Sabato 9 Luglio 2016 alle 10:40
Npl, banche venete fra le più sofferenti «Atlante 2 per smaltire la spazzatura»di Gianni Favero, da Il Corriere del VenetoDelle cinque banche italiane maggiormente esposte al problema dei crediti in sofferenza, tre sono venete. Secondo la classifica stilata da
Forex Info sui cosiddetti
Npl (
Non performing loans),
Banca Popolare di Vicenza,
Veneto Banca e
Banco Popolare seguono infatti a ruota il Monte dei Paschi di Siena, finito in queste ore al centro dell'agenda economica e politica nazionale.
I crediti deteriorati sono soldi che negli anni gli istituti hanno prestato e che non sono tornati indietro, con possibilità di recupero nel complesso non più che frazionali. È il male dentro la pancia delle banche, costrette a ricapitalizzare per poter continuare a fare il loro mestiere, in pratica a cercare altrove tutto quel denaro venuto meno. È un passo toccato sia alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca, alla fine diventate di proprietà del Fondo Atlante, sia al Banco Popolare, diretto al matrimonio con Bpm.
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Martedi 28 Giugno 2016 alle 09:19
Se i Master del Cuoa vanno verso la Luiss romana con Giuseppe Zigliotto, già membro del suo Cda, a puntare in alto e se per le altre attività ci si orienta alla Niuko (una bella modifica mediatica e marketing di Newco, new company di Confindustria Vicenza e Confindustria Padova), ecco la, più grande, chiave di lettura complessiva: Confindustria PaTreVi.È scattata ieri, all'assemblea privata di Confindustria Padova, la «fase 2» del percorso di integrazione tra l'associazione territoriale locale e le consorelle di Vicenza e Treviso. Dopo una prima fase sperimentale, si è perfezionato il meccanismo che consente a ciascuno dei seimila aderenti alle tre associazioni confindustriali di accedere ai servizi dell'una o dell'altra.
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Categorie: Vicenza Calcio
Lunedi 27 Giugno 2016 alle 09:45
Sembra quasi Sora, un affare di famiglia: da Sora, provincia di Frosinone, arrivano per «salvare» due istituzioni di Vicenza. Il primo giugno dell'anno scorso arrivò alla Banca Popolare di Vicenza Francesco Iorio, nativo di Sora, già direttore generale di Ubi, investito del ruolo di amministratore delegato con il compito di mettere una pezza alla più disastrata tra le banche italiane, la BpVi tramortita dalla ventennale presidenza di Gianni Zonin e affondata dalle spericolate operazioni che lo stesso presidente sta ora facendo ricadere unicamente nella sfera di competenza del suo fidato braccio destro, Samuele Sorato. Iorio ha avuto bisogno di 1.500 milioni di euro cash portati dal fondo Atlante per tenere a galla la Popolare e ancora l'operazione di salvataggio è lontana dall'essere conclusa. Ma adesso in città arrivano rinforzi. Dal primo luglio siederà sulla panchina della squadra Primavera del Vicenza Calcio Pasquale Luiso, l'indimenticato «Toro di Sora» che da giocatore trascinò Vicenza alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea.
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Categorie: Banche
Venerdi 17 Giugno 2016 alle 02:09
Non avremmo certo pensato di dover piangere un morto suicidato (leggi di seguito l'articolo de Il Fatto Quotidiano) nel giorno in cui arrivano le prime copie cartacee del nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata. Quello che dovevate sapere sulla Banca Popolare di Vicenza noi ve lo abbiamo detto. Da sempre" a differenza, noi lo urliamo, di certa carta stampata di Vicenza e di tutti quelli che ci scrivono, dai vertici all'ultimo dei collaboratori. Presso la redazione di VicenzaPiù in viale Milano 31, nelle edicole Fenagi di Vicenza, nelle migliori librerie e tramite Amazon noi distribuiremo il nostro libro piangendo. Ma, se una cosa così, il suicidio di Antonio Bedin, è terribilmente successa, i responsabili, anche questo urliamo a chi non vuol sentire, non sono solo Gianni Zonin, Giuseppe Zigliotto, Samuele Sorato, gli altri indagati, gli altri membri del loro Cda e i dirigenti complici nell'aver creato il dramma ma anche il Cda attuale che nulla o troppo poco ha fatto per attenuarlo.
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Categorie: Banche
Mercoledi 15 Giugno 2016 alle 09:29
Atlante è il nuovo padrone della Popolare di Vicenza e si prepara a diventarlo di Veneto Banca, se è vero - come è emerso ieri - che al momento solo l'1% del miliardo di aumento risulta sottoscritto. Ma in mezzo ci sono i vecchi soci azzerati nel capitale, che - essendo anche gli attuali clienti - vanno in qualche modo tenuti in conto per evitare che prosegua (o acceleri) la migrazione verso altre banche, già emersa nei dati sulla raccolta. Per questo a Vicenza nelle settimane scorse si è aperto un tavolo che vede protagonisti un gruppo di vecchi soci e la banca, con la "benedizione" di Atlante: diversi gli incontri, ancora nei giorni scorsi. Al centro del confronto, l'ipotesi di aprire il capitale agli azionisti storici dell'istituto, marginalizzati sotto l'uno per cento dopo la sottoscrizione integrale dell'aumento da parte del fondo gestito dalla Quaestio di Alessandro Penati.
