Renato Bertelle e il "non" consiglio direttivo dell'inattiva Associazione Nazionale azionisti Banca Popolare di Vicenza che "smaschera" Achille Variati e il convegno del 26 novembre

Mps ed ex Popolari venete, decreto venerdì. I 100 giorni di Bpvi e Veneto Banca in mano a Fabrizio Viola

di Federico Nicoletti e Davide Tamiello, da Il Corriere del Veneto
Il Patriarca interviene sulla crisi: «Il sistema s'è fatto soffocante e depressivo»
Banche, il decreto per Mps, ma anche per le venete e Carige, è atteso venerdì prossimo. Mentre per BPVi e Veneto Banca, dopo le comunicazioni di Bce sulle dotazioni di capitale attese a fine marzo 2017, scattano cento giorni per definire i programmi e i fondi necessari per il futuro, dal piano industriale per la fusione alla messa in sicurezza della liquidità , dalla vendita delle sofferenze alla definizione dell'aumento di capitale. Che il Fondo Atlante, padrone delle due ex popolari, potrà mettere in campo, sapendo di avere comunque una rete di sicurezza. Definita col decreto che il governo si prepara ad approvare venerdì, se fallisse l'ultimo tentativo di realizzare, tra lunedì e venerdì, l'aumento di capitale di Montepaschi.
Continua a leggereQuesta non è la storia di uno di voi: Renato Bertelle, l'avvocato presidente di una fu associazione di soci BPVi, fa dire bugie al sindaco. Con Zonin e Variati star lui sarà una comparsa di "Vicenza. La città fantasma"?

La "banchetta" BPVi: Giorgio Roverato replica e noi facciamo ammenda. Ma anche no...

Scrivevo l'11 dicembre «... neanche il pragmatico presidente Mion magari si sarebbe immaginato che il professor Giorgio Roverato chiamato per domani, lunedì 12 dicembre, all'orazione storica venerdì scorso 9 dicembre l'abbia quasi trasformata in "orazione funebre". Davanti a Flavio Zanonato, ex sindaco di Padova ed ex ministro, e alla presenza di Piero Ruzzante, vice capogruppo del Pd in Regione, il professore padovano davanti alla platea del Comitato del No di Padova riunito in sala Nassirija in un pasaggio del suo intervento ha definito la Banca Popolare di Vicenza "una banchetta". Va bene che i due eventi organizzati dallo staff di Gianni Mion sono "low cost" (lo speech di Roverato, appunto, e il concerto a Santa Corona, ndr) ma forse i vertici della futura capogruppo delle due ex Popolari venete avrebbero potuto spiegare al prof, che sulla banchetta magari ha ragione, che ai primi 150 anni se ne vorrebbero far seguire degli altri...»
Continua a leggereFrancesco Iorio ex Ad della BPVi solo ora ha rinunciato alla buonuscita incassando però 1,5 mln per l'anno di preavviso. I chiarimenti dati alla Consob rivelano la bugia del "new deal". A Fabrizio Viola per Vicenza andranno 700.000 euro

Alessandro De Nicola per Quaestio emenda la proposta del Cda BPVi e chiede l'estensione dell'azione di responsabilità a tutti gli anni fino a maggio 2015 e a possibili revocatorie
(Approvata ufficialmente l'azione di responsabilità , qui la cronaca aggiornata in tempo reale).
Alessandro De Nicola per Quaestio Sgr, a cui fa capo il Fondo Atlante, il proprietario unico di fatto della nuova Banca Popolare di Vicenza, i cui precedenti oltre 118.000 soci sono di fatto stati azzerati prima dal crac della gestione a guida dei cda di Gianni Zonin e poi dai passi successivi dell'era legata al nome di Francesco Iorio, ha fatto sue, sintetizzandole, alcune richieste dell'assemblea odierna, 13 dicembre 2016, che delibera sull'azione di responsabilità contro gli ex responsabili della gestione della BPVi, e ha emendato, chiarendola e completandola, la proposta del Cda del BPVi. Continua a leggere
Fatto grave in assemblea BPVi: l'avvocato Renato Bertelle fa il populista pro domo sua e non accetta limiti a un intervento a cui non si era iscritto. E lo fa in nome di un'associazione a dir poco "obsoleta" se non più esistente

«Fatto grave in assemblea: l'avvocato Renato Bertelle fa il populista pro domo sua e non accetta limiti a intervento a cui non si era iscritto. E lo fa in nome di un'associazione a dir poco "obsoleta" se non più esistente»: riassumiamo così col titolo l'intervento contro ogni regola dell'assemblea odierna della BPVi sull'azione di responsabilità contro i precedenti amministratori e dirigenti (clicca qui per la cronaca aggiornata in tempo reale, ndr) dell'avvocato Renato Bertelle non tanto per la lunghezza dell'intervento, andato ben al di là di quello riservato a tutti i soci anche se sinceramente insufficiente a raccogliere le drammatiche riflessioni di chi è stato espropriato dalla gestione dei Cda della Banca Popolare di Vicenza a guida Gianni Zonin, quanto per aver parlato senza essersi iscritto a farlo e usando come cuneo l'iscritto Ugo Zerbato, l'unico membro del consiglio direttivo che ci risulti rimasto con lui nella sedicente "Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza".Â
Continua a leggereAssemblea ordinaria degli azionisti del 13 dicembre 2016: Relazione illustrativa sul primo ed unico punto all’ordine del giorno

Relazione del consiglio di amministrazione all'assemblea del 13 dicembre 2016 in merito al primo ed unico punto all'ordine del giorno (clicca qui per la cronaca aggiornata, ndr)
1. Proposta di azione di responsabilità nei confronti di ex amministratori, ai sensi degli artt. 2392 e 2393 codice civile; nei confronti di ex componenti della Direzione generale, ai sensi dell'art. 2396 codice civile; nei confronti di ex sindaci, ai sensi dell'art. 2407 codice civile; e nei confronti della ex società di revisione, ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs.
n. 39/2010; informativa agli Azionisti; delibere inerenti e conseguenti.
Bpvi - Veneto Banca: Bce "spinge" su fusione. L'annuncio è del presidente dell'istituto vicentino Mion

Da 62,5 euro a 10 centesimi per azione: gli errori che hanno azzerato il capitale della BPVi e dei suoi soci

Il valore delle azioni BPVI ha avuto un andamento per lo meno eccentrico. Naturalmente è necessaria una spiegazione. Il valore di partenza è quello dei tristemente noti 62,5 euro applicato sino al 31 dicembre 2014, con l'ultimo aumento di capitale del 2014. A datare maggio 2015, quando il valore unitario delle azioni era stato ridotto in aprile a 48 euro, e grazie ad una decisione presa a febbraio 2015 vi è stato un nuovo aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza per 250 milioni tramite una conversione "forzata" di un corrispondente prestito obbligazionario. Quindi il valore è precipitato a 6,3 euro per azione (valore di recesso non esercitabile in base alle regolamentazioni di Banca d'Italia su cui ora pende la recente "bocciatura" della Corte dei Conti, ndr) con la valutazione peritale della PwC, un calcolo comunque opinabile perchè basato solo su metodi reddituali (cioè su previsioni di redditi futuri) derivanti dal piano industriale Iorio con un'attualizzazione basata su un confronto con "Aziende simili" che, nella realtà , erano molto eterogenee fra di loro e nei confronti della banca vicentina.
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