Archivio per tag: Matteo Marzotto

La madre di tutte le vergogne di Vicenza? La gestione Zonin di BPVi e Fondazione Roi: Bankitalia non sa più a chi vendere i suoi immobili e il 28 giugno scadevano i termini per l'assemblea di bilancio della Roi

Mercoledi 29 Giugno 2016 alle 23:28
ArticleImage La madre di tutte le vergogne di Vicenza, di cui abbiamo fatto un primo elenco ieri, è indubbiamente la gestione della fu Banca Popolare di Vicenza che si personifica in Gianni Zonin, indagato e francescanamente spogliatosi di tutte le sue proprietà a favore della "famiglia", e nel suo Cda forte di uomini come Giuseppe Zigliotto, indagato, ex presidente di Confindustria Vicenza e tuttora nel Cda della confindustriale Luiss di Roma, e Matteo Marzotto, condannato in primo grado per reati da estero vestizione della vendita della Valentino Fashion Group da lui presieduta e confermato da Achille Variati alla presidenza della Fiera di Vicenza. Il re del vino ora proverà a scaricare le sue reponsabilità sui massimi dirigenti, come Samuele Sorato, da lui adeguatamente scelti e che rispondevano a lui per allungare i tempi di per sè già tecnicamente (e italicamente?) lunghi che la magistratura impiegherà per una sentenza già emessa, però, da oltre 118.000 soci dilapidati, con l'eccezione dei soliti buoni amici, del loro patrimonio, crollato da 62,50 euro ad azione a 10 centesimi, per giunta ancora non liquidizzabili.

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Le vergogne di Vicenza: dalla BPVi di Zonin e Zigliotto a Borgo Berga e alle tolleranze di Variati pro Marzotto, Rosini, Bortoli & c. Uno squarcio di luce con l'Aim di Colla e Vianello?

Martedi 28 Giugno 2016 alle 23:14
ArticleImage Da sempre il compito delle testate VicenzaPiù è quello di fare da cani da guardia del potere e molti lettori, sempre di... più ci incoraggiano a proseguire su questa strada e ci ringraziano anche se non ci sembra di dover essere lodati per fare quello che dovrebbe fare tutta la stampa, se libera. È particolarmente significativo al riguardo Il successo di "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro che è di denuncia ma soprattutto è la testimonianza di come si può fare giornalismo senza padroni raccontando dal 13 agosto 2010 quello che stava accadendo nelle stanze del potere e dei poteri locali, la Banca Popolare di Vicenza e le sue succursali a Palazzo Bonin Longare, a Palazzo Trissino e in tutti i palazzi del potere.

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Matteo Marzotto, Attila a sua insaputa: Valentino Fashion Group, BPVi, Fiera di Vicenza e ora il Cuoa scompaiono. Intanto Vescovi dixit e Zigliotto "retrocede" alla Luiss

Giovedi 23 Giugno 2016 alle 15:16
ArticleImage Oltre la facciata delle belle e ciniche donne che lo attorniavano nei tempi che, anche per lui, furono, e dietro ai suoi sempre sgargianti sorrisi a 32 denti Matteo Marzotto, il rampollo con meno appeal imprenditoriale del suo casato il cui cognome, però, gli ha ben fruttato in incarichi e prebende, non è di certo accompagnato da una buona stella quando è messo nei Cda o ai vertici delle società che pure fanno bella mostra di sè nel suo curriculum. Fa il presidente dell'Enit e di promozione del turismo italiano all'estero neanche a parlarne, urla l'Espresso, visto che i soldi bastano appena a pagare vertici e personale e di turismo non è che abbia saputo un po'. Fa il presidente di Valentino Fashion Group, azienda di famiglia che la ICG, sempre di famiglia e di cui è socio, gliela vende a un fondo lussemburghese con un'operazione estero vestita con cui vengono evasi 71 milioni di euro di tasse.

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I 58.000 soci ingannati dalla BPVi per Il Fatto messi in mezzo anche da "pezzi interi della classe dirigente veneta...". Potevano non sapere Luciano Vescovi a Vicenza e Achille Variati qui, in provincia e in Italia?

