BPVi e Veneto Banca: un'analisi fredda di un salvataggio inutile, se non dannoso. Consob e Bankitalia dove e con chi erano?
Sabato 10 Giugno 2017 alle 23:52
Sarebbe in corso da parte di Intesa e di Unicredit, su sollecitazioni del governo, un tentativo per "raccogliere" insieme alle altre banche di riferimento il miliardo e passa di euro da parte di investitori "privati", la cifra preventiva che Margrethe Vestager vuole sul tavolo come condizione per poi consentire il, presunto, "salvataggio" della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca con la loro "ricapitalizzazione precauzionale" per altri 4 miliardi e "spiccioli" a carico dello Stato. L'operazione appare difficile da attuare, soprattutto per Unicredit, reduce da un mega aumento di capitale da 13 miliardi per impostare la soluzione dei suoi problemi.
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La lettera denuncia del consigliere regionale Antonio Guadagnini: Veneto Banca aveva l'influenza, BPVI era messa peggio, ma con la "cura" subita, oggi hanno la polmonite acuta
Sabato 20 Maggio 2017 alle 00:01Il consigliere regionale Antonio Guadagnini ha già letto in Consiglio regionale una coraggiosa lettera denuncia sulle diversità delle situazioni delle due ex Popolari venete da lui ricostruite e sulla disparità dei trattamenti da lui rilevati per Veneto Banca rispetto alla Banca Popolare di Vicenza, entrambe ora ridotte come sono a causa, scrive il Consigliere regionale, di questi comportamenti e della "colpevole indifferenza da parte di autorità , CDA e manager verso il principio cardine che tiene in piedi ogni azienda, gli istituti di credito sopra ogni altro: la fiducia". Guadagnini ha letto il suo documento tra una preoccupante indifferenza generale documentata dal video qui riproposto e ha provato anche a diffonderlo tramite una serie di media, pochi dei quali, e non sempre nella versione integrale di seguito riportata, hanno accettato oggi di renderla nota. Ogni commento appare superfluo su auanto apepna detto, molto utile su quanto leggerete qui, liberamente.
Continua a leggereBanche italiane, Il Sole: nel trimestre profitti quasi raddoppiati. VicenzaPiù: a spese di BPVi, Veneto Banca, Etruria... e con Banca d'Italia e Consob promotori finanziari?
Sabato 13 Maggio 2017 alle 14:48
Pubblicato alle 13.38, aggiornato alle 14.48. Sotto il titolo "Banche italiane, nel trimestre profitti quasi raddoppiati" Luca Davi scrive oggi su Il Sole 24 Ore un'interessante analisi dell'andamento dei bilanci delle maggiori banche italiane che vi proponiamo di seguito insieme a una nostra, semplicissima domanda: quanto hanno beneficiato quelle banche e i loro profitti della migrazione di decine di milardi di raccolta, se ne contano almeno 65, da MPS, Banca Popolare di Vicenza, Banca Etruria e le altre 3 cosiddette "good banks", tutte in datata e mega crisi? Questa è in buona parte legata alle mala gestio conclamata, ma ancora non equamente attribuita, di molti dei loro amministratori, tutti sulla graticola soprattutto mediatica meno il presidente a sua insaputa di BPVi, Gianni Zonin, e col solo Vincenzo Consoli arrestato e "sequestrato" dei suoi beni.
Continua a leggereDopo il caso Boscolo Hotel con le "solite" BPVi e Veneto Banca ecco quello Stefanel con altre banche vigilate da "solita" Banca d'Italia: stop al comodo "tana di due, libera gli altri!"
Martedi 18 Aprile 2017 alle 08:30
Pubblicato il 16 aprile, aggiornato il 18 alle 8.30. Gli alberghi della catena padovana Boscolo Hotel, ma non il suo marchio, diventeranno di proprietà del fondo internazionale Varde che il brand Boscolo lo userà in franchising, grazie a un'operazione, assistita da Mediobanca, che consente alla famiglia Boscolo di riscuotere 150 milioni di euro dopo che Varde aveva affrontato nei mesi scorsi anche l'acquisto del debito di Boscolo con Unicredit e Banco Popolare, due delle banche verso cui il gruppo era esposto pagandolo 210 milioni su 240 nominali. Tra le banche c'erano (ci sono?) anche Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (l'abbiamo scritto recentemente qui per BPVi e in passato anche per Veneto Banca), a cui erano state date in pegno dai Boscolo tutte le proprie azioni e che speriamo siano rientrate almeno in parte dell'esposizione.
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BPVi e Veneto Banca: diamo a Iorio quel che è di Iorio e a Carrus quel che è di Carrus. E Qualcuno "indaghi" su loro e sui "Poteri". Se può...
Domenica 26 Marzo 2017 alle 11:32
Mentre potrebbe avere effetti dirompenti la sentenza di ieri del giudice di Verona Massimo Vaccari che ha condannato la Banca Popolare di Vicenza a rimborsare con gli interessi (in totale 60.000 euro a fronte dei circa 40.000 spesi) una signora che aveva acquistato 660 azioni nel 2010 (si segnalano già casi di mani mangiate da parte di quelli che hanno aderito alla Offerta Pubblica di Transazione (Opt) pur essendo nelle condizioni della socia da "ristorare", salvo ricorsi vincenti, al 100% più annessi e connessi) approfittiamo della questione per fare una semplice domanda. Le gestioni sotto accusa delle due ex Popolari venete, quelle a guida Gianni Zonin per la BPVi e Vincenzo Consoli per Veneto Banca , avevano "segnato" i massimi di "auto" quotazone, sia pure nel rispetto delle vecchie regole e... consuetudini, di 62,50 euro per la banca vicentina e di 40,75 euro per quella montebellunese per poi scendere drasticamente a qualche decina di euro.
