Categorie: Politica, Economia&Aziende
Martedi 5 Dicembre 2017 alle 15:40
Antefatti e contorni della vicenda sono ben noti: all'inizio dell'amministrazione Variati viene affidato, senza bando, un appalto di costruione di un padiglione in
Fiera di Vicenza al gruppo
Maltauro in Ati con la
Gemmo Spa per un importo di circa 45 milioni per coprire i cui costi la Fiera, che dal 2010 al 2013 ha avuto come presidente l'attuale presidente della Fondazione Teatro di Vicenza
Roberto Ditri, accende un mutuo di 40 milioni con la
Banca Popolare di Vicenza. Quel mutuo ora grava sulle casse di
IEG di Rimini, in cui è confluito l'ente vicentino, di proprietà di Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza e Camera di Commercio, che della nuova società ora detengono il 19%.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Domenica 24 Settembre 2017 alle 13:05
I media: per Gianni Zonin è "improcedibile" la richiesta di danni avanzata da BPVi per i soci. VicenzaPiù: pubblichiamo la richiesta per un'aula più ampia del tribunale contestato
Ieri abbiamo pubblicato l'articolo di La Verità che riferiva di possibili "aiuti" in passato da parte della Banca Popolare di Vicenza al Partito democratico, che ora ha designato il suo potente tesoriere Francesco Bonifazi a far parte della commissione d'inchiesta parlamentare sulle banche, tra cui proprio la BPVi con cui si incontrava per cercare fondi per il Pd e segnatamente per salvare il quotidiano di partito, l'Unità .
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Giovedi 15 Giugno 2017 alle 00:13
È arrivata, dopo quella della BPVi, anche l'azione di responsabilità di Veneto Banca contro gli ex amministratori e sindaci alternatisi in carica fino al 26 aprile 2014 di cui contiamo di conoscere quanto prima i contenuti per illustrarli e confrontarli (questa è la nostra sorpresa annunciatavi qualche giorno fa...) con quelli della citazione analoga per circa due miliardi di danni della Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin & c., il cui complesso esame va alle calende greche. In attesa dell'esame delle due citazioni e, mentre cercavamo nostro materiale di archivio, abbiamo ritrovato un nostro articolo dell'11 novembre 2014, mai smentito da chicchessia.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 14 Marzo 2017 alle 21:27
A Vicenza le bugie o le false verità storicamente abbondano. L'ultima è
la "(sovra)stima" del 60% fatta dal vice dg vicario Gabriele Piccini delle adesioni alla
transazione proposta dalla
BPVi, che, manifestazioni di interesse escluse, si attesterebbero al 40%, la metà dell'obiettivo di
Fabrizio Viola e
Gianni Mion. che, tramite un'Ansa si sono affrettati a mettere una toppa all'ennesimo tentativo di "forzare" la volontà dei soci truffati, a cui
Gianni Zonin faceva sottoporre
Mifid generosi, per le avide voglie di denaro della
Banca Popolare di Vicenza, e i nuovi gestori ne seguono la strada provando a beffare per la seconda volta i soci proponendo un indennizzo iniquo con la scusa, autoassolutoria, del "meno peggio" a cui ha abboccato o ha dovuto abboccare anche
Ilvo Diamanti per giunta per soldi non suoi, ma della
Fondazione Roi.
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Categorie: Politica
Sabato 24 Dicembre 2016 alle 16:48
Achille Variati ha sempre pensato solo e sempre alla comunità e ad esempio, per rimanere a questi giorni, il 20 agosto il quotidiano degli amici dei quartieri alti (quelli inquinanti e... inquinati) gli aveva fatto rispondere al
vescovo Beniamino Pizziol, che aveva centrato sull'accoglienza il tema della tradizionale lettera ai fedeli invitando i sindaci a evitare «
decisioni per fini elettorali», con un secco «
Vicenza non può accogliere più di così. Anzi, non deve accogliere di più, altrimenti salta tutto». Ma oggi il nostro "
quattropoltrone" sindaco fa un salto di qualità e, alla vigilia del Santo Natale, dopo che il suo direttore generale
Antonio Bortoli se ne era tenuto alla larga, ricevendo almeno per ora solo un mediatico buffettino sulla sua faccia ruvida, promette e minaccia una sua discesa in
Procura di Vicenza se, leggiamo sul
GdV, entro fine gennaio non arriverà da Roma una misura per evitare il crac finanziario della provincia.
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 21 Novembre 2016 alle 12:12
ICM Spa comunica che con decreto pubblicato in data 19 novembre, la Prefettura di Milano ha comunicato al Gruppo ICM la chiusura del commissariamento del cantiere “Architetture di Servizioâ€, che segue a distanza di poche settimane la chiusura del commissariamento del cantiere “Vie d’Acqua Sud†di
Maltauro nel corso di
EXPO 2015. Alla conclusione dei due commissariamenti ad acta segue naturalmente, da parte della Prefettura di Milano in accordo con il Prefetto di Roma, una misura di sostegno e monitoraggio della sola durata di 6 mesi, con il conferimento dell’incarico ad un consulente designato, il Prof. Umberto Bertelè.
