Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 7 Dicembre 2017 alle 12:34
ROMA, servizio esclusivo dal nostro corrispondente. Con una certa sorpresa
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca hanno occupato di nuovo il centro della scena ieri nella
Commissione parlamentare d'inchiesta sui "crac" bancari la quale, a tappe forzate, sta procedendo secondo un fitto calendario di audizioni fino al 22-23 dicembre quando la pausa per le vacanze scriverà la parola fine sulla legislatura e darà lo stop all'iniziativa stessa dei quaranta parlamentari i quali, coordinati dall'ex Udc
Pier Ferdinando Casini, si riuniscono praticamente tutti i giorni a palazzo San Macuto.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Giovedi 7 Dicembre 2017 alle 11:48
Dopo aver segnalato, e risolto, un caso ("
La correntista ex BPVi ringrazia VicenzaPiù e Intesa Sanpaolo per aver azzerato il costo della gabella di 10 euro per card: troverà qualche consenso in più e ci aiuterà a rimuovere il ricordo dell'immoralità di BPVi") e mentre ancora, dal 13 ottobre, non c'è risposta da
Banca Intesa sul problema dei
fidi, non, multipli, siamo stati contattati da un nostro lettore (usiamo non il maschile ma il neutro) "portatore" di un altro caso "multiplo", che, dopo aver invano chiesto udienza al quotidiano locale, ci ha prospettato una situazione in cui il groviglio di interlocutori (
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca fa ora lo stesso, le due
Lca e la subentrata
Intesa Sanpaolo ) di certo non aiuta a superare la naturale "riservatezza" degli istituti bancari.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Martedi 5 Dicembre 2017 alle 15:40
Antefatti e contorni della vicenda sono ben noti: all'inizio dell'amministrazione Variati viene affidato, senza bando, un appalto di costruione di un padiglione in
Fiera di Vicenza al gruppo
Maltauro in Ati con la
Gemmo Spa per un importo di circa 45 milioni per coprire i cui costi la Fiera, che dal 2010 al 2013 ha avuto come presidente l'attuale presidente della Fondazione Teatro di Vicenza
Roberto Ditri, accende un mutuo di 40 milioni con la
Banca Popolare di Vicenza. Quel mutuo ora grava sulle casse di
IEG di Rimini, in cui è confluito l'ente vicentino, di proprietà di Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza e Camera di Commercio, che della nuova società ora detengono il 19%.
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 30 Novembre 2017 alle 16:25
L'omertà della stampa vicentina: rilanciati i nomi dei debitori di Veneto Banca, oscurati quelli di Banca Popolare di Vicenza. Questione di budget?Il 24 novembre 2017 Il Corriere della Sera pubblicava un estratto dell'elenco dei primi 100debitori di Veneto Banca in sincronia con La Stampa, Il Messaggero e Il Gazzettino, ma soprattutto in
strana contemporanea con la prima udienza del processo per il crac della ex Popolare di Montebelluna in cui il principale imputato è
Vincenzo Consoli, sul cui trattamento equo (è stato messo gli arresti domiciliari, ha subito il sequestro di beni e pensione, ha avuto il passaporto ritirato...) noi abbiamo sempre più dubbi ogni giorno che passa.
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 30 Novembre 2017 alle 00:15
Venerdì 24 novembre il nostro corrispondente da Roma
Angelo Di Natale, in un articolo titolato "
Processo Veneto Banca, l'udienza preliminare e le rivelazioni simultanee dei primi 100 debitori, dell'era di Consoli ma anche no", scriveva: "...
Il Corriere della Sera in perfetta contemporanea almeno con La Stampa, Il Messaggero e Il Gazzettino..., ha svelato i nomi dei primi cento debitori dell'istituto per entità delle esposizioni... in perfetta sincronia con la prima udienza" del processo contro i vertici della banca all'epoca in cui sarebbe maturato il suo crac. E stasera su
La7 a
Lilly Gruber durante Otto e Mezzo
Pier Ferdinando Casini ha dichiarato: "
Sono convinto che gli elenchi pubblicati dalla stampa non provengano dalla commissione d'inchiesta...!".
