La BPVi di Iorio conclude l'offerta globale di sottoscrizione a 0,10 € per azione: peggiore Ipo della storia e nessun investitore straniero

Banca Popolare di Vicenza S.p.A. ha comunicato la conclusione dell'offerta globale di sottoscrizione a 0,10 € per azione alle 23.58 di sabato 30 aprile, a ben 35 ore dal termine delle operazioni di aumento di capitale, probabilmente sperando nell'effetto lontananza-festività -week end. L'aumento è stato, sia pure di poco, superiore a 1,5 miliardi e ha registrato la più bassa risposta a una Ipo nella storia di Borsa Italiana. Con ampio margine e con nessun investitore istituzionale straniero che abbia sottoscritto, nessuno, nonostante i numerosi e strombazzati worldwide tour dell'Ad Francesco Iorio. I numeri finali portano a prendere atto che l'aumento era superiore a 1,5 miliardi. Il 7,66% di quanto raccolto porta un totale superiore a 1,5 miliardi per 633.968 euro... Riportiamo di seguito per i nostri lettori il testo integrale del comunicato.
Continua a leggere"Atlante" spende il 30% dei suoi solo 4,2 mld in BPVi: rimarrà poco per altri istituti e NPL

di Marco Palombi, da Il Fatto Quotidiano
Il Fondo Atlante forse dovevano chiamarlo Nino: invece delle spalle larghe del gigante reggitore, infatti, sembra avere quelle strette del calciatore di Francesco De Gregori. I numeri ufficiali sono stati diffusi ieri da presidente e ad del gestore, Quaestio capital management, Alessandro Penati e Paolo Petrignani, giusto poche ore prima che si scoprisse che per l'aumento di capitale di Popolare di Vicenza "l'inoptato" - le azioni che nessuno ha sottoscritto - superava il 90%. Quelle se le prende Atlante: per le regole di ingaggio non poteva salire oltre il 75%, se non in caso di estrema necessità e qui, ha spiegato Penati, "c'era il rischio di bail in".
Continua a leggereDopo la sottoscrizione flop di BPVi un appello a Francesco Iorio. E un bacio ai disinteressati promoter "paolini" sul GdV: Scaroni e Rossi

Bugie con gambe corte e elenco soci lungo: ecco i Montebelluna Papers di Veneto Banca, i Panama Papers al contrario. Diocesi di Treviso perde meno di Ferretto ma più di Trinca con Consoli non pervenuto: Zonin pare un martire

Aumento di BPVi slitta di un giorno come da noi anticipato, ma Unicredit continua a perdere mentre le Borse salgono

BPVi ancora a caccia di riluttanti soci mentre si preparano ad essere le nuove "banche del nordest" Unicredit, Intesa e Banco Popolare con BPM. Tutte almeno con radici in Veneto

Unicredit recupera effetto Atlante e la Borsa è a +1,86% con bancari in testa. Fca a + 1,7%. Petrolio sale e apre in positivo Wall Street

Milano vivace (+1,86%) con Ubi. Bene a Piazza Affari tutte le banche, occhi su Exor e Fca.
La Borsa di Milano prosegue vivace e sopra i livelli degli altri mercati europei, con un progresso dell'Ftse Mib dell'1,86%. Gli acquisti premiano i bancari, piuttosto deboli alla vigilia. Ubi è in testa al listino con un balzo del 5,3%. Banco Popolare sale del 5%. E ha accelerato ora anche Unicredit (+4,5%). Bper sale del 4% e Mps del 3,5%. Rispetto all'avvio è più frizzante Exor (+3,6%), con Fca (leggi a seguire) che avanza dell'1,7% in attesa della trimestrale. Nel resto d'Europa Londra sale dello 0,4%, Francoforte dello 0,2%. Parigi è sulla parità . E' più tonica solo Madrid (+1,2%). A livello settoriale sono vivaci le banche anche nel Vecchio Continente (+1,6%) con un balzo del 9,4% per Standard Chartered, dopo che nella trimestrale si sono molto ridotte - a sorpresa - le sofferenze della banca e le perdite sui crediti deteriorati.
Continua a leggereBorse UE giù per banche e materie prime. Milano la peggiore a -1,52%, Intesa a -3% e Unicredit a -4,95% per Atlante "salva BPVi"

Milano maglia nera con banche: male Intesa, pesante Unicredit per rischio Fondo Atlante

Warning Moody's per Unicredit che investe un mld di euro nel fondo Atlante che sottoscrive azioni di BPVi e banche a rischio risoluzione

L'investimento da 1 miliardo di euro di Unicredit e Intesa Sanpaolo nel fondo Atlante è negativo sotto il profilo del merito di credito in quanto il fondo sta acquistando azioni di banche, come la Popolare di Vicenza, che sono a rischio di risoluzione ("fallimento", ndr). Lo afferma Moody's nel suo Credit Outlook, secondo quanto riporta Bloomberg. Moody's punta l'attenzione soprattutto sull'istituto di Piazza Gae Aulenti, le cui riserve di capitale, rispetto ai minimi regolamentari, sono particolarmente sottili (Cet 1 ratio al 10,73% a fronte del 10% richiesto dalla Bce). Continua a leggere