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 7 Novembre 2016 alle 13:09
Il 2016 ha visto la prima grande aggregazione tra enti fieristici con
Italian Exhibition Group (
IEG) nata dalla fusione di
Rimini Fiera e
Fiera di Vicenza e ora, contraddicendo le dichiarazioni al riguardo dell'assenza di disegni emiliano romagnoli fatte in Consiglio Comunale da
Achille Variati e da
Matteo Marzotto, sponsor convinto, il primo, e "beneficiario" certo, il secondo, del conferimento di Vicenza alla newco riminese,
Il Corriere della Sera con
Andrea Salvadori scrive: «
il mercato attende il progetto della holding regionale che comprenderà Bologna, Parma e la stessa Rimini». E a dare ufficialità alla notizia che smentisce la Vicenza che ha "ceduto" la Fiera e che conferma i timori di quella che ne voleva sapere di più sul progetto emiliano romagnolo visto che la Regione stessa ha quote nelle varie fiere, ci pensa
Antonio Bruzzone.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 14:29
«
Banca d'Italia ridà a rate a Vicenza quanto ricevuto da BPVi per palazzo Repeta: affitto record dei suoi uffici per 202.000 euro annui. A Giuseppe Zanetti, vip Fiamm di Dolcetta?» così scrivevamo e "provocavamo" gli interessati sulla notizia che Bankitalia «
stando al suo sito, paga per i suoi uffici, un appartamento in centro al primo piano della Galleria del Pozzo Rosso, al civico 13, dove ha concentrato i pochi dipendenti rimasti, 202.000 euro all'anno, la cifra più alta per uno qualunque degli uffici non di proprietà in cui opera». Volevamo saperne di più, scrivevamo poi, «
sull'operatività della sede di "vigilanza", sulle dimensioni dell'ufficio e sui vicentini beneficiari del canone d'affitto» che ci chiedevamo se fosse in qualche modo «
riparatorio» per il gentile e discusso acquisto per ben per 9,3 milioni di euro da parte della
Banca Popolare di Vicenza con
Gianni Zonin presidente di Palazzo Repeta, la sede precedente di Banca d'Italia a Vicenza.
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Giovedi 8 Settembre 2016 alle 00:33
Non siamo mai stati teneri con
Ario Gervasutti, il direttore de
Il Giornale di Vicenza repentinamente
"licenziato" da
Confindustria Vicenza, nè, tranne alcune occasioni in cui l'abbiamo scritto o detto in redazione, condiviamo la sua visione di Vicenza e le sua chiavi di lettura dei fenomeni sociali ed economici. Ma non è indegno averlo licenziato in tronco, come è diritto di ogni editore, anche "impuro", come l'associazione ora presieduta da Luciano Vescovi, nei confronti di ogni direttore di un qualunque giornale, ma è il segno del degrado totale dei vertici della società vicentina averlo fatto non dandogli neanche la possibilità di comunicarlo col classico saluto a chi lo ha letto per sei anni. Anche
Roberto Zuccato, che a Palazzo Bonin Longare ha preceduto l'attuale presidente, della sua stessa "filiera" di potere, di cui nell'intermezzo ha assunto la guida
Giuseppe Zigliotto e che tutta intera ha trascorsi non troppo da esibire oggi nei cda della
BPVi o di
Banca Nuova targati
Gianni Zonin, mandò a casa lo "sgradito" direttore
Giulio Antonacci.
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Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 29 Luglio 2016 alle 19:13
A Vicenza di questi tempi dire "banca" porta a reazioni nette, più immediate se si specifica "Banca Popolare di Vicenza", comunque vivide se si fa riferimento a "Banca d'Italia". Per la prima denominazione si passa, infatti, dal fastidio di un cittadino comune che non abbia investito in azioni della fu Popolare di Gianni Zonin (dell'ex presidente perchè con i suoi vertici l'ha gestita come se fosse sua e non di 118.000 soci) ma che vede il territorio rinsecchirsi per le risorse immani finite in... mani sbagliate (Giorgio Meletti de Il Fatto Quotidiano ci ricorda, infatti, che i soldi non svaniscono ma cambiano solo tasche) fino al dolore profondo percettibile anche semplicemente guardando negli occhi uno delle decine di migliaia di soci che hanno visto svuotarsi la loro "musìna" (salvadanaio) di azioni, passate da 62,50 euro a 10 centesimi, per giunta non monetizzabili in Borsa.
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