Venerdi 17 Giugno 2016 alle 22:11
ArticleImage Scrive Walter Gabbiati su la Repubblica di oggi, 17 giugno, che secondo "l'ispezione della Banca centrale europea (sulla Banca Popolare di Vicenza, ndr), condotta tra il 26 febbraio e il 3 luglio 2015 e conclusasi con una relazione di 103 pagine che non lascia scampo agli ex vertici della Banca" sono "ben 58mila azionisti, tra vecchi e nuovi", sui 118.000 totali, quelli che "non risultano in linea con le normative Mifid, la direttiva europea (Market in Financial Instruments directive) che, tra le altre cose, impone di classificare i clienti in modo adeguato per fornire loro servizi finanziari appropriati...".  E oggi tutti i media nazionali mettono in copertina Vicenza, che tra l'altro rischia che l'Unesco la cancelli dall'elenco dei suoi "tesori" a causa del cemento che l'ha sommersa durante le ultime amministrazioni e per le opere previste per l'Alta Capacità, anche per il primo (e speriamo ultimo) suicida "da BPVi" che fa parte di quei 58.000 "indotti in errore".

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Laudatio di Carlo Messina CUOA Executive Master of Finance: utile a tutti. In primis a Matteo Marzotto, grazie anche a Intesa membro uscente del Cda della BPVi di Zonin

Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 09:02

Carlo Messina, Consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo e già docente universitario, ha ricevuto ieri, 7 giugno, dal CUOA Business School nella cornice settecentesca di Villa Valmarana Morosini e per mano del suo presidente Matteo Marzotto l’Executive Master Honoris Causa in Finance. Messina, rappresentante di uno dei primi gruppi bancari dell'eurozona, ha parlato nell'occasione anche di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (qui ne abbiamo anticipato alcuni passaggi mentre qui ci sono le sue risposte alle nostre domande) ma ha tenuto anche la consueta Laudatio, che proponiamo qui integralmente, preceduta dalla cerimonia e dall'intervento di Matteo Marzotto. Siamo, infatti, convinti che molte delle "spiegazioni" e varie "annotazioni" del Ceo di Intesa Sanpaolo saranno utili a tanti nostri lettori ai quali stiamo dando da tempo quel supporto informativo sulla conoscenza finanziaria che spesso manca.

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Categorie: Banche

Carlo Messina di Intesa Sanpaolo a VicenzaPiù: i soci BPVi sono stati feriti dolorosamente, non mi esprimo sulle "persone per bene nel Cda ma quello che è successo qui è incredibile"

Martedi 7 Giugno 2016 alle 18:04

Proprio nel giorno in cui abbiamo "lanciato" il nostro eBook, che a breve sarà disponibile anche nella versione stampata, con un titolo "Vicenza. La città sbancata" e un sommario ("quello che dovevi sapere sulla Banca Popolare di Vicenza noi lo abbiamo scritto. Da sempre"", che si autodescrivono, a Vicenza, anzi per la precisione ad Altavilla, a Carlo Messina, Ad e Ceo di Intesa Sanpaolo, è stato conferito l'Excellence Master in Finance dal Cuoa presieduto da Matteo Marzotto, che, presidente confermato anche della Fiera di Vicenza, è membro proprio del Cda della BPVi che ha appena reso simile a carta straccia 105 milioni di azioni passate da circa 6,5 miliardi di euro di valore a 10,5 milioni col Fondo Atlante che è dovuto correre in suo soccorso per sottoscrivere ben 15 miliardi di azioni, un numero da Germania post bellica, a 10 centesimi l'una.

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Il Cuoa conferisce Executive Master Honoris Causa al Ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, che parla di BPVi e Veneto Banca: “quel che è successo è incredibile”

Martedi 7 Giugno 2016 alle 14:34
ArticleImage Al CUOA Business School oggi 7 giugno nella cornice settecentesca di Villa Valmarana Morosini Matteo Marzotto, Presidente del CUOA ha conferito a Carlo Messina, Consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, l’Executive Master Honoris Causa in Finance. Messina, rappresentante di uno dei primi gruppi bancari dell'eurozona, ha parlato nell'occasione anche di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e vi riferiamo delle sue annotazioni utilizzando i twit da @vicenzapiu_com con cui vi abbiamo aggiornato in tempo reale (a seguire due video). “La crisi generata da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca può essere superata in questi territori più che altrove; le subordinate erano da non vendere a clienti retail e le due banche erano a rischio bail in; non mi pronuncio su "persone per bene" locali ma quel che è successo è incredibile”.

