BPVi e Veneto Banca: per Padoan assenza rischio bail-in ma soluzione di sistema deve essere di iniziativa privata. Messina vuol conoscere lo scenario, Boccia punta su efficienza e non su territorialità banche
Mercoledi 14 Giugno 2017 alle 18:37
"Confermo lo stato positivo del negoziato e l'assenza di rischio di bail-in". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si è espresso oggi sulle banche venete, rispondendo alla Camera durante il question time a un'interrogazione relativa, in particolare, al negoziato Ue sulla ricapitalizzazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Padoan ha precisato che "al momento non vi sono ulteriori elementi informativi rispetto al comunicato di ieri" e ha sottolineato che "la soluzione di sistema non è né può essere un'iniziativa pubblica; si tratta di valutazioni e considerazioni in ordine a un possibile investimento del tutto volontario che non possono che competere alle banche eventualmente interessate".
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BPVi e Veneto Banca: bail-in col paracadute. "Fuggono" Generali e "studia" BCE mentre Pier Carlo Padoan va al question time
Mercoledi 14 Giugno 2017 alle 14:59
Mentre si è svolto il Cda di Veneto Banca sulla falsariga di quello di ieri di Banca Popolare di Vicenza 'ad delle Generali, Philippe Donnet, chiama fuori il gruppo assicurativo dai piani di salvataggio delle banche venete: "Su questo abbiamo gia' dato partecipando ad Atlante 1. Noi non siamo piu' di sistema in questo senso.I nostri concorrenti sono internazionali e giochiamo in Champions League, non in un campionato nazionale. Per questo non possiamo permetterci di appartenere a un 'sistema'. E anche all'Italia conviene di piu' che ci siano tante multinazionali forti come noi. Cio' detto, se c'e' un problema e si puo' contribuire a risolverlo, salvaguardando allo stesso tempo gli interessi dei nostri azionisti e degli assicurati, siamo sempre disponibili a farlo".
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Bail-in di BPVi e Veneto Banca, l'altra lettura: il disinteresse del "veneto" Gilberto Benetton e il "negazionismo" di Pier Carlo Padoan
Martedi 13 Giugno 2017 alle 19:44
Nel giorno in cui, in attesa del miracolo del salvataggio, a che pro poi non si sa, si è riunito il Cda di Banca Popolare di Vicenza e in attesa dell'analoga riunione di quello di Veneto Banca se mai qualcuno pensasse che per l'imprenditoria veneta il destino delle due banche di "territorio" conti qualcosa, ora che sono state spolpate, legga questa dichiarazione di tal Gilberto Benetton, l'ec "capo" di Gianni Mion, interpellato a margine di un convegno in Bocconi su un possibile intervento a sostegno delle banche venete, e si metta l'anima in pace, lui con tutti gli zaioti e variatioti di turno: "Hanno il buon senso di non chiedercelo. Non credo che le risorse per salvarle arriveranno dal territorio, penso che la soluzione si troverà ma non so quale, è il governo che deve trovarla".
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BPVi e Veneto Banca oltre l'ultima spiaggia ma Pier Carlo Padoan rassicura
Martedi 13 Giugno 2017 alle 11:17
Mentre a Milano, quando scriviamo, si sta svolgendo il Cda della Banca Popolare di Vicenza (domani è previsto quello di Veneto Banca) di cui si paventano le dimissioni in caso di una mancata decisione da parte di Stato e privati, chiamati a immettere circa 6.4 miliardi nei due istituti per evitare le "risoluzione" (fallimento), il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan comunica che "la soluzione e' ormai prossima e che le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti". Nella sua nota il ministro ribadisce che "la soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e che obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti".
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Salvataggio BPVi e Veneto Banca, sì o no? Stefano Righi: martedì cda di Intesa e Banca Popolare di Vicenza. L'ipotesi risoluzione
Domenica 11 Giugno 2017 alle 11:05
Vi proponiamo l'analisi odierna di Stefano Righi su Il Corriere della Sera delle vie sempre più strette per il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Righi nelle premesse concorda nella sostanza con la nostra valutazione, mentre nelle conclusioni, accennando ai costi di sistema in caso di risoluzione, sembra propendere, pragmaticamente per un salvataggio, per il quale noi, però, da Vicenza, non vediamo prospettive migliori di un intervento diretto e non dispersivo sulle tre figure di possibili danneggiati: i dipendenti, i soci e i clieti affidati. Ecco comunque l'interessante articolo del collega per fare i dovuti ragionamenti.
Il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca è sempre più nella mani di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sono le big del sistema creditizio nazionale a farsi carico, in queste ore, della ricerca degli 1,25 miliardi di euro da versare - prima del contributo pubblico - per evitare il fallimento delle due ex popolari.
