Penati di Quaestio sgr: per BpVi e Veneto Banca la Bce chiede un nuovo aumento a condizioni non specificate e allo stato non sono pensabili ulteriori investimenti

"Non si riscontrano allo stato le condizioni per qualsiasi ulteriore investimento nelle vostre banche (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr) da parte dei fondi da noi gestiti". Questa la conclusione di una missiva (clicca qui per l'originale, ndr) inviata dal presidente di Questio, Alessandro Penati, ai vertici dei due istituti veneti sull'impegno sondato per sottoscrivere un ulteriore aumento di capitale di circa un milardo richiesto dalla Commissione per la Concorrenza della UE per sbloccare la "ricapitalizzazione precauzionale" per 4.7 miliardi almeno a carico dello Stato.
Continua a leggereLetti e riletti del 30 maggio: anche Milano indaga su BPVi, l'assemblea delle Bcc venete si spacca in due e da Sviluppo Cotorossi si minacciano querele per Borgo Berga

Poste Italiane disponibili a entrare con nuove dotazioni di Poste Vita nel fondo Atlante per il salvataggio di BPVi e Veneto Banca. Messina per Intesa insiste su intervento solo pubblico

Gli italiani mangiano mezzo pollo a testa: i soci BPVi e Veneto Banca hanno perso tutto, Intesa stacca dividendi per 3 miliardi di euro. Righi: "banca profittevole? Si può fare..."

Mentre il sistema bancario italiano soffre con dei picchi in MPS e, soprattutto, in Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca c'è chi, come Banca Intesa Sanpaolo, ha saputo approfittare della contingenza favorevole, a chi è sano, attirando i migliori clienti in fuga dalle altre banche, i loro depositi e gli impieghi di qualità , registrando utili da capogiro e remunerando di conseguenza i propri azionisti. Vi proponiamo qui l'interessante articolo di Stefano Righi che su L'Economia del Corriere della Sera ha analizzato le performances da record della banca oggi leader di fatto in Italia e non solo, se non altro per profitti...
I dividendi ti fanno ricco. L'assegno di Intesa, di Stefano Righi, da L'Economia del Corriere della Sera
Un assegno (circolare) da tre miliardi di euro. Lo ha firmato lunedì scorso Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, a favore dei circa 300 mila soci della banca. Una pioggia di denaro che si presta ad almeno due considerazioni: per la prima volta da decenni non sono i colossi pubblici dell'energia, Eni ed Enel, a pagare la cedola più pesante di Piazza Affari.
Continua a leggereClamoroso: in attesa di Antonino Cappelleri, trasferito a Milano su richiesta del Gip di Vicenza un filone dell'indagine sulla BPVi di Gianni Zonin. La risposta agli appelli dei soci?

La notizia apparsa oggi su Il Corriere del Veneto mette sotto una nuova luce la "visita" del 24 maggio presso la Procura di Milano dei sostituti procuratori di Vicenza Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori che da oltre un anno indagano sul crollo della Banca Popolare Vicenza che ha azzerato il valore delle azioni di 118.000, 70.000 circa dei quali "ristorati" poi con 9 euro invece che con i 62.50 della valutazione pre crollo e per giunta con la spada di Damocle della tassazione su cui l'Agenzia delle Entrate non ha dubbi mentre la BPVi ha avanzato le sue contro deduzioni in un comunicato.
Continua a leggerePer salvare BPVi e Veneto Banca un miliardo da privati? Bruno Zago pronto a cercarlo di nuovo: se il sistema e le due banche lo vogliono sul serio e con "manager all'altezza"

Gentiloni chiede alla Merkel di ammorbidire UE, Il Fatto: in alternativa fusione a tre con MPS già “promosso” di BPVi e Veneto Banca a rischio crac

L’assenza delle classi dirigenti nella vicenda delle popolari venete: il “giallo” a Zaia, Variati & c. nel commento di Daniele Marini

Al G7 di Taormina BPVi e Veneto Banca, Il Mattino di Padova: asse Gentiloni-Merkel per salvarle? Padoan respinge dimissioni dei Cda

Delle due ex popolari venete Paolo Gentiloni parlerà oggi con Angela Merkel. Con questa promessa Pier Carlo Padoan avrebbe rassicurato i vertici dei due istituti di credito giunti nella Capitale con le lettere di dimissioni in mano e convinti a lasciare la partita. I top manager e i presidenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sarebbero arrivati a Roma l'altro ieri con tutta l'intenzione di abbandonare le rispettive navi. Secondo alcune indiscrezioni non confermate Fabrizio Viola, Gianni Mion, Cristiano Carrus e Massimo Lanza avrebbero manifestato al ministro la decisione di non proseguire oltre in una partita diventata troppo complicata dopo le ulteriori richieste dell'Europa.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Il Fatto: pochi fatti e molte parole al vento per prendere tempo in attesa del "si salvi chi può"

L'analisi di Paolo Fior
"Il governo non accetti ricatti dall'Europa". Serve "un colpo di reni". Di più, "un pugno sul tavolo". Anzi, bisogna proprio fregarsene di quel che dice Bruxelles perché "a mali estremi, è meglio passare i prossimi cinque anni a confrontarsi su una eventuale procedura di infrazione tutta da discutere, con le banche messe intanto in sicurezza, piuttosto che tergiversare all'infinito". Queste sono solo alcune delle dichiarazioni che si sono registrate a proposito delle difficoltà che sta incontrando il nuovo tentativo di salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.Fa effetto che a pronunciare queste parole non siano i soliti noti, bensì i sindacati, il presidente del Veneto Luca Zaia, e l'ex viceministro dell'Economia Enrico Zanetti.
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