Banche, Consoli il capro espiatorio", così è titolato oggi un articolo di Federico Tassinari su L'Opinione. Che per Gianni Zonin libero (anche di donare i suoi beni) e Vincenzo Consoli ai domicilairi (e con i beni personali sottoposti a sequestro cautelare per 45 milioni di euro, questione su cui a breve pubblicheremo un'intervista video "tecnica" a un noto ex magistrato) ci siano due pesi e due misure da parte delle procure interessate, quella di Vicenza per l'ex dominus della Banca Popolare di Vicenza e quella di Roma per l'ex stratega della Veneto Banca non è, quindi, un dubbio che è venuto solo a noi. Di sicuro, come dice anche Tassinari, senza avere in mano le carte e senza conoscere nei dettagli le strategie dei due procuratori, è difficile avere certezze se non quella che è ad oggi incomprensibile la differenza dei provvedimenti presi a carico di Consoli e non di Zonin se le ipotesi di reato, come le procure ci dicono, sono le stesse per entrambi loro due oltre che per i "co-coinvolti".

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Categorie: Economia&Aziende, giornalismo

Il tribunale di Venezia cambia orientamento e le baciate BPVi e Veneto Banca sono di sicuro legittime? Tonino De Silvestri: non è vero. Scrivete al direttore a [email protected]

Giovedi 1 Settembre 2016 alle 23:14

«Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione. Scrivete al direttore a [email protected]»: è questo il titolo che davamo ieri, 31 agosto, alla nostra intervista per VicenzaPiùTv all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione e noto pm della procura di Vicenza che "provò" ad indagare su Gianni Zonin a cavallo dei primi anni 2000 con gli esiti ben noti e riassunti da Giovanna Faggionato su Lettera 43 facendo riferimento anche a nostre "denunce". E lì sottolineavamo che «proprio perchè noi la storia l'abbiamo scritta mentre si svolgeva oggi ci preoccupiamo non solo di completarla anche con le inchieste in corso e di seguire gli incerti sviluppi attuali della nuova gestione della BPVi, targata Gianni Mion, Salvatore Bragantini e Francesco Iorio, ma cerchiamo di trasferire da tempo i consigli che possano aiutarli ai soci traditi dalla Banca...». Non tutti i 118.000 i possessori di azioni della Banca Popolare di Vicenza (ma lo stesso vale per gli oltre 80.000 di Veneto Banca) possono avere pretese perchè, scrivevamo, «molto diverse sono le singole posizioni, alcune delle quali non difendibili o addirittura "privilegiate"». 

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Categorie: Interviste, Economia&Aziende

Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione. Scrivete al direttore a [email protected]

Mercoledi 31 Agosto 2016 alle 23:20

"Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza": è questo il titolo che diamo alla nostra intervista per VicenzaPiùTv all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione e noto pm della procura di Vicenza che "provò" ad indagare su Gianni Zonin a cavallo dei primi anni 2000 con gli esiti ben noti e riassunti da Giovanna Faggionato su Lettera 43 facendo riferimento anche a nostre "denunce". Come diciamo nell'introduzione dell'intervista che ripubblichiamo oggi alle 23.20 dopo averla lanciata alle 12.38  a De Silvestri (e altre sono in cantiere), che lasciò la procura per le vicende legate a Zonin, VicenzaPiù ha raccontato fin dal 13 agosto 2010 (e raccolto ora nel libro "Vicenza. La città sbancata" che dall'ottimo 56° posto di luglio è arrivato addirittura al 34° nella classifica dei testi più venduti nella sezione Economia - Crisi e disastri finanziari disponibili a livello mondiale su Amazon) la storia del flop della Banca Popolare di Vicenza che non poteva vedere solo chi non voleva cogliere dati e segni premonitori. 

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Categorie: Banche, Economia&Aziende, giornalismo

Dario Loison e i 22 milioni di euro di baciate rifilate dalla BPVi. Per la fu Popolare di Zonin arriva il "soccorso abbronzante": fa arrossire l'excusatio non petita del foglio locale

Sabato 27 Agosto 2016 alle 23:59
ArticleImage Dario Loison, un noto imprenditore dolciario di Vicenza che ha portato il suo panettone anche in Santa Sede e in tanti paesi stranieri, "ha mostrato più coraggio di quello appena sussurrato da quelle istituzioni locali come Comune, Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che lui stesso ha richiamato alle loro responsabilità etiche ("visto che la BPVi non sa cosa sia") insieme a quelle dei politici nazionali espressi dal territorio e muti di fatto di fronte a questa "calamità", non naturale, che rischi di distruggerlo più di quanto non abbia fatto l'alluvione del 2011". Così evidenziavamo oggi un passaggio fondamentale del suo intervento di ieri alla Fornaci Rosse, di cui abbiamo riferito praticamente in tempo reale e in cui ha fatto un "outing" accusatorio coraggioso ("la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!") e ha mostrato a tutti i presenti il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" le cui ultime copie, prima della seconda ristampa in arrivo, sono acquistabili, salvo esaurimento, anche nel nostro gazebo a soli 9 euro per i visitatori dell'evento curato dall'Associazione Nuova Sinistra.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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