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Mercoledi 29 Novembre 2017 alle 12:54
Proprio quando si pensava che Governo e Maggioranza avessero
toccato il fondo, ecco che ci sorprendono ancora una volta e cominciano a scavare. E' stato infatti approvato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento che istituisce il
Fondo per il risarcimento dei risparmiatori truffati, ma rispetto al testo circolato nei giorni scorsi vi sono state parecchie novità , e direi nessuna di positiva per i risparmiatori.n Innanzitutto le cifre già ridicole passano da 150 milioni complessivi a 25 milioni per il 2018 e 25 per il 2019 (quindi 50 in tutto e per tutti), e vengono compresi nel perimetro dei possibili fruitori (in sintesi) i risparmiatori delle "4 banchette" (Etruria, Carife, Marche, CariChieti) e delle due Popolari venete (
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca), ma con quali limitazioni?
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Mercoledi 29 Novembre 2017 alle 08:27
Federconsumatori FVG, come si legge nella nota che pubblichiamo a firma del pres.
Barbara Puschiasis (nella foto), ha invocato da sempre una soluzione transattiva del disastro finanziario causato alle famiglie dalle due banche venete oggi in liquidazione. Dapprima aveva chiesto a
Veneto Banca e
Banca Popolare di Vicenza di costituire un tavolo di conciliazione al fine di definire i risarcimenti ai risparmiatori traditi in base alle violazioni subite. Conseguenza ne fu la decisione unilaterale delle due banche di varare un'
offerta pubblica di transazione che, proprio perchè riconosceva un misero rimborso identico a tutti i risparmiatori che avevano acquistato azioni a far data dal 2007 a prescindere dal concreto profilo dell'investitore, veniva giudicata non adeguata.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 28 Novembre 2017 alle 21:35
Pubblichiamo volentieri commenti ed elebarorazioni degli argomenti affrontati nella nostra intervista di ieri "L'emendamento Santini alla finanziaria per i soci disastrati di BPVi e Veneto Banca, confronto di valutazioni con Riccardo Rocca: gonfiare le cifre del danno non è costruttivo" a firma luca Canale.
Come è stato ampiamente pubblicizzato sulla stampa è stato proposto un emendamento alla legge di bilancio che prevede la costituzione di un fondo per il risarcimento dei risparmiatori danneggiati dai crack bancari. Questo emendamento, depositato dal duo Santini - Puppato (e non bi o tri-partisan come riportato da alcuni) presenta, a parere di molti, diverse criticità .
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Martedi 28 Novembre 2017 alle 09:52
Dopo la segnalazione di Paola («Intesa Sanpaolo col nuovo bancomat "succhia" a ogni ex correntista e socio BPVi 20 volte gli 0,50€ pagati per blocco conti buoni ex PopVi. Paola chiede il perchè al nuovo interlocutore») e dopo la risposta con la soluzione arrivata positivamente sia pure dopo qualche... pressione da parte della banca («Intesa Sanpaolo, eppur si muove: la risposta alla correntista ex BPVi costretta a pagare 10 euro per una nuova card. Ora attendiamo risposte sui fidi (non) multipli»). Preceduta da un commento a caldo («La ringrazio! Mi pare un ottimo risultato per tutti! Spero, però, che questa carta denominata Flash non abbia qualche altro trucco nascosto tra i meandri delle condizioni. Parlare funziona: sempre!»), la correntista cliente "simbolo" dei "profughi accolti" da Intesa Sanpaolo ci ha scritto una lettera che volentieri pubblichiamo con un solo commento: «Scrivere funziona, sempre. Prima o poi!».
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 27 Novembre 2017 alle 20:32
Pubblicato il 27 novembre alle 15.07, aggiornato alle 20.32. Il 21 novembre scorso pubblicavamo una lettera di una correntista ex
BPVi (oltre che socia "truffata") ora "trasferita" automaticamente tra i clienti di Intesa Sanpaolo e costretta, sosteneva la cliente e lettrice Paola, a pagare 10 euro per la nuova card che dal 31 marzo 2018 sarà obbligatoria per servirsi dei sistema online della "nuova nbanca" e la titolavano così «
Intesa Sanpaolo col nuovo bancomat "succhia" a ogni ex correntista e socio BPVi 20 volte gli 0,50€ pagati per blocco conti buoni ex PopVi. Paola chiede il perchè al nuovo interlocutore». Contestualmente chiedevamo a
Banca Intesa Sanpaolo «
una risposta su quanto scrittoci», risposta "non facile" da ottenere (in prima battuta ci chiedevano addirittura e inopportunamente nome e cognome della cliente che esponeva invece ed evidentemnete un caso generale).
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