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Categorie: Banche
Mercoledi 15 Giugno 2016 alle 09:14
Veneto Banca, l'aumento di capitale per ora non raccoglie più di un milione di euro. Mentre gli ispettori Consob tornano in banca, per sorvegliare da vicino il collocamento ai risparmiatori delle azioni dell'aumento di capitale, e l'assemblea per decidere dell'azione di responsabilità slitta a settembre. Resta alta l'attenzione intorno alla ricapitalizzazione da un miliardo di euro di Veneto Banca, partito da una settimana in una situazione in cui lo spettro della Brexit, ovvero dell'uscita della Gran Bretagna dall'Ue che potrebbe uscire dal referendum del 23 giugno, sta rendendo sempre più proibitive le condizioni di contesto. Lo si vede, su un piano parallelo, nella situazione ben più favorevole del Banco popolare, che nelle stesse date di Veneto Banca deve trovare un altro miliardo per procedere nella fusione con Bpm. Le indiscrezioni danno per raccolto già il 20% del totale, con una buona risposta allo sportello nel collocamento in opzione ai soci.
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Categorie: Banche
Domenica 12 Giugno 2016 alle 11:29
«
Unicredit, ecco la lettera di garanzia sull'aumento della PopVicenza»: con questo titolo Fabrizio Massaro rivela, e documenta, su Il Corriere della Sera un fatto che conferma quanto da noi più volte sostenuto anche in base ai documenti noti, i comunicati stampa della Banca Popolare di Vicenza. Seguendo l'invito del collega anche noi, che prima non lo avevamo fatto per insufficienza di... risorse umane nelle nostre numerose battaglie quotidiane per l'informazione, abbiamo cercato la lettera (
clicca qui) con cui Unicredit "stabiliva" che avrebbe garantito l'aumento di capitale sì, ma solo in caso di quotazione in Borsa. E non "comunque", come in varie assemblee Francesco Iorio aveva dichiarato ai 118.000 soci.
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Sabato 11 Giugno 2016 alle 15:34
Mentre Giorgio Meletti su Il Fatto Quotidiano ci riferisce, leggi a seguire*, che "
lo psicodramma Unicredit", il cui titolo va a picco col - 6,37%, "
scuote le banchementre la Borsa va alla deriva" visto che
"a 17 giorni dalle dimissioni di Ghizzoni l'istituto annuncia che per il successore bisogna aspettare altri due mesi", e mentre Il "trauma" subito dai soci beffati di BPVi e Veneto Banca diventa materia di studio e contromisure "psico-sanitarie" messe a fuoco ieri nel convegno di inOltre
, da noi seguito e il cui video è stato da noi
pubblicato integralmente qui, un lettore
, che di finanza ne "mastica" e che ben conosce il mondo vicentino, ci ha inviato un commento sferzante a
quanto da noi anticipato ieri, 10 giugno
("I piani di Atlante per i vecchi soci della BPVi: warrant o azioni a forte sconto"), che premettiamo all'analisi interessante di Giorgio Meletti sui problemi a catena che la soluzione, per lo meno al momento, del caso BPVi sembrava avesse frenato.
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Categorie: Banche
Venerdi 10 Giugno 2016 alle 23:08
Secondo Matteo Buffolo di VeneziePost per consentire agli azionisti di BPVi di rifarsi di parte delle perdite sarebbero allo studio due ipotesi di cui si fa menzione ufficialmente nella nota in cui il fondo Atlante ha annunciato i nuovi vertici di Popolare di Vicenza e arrivate sul tavolo di Penati proprio grazie al discusso e confermato ad Francesco Iorio. Le due ipotesi allo studio, quella di un 'warrant', per ora privilegiata, e un'altra strada, che porti i vecchi soci a rientrare, con uno sconto fortissimo, nel capitale sociale, si basano sul fatto che la raccolta di Banca Popolare di Vicenza è "
ancora legatissima a quanto portano i clienti storici, ovvero gli industriali e gli imprenditori vicentini e delle province in cui è più presente.
Che, gioco forza, sono anche fra gli azionisti che si sono maggiormente scottati con la distruzione di capitale di questi anni e con il calo repentino delle azioni da 62,5 a 10 centesimi, bruciando interi patrimoni. E che, proprio per questo, potrebbero essere tentati di portare la liquidità e le operazioni in altri istituti".
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Venerdi 10 Giugno 2016 alle 10:18
Enrico Marro, su Il Sole 24 Ore, ha intervistato il vice ministro dell'Economia, il veneto Enrico Zanetti, dopo la richiesta di dimissioni di Giuseppe Vegas dalla presidenza di Consob fatta da Milena Gabanelli di Report sula base di un documento in cui Vegas avrebbe dato dispiszioni per una minor tutela degli investitori in strumenti bancari e dopo l'inchiesta su Il Fatto Quotidiano. Ecco l'intervista per i nostri lettori.Lei ha detto che il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, farebbe bene a dimettersi. Perché?
«Perché ormai - risponde il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti - si è determinata una perdita di credibilità del presidente, non dell'istituzione, a seguito delle dichiarazioni dello stesso Vegas. E non mi riferisco alla polemica di questi giorni con la trasmissione Report, ma alle parole francamente discutibili di un mese fa, quando Vegas disse che i prospetti da un lato erano perfettamente in grado di informare i risparmiatori sui rischi ma al tempo stesso erano troppo lunghi e complicati per poter essere adeguatamente compresi. È passato un mese e a questo punto la situazione può solo peggiorare. Per questo mi aspetto un passo indietro del presidente Vegas».
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