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Dopo l'esternalizzazione della BPVi ora anche la Fiera di Vicenza va Rimini. Se anche Aim "ci lascia" Variati - Renzi avrà fatto quello che non è riuscito a Hüllweck - Berlusconi

Martedi 7 Giugno 2016 alle 11:08
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Un po' di make up, una volta si diceva "trucco", e in nome del "piccolo non basta più" (e a Vicenza oggi rimane solo il piccolo nel 90% dei casi) le aziende pubbliche, o che a tanti appartengono, si "fondono", una volta si diceva vengono assorbite, in aziende più grandi. La BPVi, che non era pubblica a livello societario ma era di un pubblico di 118.000 soci, per lo più risparmiatori, addirittura non c'è più per colpe del proprio "gestore", il Cda e i vertici marcati Gianni Zonin, e di fatto è stata ingoiata a prezzi di realizzo dal fondo Atlante per finire chissà dove e in che modo. La Fiera di Vicenza si sta, poi, lanciando nelle braccia di quella di Rimimi dopo l'amplesso fallito con la Giulietta di Verona (Fiere), che ha prima affascinato il ben noto latin lover di rango Matteo Marzotto invitandolo a salire verso di lei aggrappato ai suoi capelli e poi con le sue trecce strette intorno al collo lo ha fiaccato e buttato a terra sadicamente. 

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Lapide su Torre Bissara: 1778, cacciato Camerlengo Boldù, ladro dei soldi "di tutti". Oggi la Vicenza derubata da BPVi non dedica una lapide a Zonin, Zigliotto, Marzotto & c. ma premia "famiglie" del Beato di Gambellara

Giovedi 2 Giugno 2016 alle 16:15
ArticleImage "Andrea Boldù fu De S. Andrea fu bandito li III ottobre MDCLXXXXVIII per gravissimo intacco di cassa fatto nella Camera di Vicenza essendo Camerlengo in questa città": così è scritto su una lastra di marmo inserita nelle mura della Torre Bissara sita al centro di Vicenza (vedi foto) che ci ha incuriosito e indotto a cercare più informazioni sul Camerlengo ladro di soldi della città e perciò da questa scacciato con ignomina il 3 ottobre 1778. Ed ecco che sul sito "Miglioverde, la voce degli indipendentismi" leggiamo del trattamento riservato dalla "dominante" Repubblica di Venezia ai suoi pubblici ufficiali che si sono dimostrati infedeli: " Siamo esattamente al 3 Ottobre 1778 ed un alto funzionario dello Stato (nella repubblica di Venezia diversi magistrati sovrintendenti alle attività economiche portavano il titolo di Camerlenghi de Comùn) è bandito, perché si è impossessato di denari dell'erario, cioè di tutti, e ciò malgrado appartenga ad una delle famiglie patrizie che da sempre governano la repubblica..."

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Atlante "caccia" dalla BPVi la KPMG, società di revisione dei conti di fiducia di Zonin e advisor "benedetto" da Variati per la fusione in SVT di Aim Mobilità e FTV

Domenica 29 Maggio 2016 alle 16:53
ArticleImage «Il 7 luglio il fondo Atlante prende possesso della BPVi con assemblea e nomina del Cda. Intanto cambia il revisore con addio a KPMG», così titolavamo giovedì 26 maggio scorso la nota ufficiale appena diffusa dalla Banca Popolare di Vicenza a trazione Atlante. Nel titolo, al di là della informazione di cronaca sulla data dell'assemblea, sottolineavamo subito la vera notizia che era l'inserimento nell'ordine del giorno di questo punto: "proposta di risoluzione consensuale anticipata dell'incarico di revisione legale dei conti in essere con la società KPMG S.p.A. ...". La KPMG è la prima vera testa fondamentale del "sistema Zonin" che fa saltare, con preannuncio tempestivo, il Fondo Atlante che decide di fare a meno della società che durante tutto il ventennio del re delle, sue, vigne aveva "rivisto" i conti.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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