Continua a leggereFabrizio Viola: l'accordo con Vestager per MPS potrebbe dare più spazio a trattative per BPVi e Veneto Banca. Ue impone tagli e l'8% di remunerazione del denaro pubblico ma consente rimborsi a soci "truffati"
Giovedi 1 Giugno 2017 alle 22:20
Sull'accordo di fatto raggiunto con la Commissione per la Concorrenza della Ue per la "ricapitalizazione precauzionale" da parte dello Stato di Mps riferisce Radiocor precisando che il ministro Pier Carlo Padoan ha affermato che «formalmente ci saranno altri passaggi nelle prossime settimane ma quanto concordato avrà almeno due conseguenze positive: metterà sul mercato una banca forte e stabile, sostenibile che darà una mano allo sviluppo italiano nei prossimi anni e darà ulteriormente di fiducia alla soluzione dei problemi bancari che molto spesso sono stati esagerati e che gli accordi di oggi ridimensionano ulteriormente». Se la commissaria Margrethe Vestager ha dichiarato che l'accordo con Padoan «è un passo avanti per Mps e il settore bancario italiano», la notizia, arrivata mentre era in corso la riunione del consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Vicenza, ha parzialmente rinfrancato l'Ad Fabrizio Viola.
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Penati di Quaestio sgr: per BpVi e Veneto Banca la Bce chiede un nuovo aumento a condizioni non specificate e allo stato non sono pensabili ulteriori investimenti
Martedi 30 Maggio 2017 alle 23:13
"Non si riscontrano allo stato le condizioni per qualsiasi ulteriore investimento nelle vostre banche (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr) da parte dei fondi da noi gestiti". Questa la conclusione di una missiva (clicca qui per l'originale, ndr) inviata dal presidente di Questio, Alessandro Penati, ai vertici dei due istituti veneti sull'impegno sondato per sottoscrivere un ulteriore aumento di capitale di circa un milardo richiesto dalla Commissione per la Concorrenza della UE per sbloccare la "ricapitalizzazione precauzionale" per 4.7 miliardi almeno a carico dello Stato.
Continua a leggerePer salvare BPVi e Veneto Banca un miliardo da privati? Bruno Zago pronto a cercarlo di nuovo: se il sistema e le due banche lo vogliono sul serio e con "manager all'altezza"
Domenica 28 Maggio 2017 alle 22:36
Giorgio Barbieri sul Il Mattino di Padova e su altri quotidiani locali del gruppo Finegil Repubblica propone un'interessante intervista all'imprenditore trevigiano Bruno Zago, patron del gruppo ProGest, che nel 2016 era a capo a capo dell'associazione dei grandi soci di Veneto Banca e aveva lanciato la sfida per l'aumento di capitale da un miliardo, il cui flop aveva poi portato Atlante a impadronirsi della banca a 10 centesimi ad azione, prima di essere "scoraggiato", diciamo così, a portarla a termine insieme ai componenti della sua cordata da quell'Europa che oggi pretende che siano proprio i "privati" a immettere una cifra simile nelle due ex Popolari venete per consentirne poi la "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello Stato.
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Gentiloni chiede alla Merkel di ammorbidire UE, Il Fatto: in alternativa fusione a tre con MPS già “promosso” di BPVi e Veneto Banca a rischio crac
Domenica 28 Maggio 2017 alle 01:01
La crisi delle due banche popolari venete rischia di trascinare a picco, oltre a un pezzo dell'economia nazionale, anche il governo e i vertici della Banca d'Italia. La situazione è disperata al tal punto che da ieri si contano due novità di rilievo. Stando a quanto risulta al Fatto, Paolo Gentiloni ha deciso di intervenire e ha parlato della sorte di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con Angela Merkel durante i colloqui del G7 a Taormina. In sintesi, il premier avrebbe chiesto alla cancelliera di ammorbidire la posizione tedesca - che a Bruxelles conta più di qualunque altra cosa - sulla vicenda nella speranza così di ammorbidire anche la Commissione europea.
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"Noi che credevamo nella BPVi" boccia il "volemosebene" dei sindacati bancari, Guzzetti respinge quello di Padoan per il mld per BPVi e Veneto Banca. Mion per una volta faccia Zonin: usi il suo ruolo nel... Gazzettino
Sabato 27 Maggio 2017 alle 17:29
«In queste ore prendiamo atto di un atteggiamento sindacale alla "volemosebbene". Molti rappresentanti sindacali della Banca Popolare di Vicenza, finalmente, si sono resi conto che siamo tutti nella stessa sventurata barca. Peccato che questo accada solo molto dopo aver fatto votare la SPA a migliaia di dipendenti-azionisti che oggi, in assemblea soci, non valgono più nulla. Questi ravvedimenti tardivi e, speriamo, non strumentali, non cancellano le responsabilità storiche in questa vicenda»: questo accenno, diremmo giustamente, polemico da parte di "Noi che credevamo nella BPVi" nei confronti del messaggio romanesco del "volemosebene" lanciato ora dai bancari della BPVi, ma anche di Veneto Banca, accompagna un altro messaggio, tutt'altro che da "volemose bene", quello di Giuseppe Guzzetti, che vi proponiamo in chiusura di queste riflessioni riportando l'articolo odierno su Il Mattino di Padova.
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