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Il fondo Atlante in trappola, "tradito" da BPVi e Veneto Banca è al bivio: aderire a Codacons o (ri)mettere in cassa la transazione da 600 milioni di euro, se ci sono ancora...
Martedi 7 Marzo 2017 alle 23:23
Fino a poco tempo si faceva riferimento ai circa 200.000 soci complessivi delle due ex Popolari Venete parlando di soci "traditi" dalle vecchie gestioni di Banca Popolare di Vicenza made in Gianni Zonin, "amato" da Bankitalia e ancora a piede libero, e di Veneto Banca guidata da Vincenzo Consoli, "odiato" da Palazzo Koch che di certo per il suo lungo arresto ai domicialiari non si è certo disperata. Ebbene ora a quei 200.000 soci si sta per aggiungere il Fondo Atlante, per il quale il suo vate, il "prof" Alessandro Penati prometteva alle banche sottoscrittrici, in primis Unicredit e Intesa, e a chi ci ha messo, tanti, altri soldi, come la "postale" Cassa Depositi e Prestiti, un rendimento del 6% prima di scoprire i dati terribilmente "truccati", da film dell'orrore ha detto, anche nell'era successiva a quelli degli autori originari del disastro veneto.
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Stefano Righi: "Veneto e Vicenza a caccia di cash". VicenzaPiù: se accelera il giro della morte, quella vera, basta un Sì o serve un No?
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 22:12
Aggiungiamo qualche conto all'articolo di Stefano Righi su Corriere Economia che vi abbiamo proposto stamattina alle 9.26 perchè disegna il dramma delle due ex Popolari Venete. Ci permettiamo di aggiungere solo che se il sistema bancario ha di fatto già perso 1.2 - 1.3 miliardi di euro con le quattro banche "risolte" (fallite, ndr) in centro Italia (1.8 miliardi erano quelli "immessi" per evitare il crac, 500 - 600 milioni quelli che Ubi è disposta a tirare fuori per comprarne tre delle quattro, sia pur già ripulite, almeno sulla carta) altri 2.5 miliardi del Fondo Atlante, che arrivano sempre da quel sistema con in testa, oltre alle non solidissime Intesa e Unicredit, anche Cassa Depositi e Prestiti (alias Poste Italiane e risparmi dei libretti postali, warning!) sono già evaporati in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.
Continua a leggereSupervertice riservato Padoan-Visco con Fondo Atlante, Unicredit, Intesa, Ubi, Acri, Abi
Domenica 2 Ottobre 2016 alle 22:23
Supervertice riservato al ministero dell'Economia sul sistema bancario italiano. Pier Carlo Padoan ha convocato per domani mattina 2 ottobre un incontro con il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, con i vertici di Unicredit, Intesa e Ubi, con i rappresentanti di Acri, Abi e del Fondo Atlante. L'incontro, secondo fonti finanziarie, servirà come un momento di riflessione sulle crisi del sistema bancario.
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Apertura mercato: Milano positiva con Intesa e Banco a +1,5%, petrolio in rialzo, oro a 1,255 dollari, spread a 131 punti
Venerdi 20 Maggio 2016 alle 09:30
Borsa Milano apre in rialzo, +0,75%. Indice dei principali titoli parte a 17.677 punti Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,75% a 17.677 punti. Borsa Milano sale con banche, debole Fca. Recupera Unicredit, in calo Finecobank dopo ipotesi dismissioni Buona partenza per l'ultima giornata della settimana di Piazza Affari: l'indice Ftse Mib sale dello 0,9%, con le banche a trainare il listino. Unicredit è la migliore con un aumento di oltre il 3% a 2,88 euro (con la controllata Finecobank in calo del 2,8%) dopo le ipotesi di dismissioni, seguita da Bper e Mps che crescono di oltre due punti percentuali.
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Borsa: rallenta Europa per i futures Usa che girano in negativo. Milano gira in calo frenata da Banco Popolare e Bpm, Mps e Unicredit negative, tiene Intesa
Martedi 17 Maggio 2016 alle 14:45
Borsa: Europa rallenta con futures Usa. Borsa: Europa rallenta con futures UsaRallentano il passo le Borse europee a metà seduta, in linea con i futures su Wall Street, che girano in negativo. Milano (Ftse Mib -0,9%) è la peggiore dietro a Francoforte (-0,18%) e Parigi (-0,07%), girate in calo. Tengono invece Madrid (+0,23%) e Londra (+0,38%), mentre Atene (+1,41%) le sorpassa tutte. A frenare i listini contribuiscono principalmente i titoli dell'auto, dopo le valutazioni negative degli analisti di Exane, che penalizzano soprattutto Fca (-4,74%), Peugeot (-3,21%), Renault (-3,04%) e Volkswagen (-2,4%). Continua a leggere
